I semi di finocchio (che in realtà sono i frutti) sono utilizzati in ambito fitoterapico e soprattutto come spezie per insaporire vari tipi di pietanza.
Vengono raccolti dopo la completa maturazione dell’inflorescenza della pianta di finocchio selvatico (Foeniculum vulgare), noto anche come finocchietto, un’erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Apiacee (anche Ombrellifere) e della quale si consuma la parte basale delle foglie.
Il finocchietto deve essere distinto dal cosiddetto finocchio dolce, quello coltivato.
I semi di finocchio in cucina
I semi del finocchio selvatico (anche semi di finocchietto) hanno un sapore piuttosto dolciastro, simile a quello dell’anice, e il loro utilizzo culinario è piuttosto vasto.
Uno degli utilizzi più comuni dei semi di finocchietto è l’aromatizzazione delle carni, grigliate e arrosto, in particolare se di maiale.
Altri usi di questa spezia sono l’aromatizzazione di ciambelle, cracker, grissini e pane; non mancano gli utilizzi con ricette a base di uova e con vari tipi di sugo.
Insieme ad altre erbe aromatiche e all’anice, i semi di finocchietto vengono usati nella preparazione di liquori.
I semi di finocchio devono essere conservati in barattolo ben chiuso tenuto in un luogo fresco e asciutto; così facendo conserveranno il loro aroma per molto tempo.

Semi di finocchio con fiori
Utilizzo fitoterapico
In Rete si trovano vari articoli che magnificano le proprietà curative dei semi di finocchio; in realtà, come spesso accade con vari prodotti fitoterapici, c’è molta esagerazione. È però vero che le tisane preparate con i semi di finocchietto possono ridurre i gonfiori di stomaco grazie alla loro spiccata azione carminativa (si ricorda che in fitoterapia il termine carminativo fa riferimento a ciò che favorisce l’eliminazione di gas dallo stomaco e dall’intestino).
La tisana
In una tazza di acqua calda aggiungete un cucchiaio di semi di finocchio; poi lasciate bollire per 3-5 minuti. A piacere, è possibile aggiungere altre spezie come coriandolo, anice o zenzero. Filtrate poi la tisana e, quando è ancora bollente, aggiungete, a piacere, miele e succo di limone. La tisana va bevuta calda.