Il curry (anche masala) è una miscela di aromi e spezie utilizzata per insaporire i cibi, in particolar modo il riso. Il suo uso oggi è diffusissimo in tutto il mondo, dall’Asia all’Africa, dall’Europa alle Americhe, mentre sulla sua origine non si ha una certezza assoluta. Molti sostengono che il curry sia stato creato per la prima volta durante l’occupazione del territorio indiano da parte degli inglesi; il nome deriverebbe da una parola in lingua tamil, kari o cari (salsa, zuppa). In ogni caso, il curry si è poi ampiamente diffuso in moltissimi Paesi; in Giappone è una miscela fondamentale per diverse pietanze, mentre in Giamaica la capra al curry è il piatto nazionale.
Più che di miscela si dovrebbe parlare di miscele perché esistono molti tipi di curry; fra le miscele più note e pregiate si ricordano il Garam Masala e il Tandoori Masala. Non esiste quindi una vera e propria ricetta fissa per preparare il curry, gli ingredienti classici sono: cardamomo (anche cardamono, il maggior responsabile del tipico aroma), a cui vengono aggiunti vari ingredienti, fra cui generalmente i chiodi di garofano, la noce moscata, i semi di cumino, il pepe, la curcuma, lo zafferano e lo zenzero.
Il curry in cucina
In cucina il curry può essere utilizzato variamente; è ottimo per condire i risotti, ma anche i piatti di pasta e le zuppe; si può abbinarlo a vari tipi di carne (agnello, manzo, pollo, tacchino ecc.), ma anche alle verdure e ai legumi. Può anche essere utilizzato come ingrediente di ricette a base di uova e nella preparazione di tortine e sformati.
Molto particolare e consigliato l’accostamento al tofu, un alimento molto utilizzato nella cucina cinese e che deriva dalla cagliatura del surrogato vegetale del latte a base di soia. Molti consigliano di abbinare il curry anche a preparazioni dolci (torte di cioccolato al curry, frittelle di riso ecc.).
Chi non prepara da sé la polvere di curry, ma la acquista già pronta dovrà porre una certa attenzione alla conservazione; il curry, infatti, non mantiene totalmente a lungo il proprio aroma e, una volta aperta la confezione, è necessario richiuderla bene e riporla in un luogo privo di umidità e lontano da fonti di calore. Il curry in pasta ha tempi di conservazione più lunghi.
Per quanto riguarda le caratteristiche nutrizionali, ricordiamo che 100 g di polvere di curry apportano 325 kcal (carboidrati 58,15 g, proteine 12,66 g e grassi 13,81 g).

Il curry (anche masala) è una miscela di aromi e spezie utilizzata per insaporire i cibi, in particolar modo il riso.
Proprietà salutistiche del curry
Si sente spesso parlare delle interessanti proprietà salutistiche del curry, proprietà che deriverebbero dalla curcumina, un principio attivo che secondo alcuni avrebbe mostrato efficacia nel nella prevenzione di varie patologie (tumori intestinali, morbo di Alzheimer, artrite reumatoide ecc.). Il curry avrebbe quindi proprietà antineoplastiche, antinfiammatorie e antiossidanti. Tutto ciò sembra molto affascinante, ma a tutt’oggi le proprietà terapeutiche della curcumina non sono state confermate. Per approfondimenti in questo senso rimandiamo al paragrafo La curcuma in fitoterapia.