La frittura ad aria sta diventando sempre più comune e da qualche tempo si sente sempre più spesso parlare di friggitrici ad aria (air fryer), elettrodomestici che vengono presentati come il modo ideale di rendere più salutare un tipo di cottura che di per sé non è il massimo della salubrità. In effetti, qualche vantaggio dal punto di vista salutistico sembrano averlo.
Le “air fryer” sono elettrodomestici in grado di dare una consistenza croccante ai cibi utilizzando soltanto una piccola parte dell’olio richiesto per una tradizionale frittura.
La friggitrice ad aria funziona sfruttando aria ad altissima temperatura (200 °C) che viene fatta circolare nella camera di cottura. Ciò consente un notevolissimo risparmio di olio (ne occorre circa l’80% in meno rispetto a quelle necessario per una frittura effettuata con il metodo tradizionale.
Con la friggitrice ad aria si possono cucinare vari tipi di cibo, cotolette, crocchette, crostacei, patatine, pesce, verdure ecc.
Il risparmio di calorie è notevole; per esempio, una coscia di pollo fritta con il metodo tradizionale “vale” circa 250 kcal; la quantità di grassi si aggira sui 19 g; la stessa coscia di pollo fritta utilizzando un air fryer apporterà 135 kcal; i grassi totali saranno circa 5 g. Anche i cattivi odori, considerando i minimi quantitativi di olio utilizzato saranno ridotti drasticamente.
Fra i principali svantaggi, secondo alcuni c’è il fatto che il sapore dei cibi fritti con la friggitrice ad aria non è del tutto paragonabile a quello che si ottiene con la frittura tradizionale; anche i cibi pastellati non rendono al massimo. I costi non sono bassissimi, perlomeno se si ricerca un prodotto di buona qualità. Anche l’ingombro può essere un problema per chi ha una cucina piuttosto piccola.

Friggitrice ad aria
Frittura ad aria: il problema acrilammide?
Secondo una ricerca, le friggitrici ad aria contribuiscono non solo ad abbassare il contenuto calorico dei cibi, ma anche a ridurre la produzione di sostanze nocive come l’acrilamide (fino a una percentuale del 90%), una sostanza che si forma negli alimenti (generalmente in quelli amidacei) durante alcuni tipi di cottura ad alta temperatura, in particolare durante la cottura al forno, la frittura e la grigliatura. L’acrilammide è un composto cancerogeno e mutageno con tossicità sistemica, ma preferenziale verso il sistema nervoso centrale, il sistema nervoso periferico e il sistema riproduttivo.
Poiché la temperatura delle friggitrici ad aria supera quella (175-180 °C) di formazione dell’acrilammide non si capisce come sia possibile una riduzione netta della sostanza tossica. Infatti, secondo altre ricerche (la ricerca non è scienza) e test effettuati da produttori e organizzazioni dei consumatori, le friggitrici ad aria producono il 30-40% di acrilammide in più rispetto alle normali friggitrici a olio. Come sempre si può supporre che dietro a queste ricerche ci siano pesanti interessi economici.

La friggitrice ad aria è in sostanza come un piccolo forno ventilato che garantisce risultati croccanti grazie alla compatta camera di cottura che elimina tutta l’umidità
Friggitrici ad aria – I prezzi
La variabilità dei prezzi è notevolissima; con un rapida ricerca online si può facilmente vedere che si trovano reclamizzati prodotti che costano circa 45 euro e altri che superano i 900.