Dopo aver trattato gli impanati di carne, pesce e formaggio è la volta degli impanati di verdure. Come per molti altri prodotti alimentari, anche le verdure sono state utilizzate per la realizzazione di piatti impanati pronti, per la preparazione dei quali è necessario utilizzare solamente il forno o la padella per la frittura. Le verdure più diffuse in questo genere di piatti sono senza dubbio le patate.
Il sempre crescente interesse rivolto alla cucina vegetariana ha spinto i principali produttori di impanati a far fronte a questa esigenza del consumatore, proponendo come alternative alla carne, al pesce e anche ai formaggi, prodotti come cotolette, polpette o cordon bleu vegetali che, da questi piatti, traggono ispirazione solo per il nome, dal momento che nella loro preparazione non compare nessun tipo di ingrediente animale.
La classificazione della dieta italiana
Partendo dalle 5 stelle si trova la valutazione del prodotto.
Fattori che abbassano la valutazione degli impanati di verdure
* Richiesta di aggiungere grassi.
** Uso di aromi artificiali.
** Calorie. Sopra le 170 kcal/100 g.
** Assenza dell’etichetta nutrizionale.
*** Oli o grassi vegetali non idrogenati.
**** Margarina o grassi vegetali idrogenati. Additivi sospetti.
Il mercato degli impanati di verdure
Rischio salutistico della categoria: alto.

Un tipico mix di impanati di verdure: se non si può realizzare in casa, meglio farlo al forno
Nonostante i buoni propositi e il frequente richiamo a sostanze derivanti da agricoltura biologica, il bilancio che si può tracciare da un’attenta analisi delle offerte di impanati di verdure sul mercato è piuttosto negativo. I problemi riscontrati negli altri tipi di impanati si ripropongono, infatti, anche nella categoria degli impanati di verdure. L’aspetto senza dubbio più critico riguarda l’uso di oli di seconda scelta, comunque migliori rispetto a grassi vegetali idrogenati o a margarina o a misture di oli di oliva raffinati e vergini, diciture spesso presenti in tanti prodotti del mercato alimentare.