Il pane confezionato è un prodotto comodo e sempre più diffuso perché il pane è considerato un tratto distintivo della dieta mediterranea, al punto da essere inteso da molti come un alimento irrinunciabile per accompagnare ogni secondo, e quindi da avere sempre a disposizione. Come ogni altro alimento, però, anche il pane deve essere inserito nella dieta con una valutazione attenta del suo apporto calorico e delle quantità. Dal momento che un buon panino è sicuramente un alimento invitante, è facile sforare la quantità ammissibile e fare quindi un eccessivo carico di carboidrati e di calorie. Per ovviare a questa cattiva abitudine, molti sostituiscono il pane con altri prodotti nell’illusione di risolvere il problema.
Uno degli errori classici di chi ha una scarsa educazione alimentare è pensare che i prodotti sostitutivi del pane (per cracker, grissini, fette biscottate si vedano le categorie corrispondenti) siano meno calorici del pane stesso. Mediamente ciò non è vero perché nel processo di cottura l’impiego di oli aumenta l’apporto energetico rispetto al semplice pane (si può preparare il pane anche senza olio!). Gli unici vantaggi del consumo dei prodotti sostitutivi del pane sono:
- la facilità di computo dell’apporto energetico (un “pezzo” generalmente ha sempre lo stesso apporto) che può risultare gradevole a chi trova fastidioso tagliare e pesare il pane.
- La facilità di trasporto e utilizzo in ufficio, in gita ecc.
- L’assenza di scarti e la buona conservabilità del prodotto.
Se si analizzano le proposte di pane confezionato, si vede che la varietà oggi a disposizione del consumatore è veramente impressionante, forse seconda solo a quella delle merendine. Tuttavia, alla luce dei criteri di valutazione della dieta italiana, a differenza delle merendine, sono più numerose le proposte con ingredienti genuini (per esempio con solo impiego di olio extravergine di oliva o strutto), specialmente nel settore pani morbidi (dove occorre tener presente il confronto con un pane ipocalorico che si assesta attorno alle 240 kcal/100 g), un po’ meno tra le fette di pane “dure”.
NOTA – Le fette di pane dure dovrebbero essere considerate a tutti gli effetti cracker e sono state inserite nella categoria cracker e grissini. In questa categoria è recensito solo il pane confezionato morbido.
Pane confezionato: come sceglierlo
Per scegliere correttamente il pane confezionato come prodotto sostitutivo del pane la dieta italiana consiglia di fare attenzione ad apporto calorico, ingredienti e additivi.
Apporto calorico – Come detto precedentemente, chi sostituisce il pane deve necessariamente mettere in conto un introito maggiore di calorie, se confrontato con quello del semplice pane. Può sembrare strano penalizzare un prodotto per sole 50 kcal su 250-300; in realtà si penalizza il produttore che non fa il minimo sforzo per adeguarsi a una visione più salutista dell’alimentazione.
Ingredienti di base e additivi – Devono essere assolutamente scartati i prodotti contenenti grassi vegetali idrogenati o margarina, mentre l’uso di oli di seconda scelta (palma, cocco, girasole, da evitare l’olio di colza) è comunque penalizzante. L’uso del latte in polvere penalizza il prodotto. Gli additivi sono meno critici perché nel caso di prodotti da forno generalmente si tratta solo di agenti lievitanti, tra i quali i più usati, carbonati di sodio e ammonio, sono innocui.

Il classico pane confezionato in cassetta spesso è trattato con alcol etilico, che potrebbe farsi sentire se il pane non viene conservato alla perfezione
Cosa ne pensa la dieta italiana
La dieta italiana consiglia di escludere dalla propria alimentazione pane confezionato contenente margarina o grassi vegetali idrogenati, ma anche quello con oli o grassi vegetali di seconda scelta. Le proposte con calorie superiori a 250 kcal/100 g sono da valutarsi attentamente per capire se il loro consumo è compatibile con il proprio regime dietetico e il fabbisogno calorico giornaliero. L’uso di latte in povere e aromi non naturali abbassano la valutazione della dieta italiana, in quanto indicano prodotti consumabili, ma sicuramente non al top della valutazione.
Il mercato del pane confezionato
Rischio salutistico della categoria: medio.
È veramente notevole il numero di offerte di pane confezionato presenti sul mercato nella categoria dei prodotti sostitutivi del pane.
Fortunatamente tra tante alternative si trovano anche varie proposte di buona qualità, caratterizzate dalla genuinità degli ingredienti e da un basso apporto calorico.
In questa categoria vi sono aziende presenti con numerose offerte che oscillano dall’ottimo al mediocre, vi sono, infatti, prodotti ipocalorici e genuini accanto ad altri che, oltre a essere più calorici, sono penalizzati dalla presenza di una parte grassa scadente. Alcune case propongono sia la versione “morbida” sia la versione “dura” del pane confezionato mentre altre si limitano a uno solo di questi prodotti.