Poiché i prodotti di pasticceria sono generalmente calorici e poco sazianti, il loro impiego non è sostituire i biscotti della prima colazione (a meno che non riusciate a trattenervi e consumarne non più di uno o due…), ma vanno intesi come una fonte di gratificazione alimentare, magari per integrare un pasto ipocalorico o in occasioni particolari (le classiche festività). Il settore della pasticceria è una delle categorie dove la dieta italiana spinge fortemente l’industriale rispetto all’artigianale. Infatti, è veramente molto difficile trovare artigiani pasticceri che siano sensibili alla trasparenza degli ingredienti usati e a considerazioni salutistiche.
Ricordatevene la prossima volta che acquistate i pasticcini domenicali o la torta di compleanno. Se il pasticcere non ha esposto la lista degli ingredienti (come accade nella pasticceria fresca di certi supermercati, per esempio quelli della catena IPER), non acquistate. La dieta italiana consiglia di fare attenzione alle seguenti considerazioni: genuinità degli ingredienti e apporto calorico.
Prodotti di pasticceria: come sceglierli
La genuinità degli ingredienti – Il punto dolente è la scelta dei grassi che in molte proposte sono rappresentati da grassi vegetali idrogenati e margarina. Meno critico è l’impiego di oli di seconda scelta (palma, cocco, girasole, da evitare l’olio di colza), in quanto, visto l’impiego sporadico del tipo di alimento, non costituiscono una grave penalizzazione. Tuttavia, è meglio preferire prodotti genuini che usano quindi olio extravergine d’oliva oppure, vista la tipologia del prodotto, prevalentemente burro.
Gli aromi non naturali devono considerarsi decisamente penalizzanti per prodotti che vorrebbero ispirarsi alla tradizione. Stesso discorso per l’uso del latte in polvere.
L’apporto calorico – Non ha molto senso conteggiare le calorie su un prodotto di pasticceria; è importante invece privilegiare la presenza di informazioni nutrizionali.
La possibilità di frazionare facilmente il prodotto e di limitare l’apporto calorico è decisamente interessante. Prodotti troppo grandi e non frazionabili al taglio sono decisamente meno interessanti di biscotti elaborati che possono essere consumati singolarmente. Non viene considerato l’uso di dolcificanti perché, attualmente, la categoria non li impiega.
Cosa ne pensa la dieta italiana
Vista la tipologia del prodotto, la dieta italiana consiglia di escludere i prodotti di pasticceria privi di etichetta nutrizionale e/o senza indicazione sugli ingredienti (per quelli venduti sfusi nelle pasticcerie). Da escludersi anche quelli con ingredienti (grassi idrogenati, margarina) e additivi non previsti dalla dieta italiana, mentre l’impiego di oli e grassi vegetali di seconda scelta ne fanno una scelta ammissibile, ma non certo ottimale. La dieta italiana consiglia di privilegiare i prodotti da pasticceria in cui la parte lipidica è di ottima qualità (olio extravergine d’oliva o burro). Volendo prodotti al top della qualità, sarebbero da preferire quelli senza aromi non naturali e senza latte in polvere.

I prodotti di pasticceria sono da consumare una tantum, come sfizio, quindi conviene sceglierli di qualità
Il mercato della pasticceria
Rischio salutistico della categoria: alto.
Poiché l’offerta della pasticceria è veramente vasta, in termini di varietà di prodotti e marche presenti sul mercato, è difficile fare considerazioni particolari. Inoltre abbiamo escluso i cioccolatini e i prodotti a essi assimilabili, concentrandoci su biscotti elaborati o particolari (che quindi sono qualcosa di più dei semplici biscotti della prima colazione) e prodotti tipici.
Si scopre facilmente che le aziende VIP sono quelle che per scelta hanno deciso di impiegare praticamente solo ingredienti genuini. Spesso si tratta di realtà legate a prodotti regionali ormai note a livello nazionale. Unico neo di queste aziende può essere la mancanza di etichetta nutrizionale che accompagna alcuni prodotti. Molte case propongono offerti di ottima qualità, anche se non mancano prodotti contenenti margarina, oli/grassi vegetali idrogenati o, al limite, margarina vegetale non idrogenata.
La cosa da fare è orientarsi bene e premiare la coerenza delle migliori aziende di pasticceria, leggere bene le etichette e l’elenco degli ingredienti e non fidarsi della pubblicità martellante.