Il Chianti Classico è un vino DOCG prodotto nella regione Toscana; è un vino molto noto e apprezzato sia nel nostro Paese che oltreconfine.
La zona di produzione è molto ampia (poco meno di 72.000 ettari) e comprende parte del territorio provinciale di Firenze (poco meno di 31.000 ettari) e del territorio provinciale di Siena (poco meno di 42.000 ettari). All’interno della zona di produzione del Chianti classico, vi sono anche i territori originari di produzione del vino Chianti. Il clima della zona di produzione è di tipo continentale, con temperature che si fanno anche molto basse durante la stagione invernale (si scende al di sotto dei 5 °C) e temperature piuttosto alte nel corso delle estati (spesso si oltrepassano i 35 °C).
Esistono tre tipologie di vino Chianti Classico:
- Chianti Classico Gran Selezione
- Chianti Classico Riserva
- Chianti Classico Annata.
Secondo quanto riportato dal disciplinare di produzione i vari vini devono rispondere a determinate caratteristiche. Vediamole brevemente.
Il vino DOCG Chianti Classico, all’atto dell’immissione al consumo, deve rispondere alle seguenti caratteristiche:
- colore: rosso rubino più o meno intenso;
- odore: intenso, floreale, caratteristico;
- sapore: secco, fresco, sapido, leggermente tannico che si affina con il tempo;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00%; acidità totale minima
- estratto non riduttore minimo: 24,0 g/l.
Il vino DOCG “Chianti Classico” Riserva, all’atto dell’immissione al consumo, deve rispondere alle seguenti caratteristiche:
- colore: rosso rubino intenso, tendente al granato con l’invecchiamento;
- odore: intenso fruttato e persistente;
- sapore: secco, equilibrato, di buona tannicità;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,50% vol;
- acidità totale minima: 4,5 g/l;
- estratto non riduttore minimo: 25,0 g/l.
Il vino DOCG “Chianti Classico” Gran Selezione, all’atto dell’immissione al consumo, deve rispondere alle seguenti caratteristiche:
- colore: rosso rubino intenso tendente al granato con l’invecchiamento;
- odore: speziato e persistente;
- sapore: secco, persistente, equilibrato;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 13.00 % vol;
- acidità totale minima: 4,5 g/l;
- estratto non riduttore minimo: 26,0 g/l.
In alcuni casi i vini Chianti Classico possono presentare lieve sentore di legno.
La denominazione Chianti Classico è contraddistinta esclusivamente ed obbligatoriamente dal marchio Gallo Nero nella forma grafica e letterale presente nel disciplinare di produzione.

Una leggenda vuole che il territorio del Chianti fosse conteso tra Siena e Firenze e fu il gallo nero fiorentino che, cantando prima del gallo bianco senese, svegliò per primo il cavaliere di Firenze che doveva gareggiare con il cavaliere senese per marcare il territorio
Chianti Classico: i vitigni
Il disciplinare prevede che la produzione di Chianti Classico possa essere fatta utilizzando i seguenti vitigni:
- Sangiovese 80-100%
- altri vitigni a bacca rossa, idonei alla coltivazione nella regione Toscana, fino a un massimo del 20% (per esempio il Canaiolo, il Colorino, il Cabernet Sauvignon e il Merlot).
Accostamenti e temperatura di servizio
Una volta acquistata la bottiglia si deve far attenzione a non agitarla; l’ideale è riporla coricata in un luogo non umido al riparo da luce e fonti di calore.
Al momento di stapparla la bottiglia del nostro dovrebbe essere portata a una temperatura compresa tra i 16 e i 18 °C; ovviamente si dovrebbe cercare di non rompere il tappo per evitare che pezzetti di sughero entrino nella bottiglia.
Se la bottiglia stappata è un Chianti Classico giovane si potrà versare subito il vino nei calici, altrimenti è opportuno aprirlo qualche ora prima.

Il Chianti classico deve essere imbottigliato in una bottiglia di vetro di tipo bordolese oppure, se non è un Riserva, nei fiaschi tradizionali toscani
Per quanto riguarda gli abbinamenti, il Chianti Classico è un vino sicuramente molto versatile; lo si può abbinare a una bistecca alla fiorentina come ai sughi di pomodoro, alle grigliate di pesce azzurro, al cacciucco alla livornese, alla trippa alla fiorentina o una zuppa di fagioli bianchi.
Un Chianti Riserva è ottimo con gli arrosti, la pasta ripiena, il bollito misto, la lepre in salmì, le tagliatelle al ragù e le grigliate di carne.
Esalta molto bene anche i formaggi stagionati e quelli piccanti.