L’L-ornitina (anche ornitina) è un aminoacido non essenziale (acido 2,5-diamminovalerianico). È un prodotto fondamentale del ciclo dell’urea ovvero in quel metabolismo che consente l’eliminazione dell’ammoniaca; questo aminoacido viene assunto tramite la dieta (è contenuto nella carne, nel pesce, nelle uova e nel latte).
È estremamente raro trovare integratori a base di ornitina pura; solitamente la si trova in combinazione con arginina sotto forma di AKG (vedasi paragrafo sottostante).
A livello terapeutico viene utilizzata per il trattamento dell’iperammoniemia, mentre il suo utilizzo in ambito sportivo è dovuto al fatto che viene ritenuta in grado di stimolare la produzione dell’ormone della crescita. In realtà, in soggetti sani le concentrazioni ematiche di ormone della crescita non mostrano incrementi in seguito a somministrazione di ornitina.
Effetti dimostrati
In combinazione con l’L-aspartato, ha dimostrato efficacia nel trattamento dell’iperammoniemia.
Avvertenze
L’assunzione è controindicata nei soggetti affetti da una rara malattia genetica: l’iperornitinemia ereditaria, patologia la cui causa principale è il deficit di ornitina d-aminotransferasi.
Fra gli effetti collaterali della somministrazione dell’amminoacido vengono talvolta segnalati problemi di natura gastrointestinale.
Dose efficace
Nel trattamento dell’iperammoniemia il dosaggio deve essere stabilito dallo specialista.
A chi serve
L’integrazione è utile a quei soggetti affetti da determinati tipi di iperammoniemia.
Alfa-chetoglutarato (ornitina alfa-chetoglutarato, OKG, AKG)
Attualmente, l’integrazione di alfa-chetoglutarato (AKG) come molecola singola non è in pratica utilizzata; è invece presente in abbinamento all’ornitina, con la quale forma un sale denominato ornitina alfa-chetoglutarato (anche OKG). Il sale deriva dalla combinazione di due unità di ornitina e di una molecola di alfa-chetoglutarato (AKG).
L’OKG ha proprietà simili a quelle dell’ornitina, ma, se poco può nella stimolazione dell’ormone della crescita, sembra interessante il suo ruolo come neutralizzatore dell’ammoniaca, una sostanza che si produce in sforzi prolungati (in cui il catabolismo proteico diventa significativo) e il cui ruolo di limitazione della prestazione non è ancora chiaro.

L’alfa-chetoglutarato è un sale dell’acido alfa-chetoglutarico
Alcuni atleti hanno avvertito un netto beneficio dall’assunzione di tale sostanza, per altri non si è avuto nessun miglioramento. Dall’interpretazione dei test, sembra che l’azione positiva dell’OKG si esplichi solo in atleti al massimo stato di forma e per prestazioni massimali.
In atleti il cui stato di forma è normale o approssimativo probabilmente intervengono altri fattori che limitano la prestazione prima che l’OKG possa esplicare l’azione di controllo dell’ammoniaca. La dose consigliata è di 1 g ogni 10 kg di peso.
La somministrazione di OKG è controindicata nei soggetti da deficit di OAT (ornitina-d-aminotransferasi).