La yogurtiera è un piccolo elettrodomestico che ci consente di produrre lo yogurt in casa nostra. Di fatto la yogurtiera è una sorta di incubatore che mantiene un contenitore o un certo numero di piccoli contenitori (generalmente 7 o 8 vasetti la cui capacità varia solitamente dai 100 ai 150 ml) a una temperatura costante di circa 40-45 °C, temperatura che, com’è a molti noto, è quella ideale per favorire lo sviluppo dei batteri che trasformano il latte in yogurt.
Le parti fondamentali della yogurtiera, oltre ovviamente all’incubatore, sono una resistenza che consente di riscaldare i contenitori con il latte e i fermenti lattici e un dispositivo di controllo che fa sì che la temperatura rimanga pressoché costante.
In commercio esistono due tipologie di yogurtiera, la yogurtiera a vasetti e la yogurtiera a caraffa.
La yogurtiera a vasetti, probabilmente la più diffusa, è caratterizzata da un vano abbastanza largo e non troppo alto che può contenere, come detto in apertura, un numero di vasetti variabile da 4 a 8 con tappo avvitabile in plastica; ognuno di essi ha una capienza di circa 150 ml; la produzione totale di yogurt si aggira quindi intorno al chilogrammo, ettogrammo più ettogrammo meno.
Alcune yogurtiere sono dotate di vasetti sui quali è possibile annotare la scadenza dello yogurt.
La yogurtiera a caraffa invece è piuttosto alta e stretta ed è caratterizzata dal fatto che all’interno del vano si può inserire un unico grande contenitore la cui capacità è di 1,5 litri; questo tipo di yogurtiera consente una produzione di yogurt maggiore rispetto a quella permessa da una normale yogurtiera e vasetti e l’ingombro è pressoché il medesimo.
L’unico “difetto”, se così vogliamo chiamarlo, della yogurtiera a caraffa, è che lo yogurt prodotto necessita di più tempo per raffreddarsi (lo yogurt in vasetti si raffredda molto più velocemente vista la minor quantità di prodotto per contenitore).
Yogurtiera – Come sceglierla
Al momento di acquistare una yogurtiera ci sono alcuni elementi da considerare; innanzitutto, a prescindere che si tratti di una yogurtiera a vasetti o a caraffa, deve avere una base piuttosto stabile che aderisca bene su diversi tipi di superficie (una buona stabilità è una caratteristica importante per una corretta fermentazione); il coperchio del vano dovrebbe essere trasparente (così da permettere di osservare agevolmente l’interno) ed essere dotato di maniglia e il rivestimento deve essere piuttosto solido (può essere in metallo oppure di plastica piuttosto spessa).
I modelli di yogurtiera più moderni sono dotati di un display digitale che permette di programmare il tempo e la tipologia di lavoro (esistono alcune yogurtiere con le quali è possibile produrre dei formaggi freschi e addirittura alcuni tipi di dolce) e della funzione di autospegnimento.
Per quanto riguarda la potenza, le yogurtiere sono elettrodomestici dalla potenza in watt non particolarmente elevata (circa 15).
Per quanto riguarda la capienza, la scelta deve basarsi sul numero dei componenti del nucleo familiare che amano consumare yogurt.
Per quanto riguarda i prezzi, la variabilità è notevole, si va dai 20-25 euro delle yogurtiere più semplici ai 150 euro dei prodotti più sofisticati (le yogurtiere con le quali si possono produrre anche formaggi o dolci).
Fra le principali marche di yogurtiere vi sono Ariete, Girmi, Moulinex e Tefal.

La yogurtiera è una sorta di incubatore che mantiene un contenitore o un certo numero di piccoli contenitori a una temperatura costante di circa 40-45 °C
Come si usa
Utilizzare una yogurtiera è piuttosto semplice e peraltro tutti i modelli sono ovviamente dotati di manuali di istruzione; curiosamente questi riportano solitamente delle tempistiche di incubazione del prodotto piuttosto lunghe (si va da un minimo di 6 a un massimo di 12 ore); in realtà, provare per credere, sono sufficienti 3 o 4 ore per la preparazione di un ottimo yogurt. Trascorso questo lasso di tempo, a prescindere da quanto consigliato dal manuale, conviene controllare i contenitori e verificare se lo yogurt e pronto, nel qual caso si può tranquillamente riporlo nel frigorifero.
Per preparare lo yogurt è consigliabile utilizzare latte intero di alta qualità oppure, al limite, una miscela di latte intero e latte parzialmente scremato; comunque sia, si tenga conto che migliore è la qualità del latte, migliore sarà il risultato finale.
Prima di mettere il latte nella yogurtiera è opportuno portarlo a una temperatura di circa 90 gradi e farlo cuocere così per almeno un quarto d’ora (praticamente lo si fa sobbollire) ricordandosi di mescolare il tutto ogni 5 minuti circa. Trascorso questo lasso di tempo, si può mettere la pentola con il latte in un recipiente più grande contenente dell’acqua fredda così da velocizzare il raffreddamento. Quando il latte sarà appena tiepido è pronto per l’utilizzo e vi si può aggiungere lo starter e metterlo in incubazione.
Come starter si può utilizzare uno normale yogurt bianco (soluzione preferibile) oppure i fermenti lattici venduti in farmacia. Per un litro di latte è sufficiente un cucchiaino di yogurt bianco. Molti poi riutilizzano lo yogurt fatto con la yogurtiera come starter, ma noi sconsigliamo questa pratica perché a lungo andare la qualità finirebbe per risentirne.
Una volta che lo yogurt è pronto può essere messo in frigo; occorrono almeno 6 ore per un rassodamento ottimale.