I polialcoli (detti anche polioli) sono alcol dello zucchero che sono presenti in natura (per esempio il sorbitolo nella frutta, il mannitolo nella manna). I più comuni sono isomaltolo, lattitolo, smaltitolo, mannitolo, sorbitolo, xilitolo.
Il principale impiego dei polialcoli è nell’industria dolciaria (per esempio caramelle dietetiche e nei chewing-gum), ma vengono usati anche nei latticini.
I polialcoli sono sostanze molto sicure, senza problemi di tossicità (negli Usa sono definiti GRAS, Generally Recognized As Safe); gli unici effetti collaterali sono quelli lassativi per assunzione di grosse quantità (20 g al giorno per il mannitolo, 50 g per il sorbitolo e lo xilitolo il e 100 g per il maltitolo).
I vantaggi dei polialcoli rispetto allo zucchero
I polialcoli presentano tre grossi vantaggi rispetto allo zucchero:
- dolcificano, ma con meno calorie. Alcuni li considerano dolcificanti, ma è più opportuno considerarli come prodotti dietetici; infatti hanno un contenuto calorico più contenuto rispetto allo zuccheri (1 g apporta 2,4 kcal con un risparmio del 40%), ma il loro potere dolcificante varia dalla metà a quello dello zucchero. In sostanza usati come dolcificanti fanno guadagnare un numero di calorie abbastanza ridotto perché è necessario usarne quantità non minimali. Sono cioè dolcificanti bulk che agiscono per effetto massa.
- Non sono cariogeni, anzi è nota l’azione dello xilitolo nella protezione dentale (la FDA consente l’utilizzo della dicitura “ostacola la formazione della carie”).
- Non danno picchi glicemici, particolare importante per i diabetici.

I polialcoli sono indicati sulle etichette nutrizionali insieme ai carboidrati, sotto i quali compare la dicitura “di cui polioli…”