La macchina del pane è un accessorio ormai diffuso da diverso tempo in alcuni Paesi come la Germania o la Gran Bretagna e in altre nazioni nord-europee; da alcuni anni, comunque, seppur con po’ di ritardo, sta prendendo piede anche in Italia.
Come nel caso di tutti gli elettrodomestici, non è per niente semplice orientarsi in mezzo alla miriade di offerte commerciali. Scopo di questo articolo è quindi di aiutare coloro che sono interessati all’acquisto di questo accessorio a compiere la scelta più opportuna; per farlo esamineremo, in ordine di priorità, le caratteristiche salienti di una macchina del pane.
Macchina del pane: le principali caratteristiche
CAPACITÀ – Ovviamente occorre dimensionare la macchina del pane in base alle proprie esigenze e al proprio tempo. Il pane fatto con le migliori macchine in genere dura da 3 a 5 giorni (se ben conservato in un panno o in sacchetto di cotone; la conservazione dipende anche dal tipo di pane) e per fare il pane in genere non ci si impiega più di 5′-10′, a seconda della complessità della ricetta. Quindi conviene tarare la capacità della macchina del pane in base alle proprie esigenze. Sul mercato ci sono macchine che vanno da 0,4 a 1,8 kg di pane. In genere il miglior rapporto prezzo/prestazioni si ottiene con macchine che fanno tranquillamente un kg di pane.
DIVERSE CAPACITÀ – Se una macchina del pane offre la possibilità di fare al massimo un kg di prodotto, si può pensare di fare 0,5 kg di pane semplicemente dimezzando le dosi. Il risultato non è sempre positivo perché una riduzione delle dosi degli ingredienti dovrebbe in teoria comportare anche una variazione del programma. Alcune macchine hanno perciò la possibilità di gestire diverse capacità, assicurando il miglior rendimento: se l’utente vuole fare solo mezzo chilo di pane, dimezza le dosi, ma poi sceglie anche la forma da 0,5 kg.
LIVELLO DI COTTURA – Le migliori marche sul mercato hanno la possibilità di scegliere il livello di cottura (leggermente cotto, medio, ben cotto), non solo per la crosta, ma anche per l’impasto.
AFFIDABILITÀ – Per legge tutte le macchine devono avere due anni di garanzia (ai privati). Diffidate di chi vi propone un solo anno di garanzia. Inoltre la riparazione deve avvenire per sostituzione di parti (la macchina guasta viene sostituita dal produttore): diffidate di centri di assistenza fai da te che spesso non hanno i pezzi di ricambio e richiedono lunghi tempi di intervento. Spesso la garanzia non basta perché nel mercato degli elettrodomestici le catene nascono e muoiono come funghi, rendendo difficile dopo mesi il contatto fra fornitore e cliente. Quindi è importante scegliere macchine molto affidabili, a prescindere dalla garanzia. Un ottimo metro per giudicare l’affidabilità è di verificare il livello di vibrazione durante il funzionamento: se vibra troppo, in genere ha una vita media più breve perché sono le vibrazioni che stressano le parti meccaniche ed elettroniche. Un altro parametro è la capacità di essere usate anche per preparare marmellate e confetture: in genere la versatilità è anche indice di affidabilità.
Attenzione! – Da test effettuati da un’associazione dei consumatori, alcune macchine del pane sono risultate a rischio scottatura a causa delle temperature eccessivamente alte raggiunte dallo sportello (si va oltre i 100 °C!). Per aggirare il problema della sicurezza termica dal punto di vista legale, ai produttori è stato sufficiente inserire nelle istruzioni o sulla confezione, una dicitura simile a questa: “Attenzione, superfici calde. Pericolo di ustioni”. È quindi opportuno verificare, prima dell’acquisto, che il modello non presenti una problematica del genere.
PREZZO – Il prezzo di una macchina del pane è molto variabile e può andare dai 35 euro (tutto compreso) a 200 euro per i modelli fino a 1,8 kg di pane. In genere non c’è stato ancora un assestamento di mercato per cui il prezzo sia diventato significativo: meglio decidere in base agli altri parametri. Verificate comunque che sia tutto compreso: IVA, eventuali spese di spedizione, ricettario in italiano ecc.
BLACK OUT – La preparazione del pane dura spesso diverse ore (da 2 a 4); in caso di black out elettrico si rischia di buttare tutto quello che si è preparato. Le migliori macchine hanno una batteria tampone di 20-30′ che consente di non interrompere la lavorazione. La presenza di questa opzione è garanzia di notevole qualità.
POTENZA MOTORE – La potenza del motore non sempre è sinonimo di qualità. Infatti spesso si usano motori potenti per sopperire con cotture rapide a carenze nella programmazione. Una cottura “gentile” per molti pani è consigliabile.
NUMERO PALE – Se si supera 1,2 kg di pane (se cioè la forma è molto grande) è spesso necessario avere due pale.
PALE PER CELIACI – In genere per la farina senza glutine le pale devono essere abbastanza alte. Alcune macchine (come la Severin) possono usare le pale in dotazione, mentre altre non sono adatte perché con pale troppo basse.
Una buona macchina del pane per preparare pane senza glutine è la Imetec Zero Glu di cui in commercio esistono vari modelli; peraltro è tranquillamente utilizzabile con farine con glutine.
PROGRAMMI – Il numero di programmi è poco importante: che siano 8, 10, 13 o 20 si tratta spesso di variazioni minime degli stessi programma base. Alcune macchine hanno il timer, permettendo di differire la preparazione del pane a un’ora voluta. Si tratta di una finezza elettronica, interessante, ma non fondamentale.
LE FORME DI PANE – Il pane generalmente esce a cassetta. Se si vogliono altre forme, in genere si usa il programma impasto per preparare l’impasto, gli si dà forma e poi lo si colloca nel forno tradizionale.

La macchina del pane non richiede quasi nessun intervento nella preparazione, ma non è consigliabile lasciarla chiusa a lunga dopo il termine della cottura, per evitare che si formi umidità
Le principali marche
Sono molte le case produttrici di macchine per il pane; segnaliamo quelle più gettonate in Rete:
- Moulinex
- Kenwood
- Imetec
- Ariete
Come si fa il pane?
Vediamo un esempio di come si può preparare un’ottima forma di pane.
1) Si collega la spina accendendo la macchina.
2) Si apre il coperchio accedendo al recipiente di cottura.
3) Si riempie il recipiente di cottura con gli ingredienti nell’ordine indicato nelle ricette (il lievito per esempio è sempre l’ultimo perché non deve toccare l’acqua). Per esempio (pane integrale, le dosi sono riportate nell’opportuno ricettario; quelle indicate si riferiscono alla Severin 3983, forma da 750 g):
- acqua (300 cc, se l’acqua dell’acquedotto non è ottimale, si consiglia la minerale naturale)
- farina bianca tipo 00 (500 g)
- sale (un cucchiaino)
- zucchero (un cucchiaino)
- lievito al naturale (un cubetto da 25 g).
La qualità e la quantità del lievito sono importanti per avere un pane soffice; il lievito in polvere garantisce la migliore distribuzione nell’impasto, ma spesso produce una scarsa lievitazione: meglio usare quello naturale che deve essere comunque sbriciolato.
4) Si seleziona il programma desiderato (per esempio il 3 per la ricetta citata).
5) Nelle macchine che hanno l’opzione, si seleziona il formato del pane (a seconda della ricetta e della quantità degli ingredienti usati).
6) Nelle macchine che hanno l’opzione, si seleziona il livello di cottura.
7) Si fa partire il tutto con il tasto d’avvio.
Tempo di queste operazioni: 5 minuti al massimo
Nelle macchine per il pane che hanno l’opzione, alcune segnalazioni acustiche vi avvertiranno della fine delle varie fasi (è possibile effettuare alcune operazioni, come per esempio aggiungere sulla superficie esterna semi di sesamo alla fine dell’impastatura). Se non intervenite per piccoli e sofisticati ritocchi, il pane sarà pronto nel tempo indicato dal programma scelto.

Agli impasti preparati con la macchina del pane si possono aggiungere senza problemi ingredienti come cioccolato, uvetta o semi per arricchire le preparazioni