Questa legenda viene utilizzata per valutare i prodotti recensiti nel Club della dieta italiana. Da leggere attentamente il contributo sugli additivi.
Valutazione dei prodotti
ECCELLENTI (*****) – Prodotti con un altissimo profilo alimentare
OTTIMI (****) – Prodotti con un eccellente profilo alimentare, possono essere soggettivamente preferiti a quelli della prima categoria per motivi organolettici o economici.
Le prime due categorie indicano i prodotti VIP del mercato.
BUONI (***) – Sono da considerarsi normali, compatibili con una sana alimentazione.
INSUFFICIENTI (**) – Sono criticabili dal punto di vista nutrizionale; ammissibili nell’alimentazione solo in mancanza di alternative e se giustificati da condizioni di alta appetibilità o di alta sazietà.
DA EVITARE (*) – Il nome della categoria dice già tutto.
I criteri – Per ogni categoria vengono forniti dei criteri che tolgono (difetti) o aggiungono (pregi) stelle a partire dalle cinque di partenza. Quindi per esempio il superamento di certi livelli calorici può togliere 2 stelle e, se il prodotto non ha altri difetti, viene valutato a (5-3) due stelle.
Lo scopo – È quello di aiutare l’educazione alimentare di chi ci segue. I criteri sono chiari ed evitano di dare indicazioni troppo precise su questo o quel prodotto perché l’obiettivo è di far sì che i nostri amici sappiano da sé, in base ai nostri criteri, selezionare prodotti almeno a tre stelle (buoni) su cui basare la propria alimentazione.
Etichetta alimentare – La nuova etichetta alimentare è entrata definitivamente e completamente in vigore entro la fine del 2016; tranne per i prodotti da banco (sempre più presenti nei supermercati), non dovrebbe essere quindi difficile avere tutti i dati per poter valutare correttamente un prodotto.
Relativamente al contributo calorico, per la dieta italiana occorre distinguere tre condizioni:
- il prodotto è un cibo stabile dal punto di vista nutrizionale: un biscotto realisticamente può variare le proprie calorie da 400 a 500 e nella stragrande maggioranza dei casi da 420 a 460 (se non prevalgono ingredienti grassi come il burro); tali prodotti possono avere comunque un’ottima valutazione, riferendosi alle caratteristiche generali della categoria cui appartengono.
- il prodotto è un cibo molto variabile: esempi classici sono le marmellate o i surgelati, dove in assenza di informazioni precise l’errore può essere anche del 100%; in tal caso i prodotti vengono classificati nelle categorie inferiori, se non altro perché il produttore non supporta l’educazione alimentare di chi vuol sapere cosa mangia.
- il prodotto appartiene a una categoria molto variabile, ma a una sottocategoria stabile. L’esempio classico è quello dei formaggi, di per sé estremamente variabili. Se però consideriamo le mozzarelle possiamo ragionare in termini sufficientemente ristretti sulla sottocategoria “mozzarelle”; se invece consideriamo un formaggio che non appartiene chiaramente a una delle sottocategorie più note, l’assenza di indicazioni precise ci mette in difficoltà. Di volta in volta l’assenza di indicazioni nutrizionali può essere penalizzante o meno.
Ingredienti – Ci si rifaccia a questi articoli:
Gli oli e i grassi chiaramente specificati sono considerati di prima scelta se non sono sottoposti a procedimenti chimici (come la raffinazione); sono cioè prodotti veramente genuini e si devono considerate tali per esempio l’olio d’oliva extravergine, il burro, lo strutto ecc.
Un prodotto che usa oli di seconda scelta (oli raffinati) può essere accettabile, ma non può essere considerato fra le categorie superiori, in genere al massimo può ambire a tre stelle.