L’olio di fegato di merluzzo è un olio che viene ottenuto dal fegato fresco di alcuni pesci della specie Gadus, i merluzzi (giova ricordare che il termine merluzzo indica molto genericamente diverse specie di pesci, quelle più diffuse sono il merluzzo bianco cioè il merluzzo vero e proprio, appartenente al genere Gadus, e il nasello, un pesce appartenente al genere Merluccius).
Una volta estratto, l’olio viene raffinato e chiarificato tramite filtrazione a una temperatura di 0 °C circa. In base a convenzioni internazionali, esso deve contenere almeno 600 U.I. di vitamina A e 85 U.I. di vitamina D. Nell’olio di fegato di merluzzo è piuttosto elevato anche il contenuto di grassi omega 3 (circa 21 g ogni 100 g di prodotto).
L’olio di fegato di merluzzo è un olio di colore giallo pallido e con un lieve odore di pesce; se esposto all’aria e alla luce tende a scurire e ad acquistare un odore piuttosto sgradevole; è quindi necessario conservarlo in recipienti ben chiusi e riparati dalla luce.
In passato l’olio di fegato di merluzzo era utilizzato nel trattamento del rachitismo dei bambini e dell’osteoporosi nelle persone adulte; altri usi erano quelli come unguento da utilizzarsi per accelerare il processo di guarigione di ustioni, piaghe e ferite superficiali. Con il passare del tempo l’olio di fegato di merluzzo, quale trattamento per il rachitismo e l’osteoporosi, ha conosciuto un progressivo declino.
Nota – La traduzione inglese di olio di fegato di merluzzo è “cod liver oil”.
Benefici
L’olio di fegato di merluzzo è uno di quegli esempi in cui il rimedio della nonna sembra possa funzionare all’infinito. Ma è veramente così?
Come accennato in precedenza, è un olio ricco di vitamina A, D e acidi grassi omega 3. Da queste sostanze derivano le sue proprietà riguardo alla salute. Poiché gli omega 3 sono oggi piuttosto di moda, l’olio di fegato di merluzzo, che sembrava destinato all’oblio, ha avuto un ritorno di fiamma. Innanzitutto occorre notare che esiste una profonda differenza fra l’olio estratto dal fegato di merluzzo e gli altri oli di pesce che sono estratti non da un organo, ma dalla carne. Infatti, rispetto agli altri oli di pesce
- contiene meno omega 3
- contiene più vitamina A e più vitamina D.
Da qui l’utilizzo in campo ortopedico per la cura dell’artrosi. Diversi anni fa (2003), una ricerca britannica che, immeritatamente, fece il giro del mondo, mostrava che su una trentina di pazienti l’olio di fegato di merluzzo in pillole aveva rallentato l’evoluzione della malattia nei tessuti di soggetti che avevano subito l’innesto di una protesi del ginocchio (cioè nei tessuti le sostanze chimiche legate all’evoluzione della malattia e al dolore erano inferiori). Purtroppo la notizia fu riportata con la solita esagerata enfasi dai vari media. Come precisavano gli stessi ricercatori, era necessario uno studio più ampio condotto sui pazienti (e non un’indagine chimica sui tessuti) per valutare il grado di reale beneficio della cura. In ogni caso i medici chiarirono fin dall’inizio che l’olio di fegato di merluzzo non era in grado di far regredire la patologia.
Sempre diversi anni fa (2004), un’altra ricerca, questa volta australiana, ipotizzava che l’integrazione con omega 3 sarebbe stata molto utile nella riduzione dei casi di asma infantile (il condizionale era d’obbligo perché per gli oltre 6.000 bambini seguiti fino a tre anni furono ridotti gli acari ambientali, furono eliminati i giocattoli di peluche e si ricorse all’integrazione con omega 3; difficile affermare con certezza quale degli interventi avesse portato ai miglioramenti). Poiché l’olio di fegato di merluzzo contiene omega 3, molti giornalisti si scatenarono esaltando il vecchio rimedio della nonna, titolando i loro pezzi con frasi roboanti del tipo: “l’olio di fegato di merluzzo salva i bambini dall’asma!”. La realtà era ed è molto più modesta.
Poiché l’olio di fegato di merluzzo contiene meno omega 3 di altri oli di pesce, è più logico orientarsi a questi e in particolare a integratori di omega 3 correttamente formulati. Tranne che in campo ortopedico (dove vitamina D e omega 3 sono sinergici nella cura di molte patologie, artrosi e osteoporosi in primis) e dermatologico (dove sono sinergici omega 3 e vitamina A), i benefici dell’olio di fegato di merluzzo sembrano dipendere esclusivamente dal contenuto di omega 3: quindi meglio ricorrere ai classici integratori di acidi grassi che non hanno problemi di surplus vitaminico.
Olio di fegato di merluzzo – Caratteristiche
Per la cronaca, l’olio di fegato di merluzzo (100 g) ha le seguenti caratteristiche (fonte: ministero dell’Agricoltura USA):
- Calorie: 902
- Vitamina A: 100.000 UI
- Vitamina D: 10.000 UI
- Omega 3: 20,72 g
- Colesterolo: 570 mg.
Per un confronto, l’olio di salmone (stesse calorie) non contiene vitamina A, né vitamina D, 485 mg di colesterolo, ma contiene ben 35,98 g di omega 3.
Significa che 10 g (un cucchiaio da cucina colmo) è ragionevolmente il massimo di olio di fegato di merluzzo che si può assumere al giorno: 90 kcal, 10.000 UI di vitamina A, 1.000 di vitamina D e 1,9 g di omega 3.

L’olio di fegato di merluzzo è uno di quegli esempi in cui il rimedio della nonna sembra possa funzionare all’infinito. Ma è veramente così?
Controindicazioni
Poiché contiene vitamina A non è consigliabile eccedere; infatti la vitamina A (e la D) sono praticamente le uniche vitamine che possono dare seri problemi di sovradosaggio (si consiglia di non superare le 10.000 UI di vitamina A al giorno se l’assunzione è prolungata). Soprattutto se assunti da alimenti concentrati come quelli ottenuti dal fegato.
Gli esploratori dell’Artico e gli eschimesi sanno bene che non si può consumare fegato d’orso polare o di foca in eccesso (circa 15.000 UI di vitamina A per grammo!), pena un’intossicazione molto pericolosa.
Anche l’intossicazione cronica può essere molto grave perché i sintomi sono subdoli: mal di testa, caduta dei capelli, problemi cutanei, dolori ossei e articolari, problemi epatici ecc. Alcuni farmaci a base di retinoidi (vitamina A), molto usati in campo dermatologico, hanno pesanti effetti collaterali, se assunti per via sistemica e per lungo tempo.
L’assunzione potrebbe potenziare gli effetti dei farmaci antipertensivi, degli anticoagulanti e degli antiaggreganti; è quindi opportuno che ne evitino l’assunzione coloro che assumono questi farmaci; in caso di dubbi è bene chiedere consiglio al proprio medico. Si dovrebbe anche evitare di assumere olio di fegato di merluzzo durante la gravidanza o l’allattamento senza che sia stato richiesto un consulto medico.
Olio di fegato di merluzzo – Prezzo
L’offerta sul mercato è alquanto variegata; una confezione da 200 ml può avere un prezzo variabile dai 3,50 agli 8 euro circa.