I multivitaminici sono fondamentali in un’integrazione alimentare, soprattutto per coloro i quali non vogliono o non possono utilizzare una soluzione basata su una nutrizione sana ed equilibrata perché alcuni cibi fondamentali non sono graditi. È importante notare che, tranne omega 3 e vitamina E, ogni altra forma di integrazione andrebbe utilizzata solo:
- per deficit accertati (per esempio con un esame del sangue, caso tipico il magnesio)
- per patologie o stati particolari (il caso dell’acido folico in gravidanza).
Per ogni soggetto sano di età inferiore ai 35 anni ogni integrazione appare nella stragrande maggioranza dei casi del tutto inutile; va da sé che è addirittura dannoso parlare di integrazione per bambini, creando un’abitudine alla pillola per superare reali o presunti problemi che psicologicamente non è certo positiva. Il multivitaminico può essere considerato una buona copertura per l’adulto che pratica un’intensa attività sportiva o sia abbastanza avanti con gli anni. Ma come sceglierlo?
Innanzitutto occorre eliminare tutti quegli elementi che vengono inseriti come specchietto per le allodole, cioè sono del tutto inutili. Per esempio, le lunghe liste di minerali: se si analizza dell’acqua potabile probabilmente si troverebbero numerosi composti minerali che potrebbero essere venduti come “fondamentali per la salute”. Premesso che se si è carenti di ferro è opportuno prendere prodotti specifici, che se si è carenti di iodio è opportuno usare sale iodato ecc., si deve anche rilevare che molti minerali hanno una funzione veramente trascurabile nel nostro metabolismo e che altri (come il selenio) sono utili, ma potrebbero essere addirittura tossici se si eccede.
Eliminiamo poi tutte quelle vitamine che sono in dosi così ridicole che sono coperte dalla banale alimentazione. Per esempio 30 mg di vitamina C si possono tranquillamente depennare dalla lista degli ingredienti del multivitaminico perché da una decina di anni siamo ormai bombardati dalla vitamina C che viene usata come antiossidante negli alimenti (sotto le sigle E300 o E301 o le locuzioni “ascorbato di…”); si consideri poi che un’arancia può contenere mediamente 60 mg di vitamina C per capire l’inutilità di quei 30 mg. Infine eliminiamo tutte quei componenti naturali che sono di moda perché “il naturale fa bene” (fallacia della natura), anche se qui il discorso è un po’ più complesso perché qualche ingrediente è giustificato.
Fatte queste premesse confrontiamo quattro multivitaminici: Swisse, Solgar, Supradyn e Multicentrum in tre formulazioni: adulto, donna 50+ e uomo 50+. Si deve notare che l’integrazione europea si è sempre più avvicinata a quella americana; se 15 anni fa alla nascita del sito era praticamente impossibile trovare in farmacia integratori ad alto dosaggio e si doveva ricorrere all’estero per acquistare integratori sensati, oggi è facile trovare in farmacia anche vitamina E superiore alle 100 UI e i multivitaminici si sono sempre più potenziati, acquisendo un senso alternativo alla comune alimentazione. Un’ultima precisazione: nell’articolo non si valuta il costo degli integratori multivitaminici, soprattutto perché dipende molto dalla fonte, essendo possibili acquisti in Rete dello stesso prodotto anche con sconti sensibili.
Multivitaminici per adulti (35-50)
Per valutare questa fascia si possono prendere in considerazione la quantità di vitamina E e quelle di vitamine del gruppo B.
- Solgar (il multivitaminico di riferimento è Omnium, singolare il fatto che gli ingredienti vengano forniti per mezza tavoletta) ha un alto contenuto di vitamina E (che potrebbe evitare l’integrazione della singola vitamina) ed è ottimo anche il quantitativo del gruppo B. Un po’ troppo spartano il corredo di altri ingredienti.
- Swisse propone un diverso approccio fra uomo e donna, ma francamente, viste le minime differenze (cosa cambia nell’integrazione di ferro per 1,1, mg quando il fabbisogno giornaliero è 20 volte superiore?), sembra solo un’operazione di marketing. Non eccelso il quantitativo di vitamina E, buono quello del gruppo B. Molto buono l’insieme di ingredienti complementari.
- Supradyn anni fa era leader del settore con formulazione europea, ma oggi non appare all’altezza del passato. Il suo multivitaminico Ricarica vive di pubblicità perché i quantitativi vitaminici sono non del tutto competitivi con quelli di Solgar o di Swisse.
- Anche Multicentrum diversifica fra uomo e donna, ma anche in questo caso l’operazione è solo commerciale; inoltre il prodotto è rimasto fedele alla valutazione europea.
Solgar ****
Swisse ****
Supradyn **
Multicentrum *

Il multivitaminico può essere considerato una buona copertura per l’adulto che pratica un’intensa attività sportiva o sia abbastanza avanti con gli anni
Multivitaminici Donna 50+
Può sembrare strano, ma l’unico parametro che si deve prendere in considerazione è la quantità di vitamina D (utile per le donne in menopausa per evitare problemi di osteoporosi). Anche in questo caso è utile premettere che quantitativi minimi rendono inutile il multivitaminico; per esempio, 100 g di sgombro contengono 9 mcg (microgrammi di vitamina D), certo più biodisponibili che 9 mcg di un multivitaminico. Inoltre l’integrazione ha senso per quelle donne che si espongono molto poco alla luce solare (inutile abbuffarsene d’estate se poi d’inverno si sta sempre chiuse in casa; utile pertanto fare attività fisica all’aperto anche d’inverno piuttosto che farla sul tapis roulant in palestra!).
Occorre anche ricordare che l’assunzione giornaliera di 1.000 UI di Vitamina D (25 µg), può rallentare la perdita di densità ossea. Per dosi inferiori, invece, (per esempio la dose “europea” consigliata, 400 UI), la vitamina non è in grado di svolgere tale azione protettiva (University of Aberdeen, Scozia, ricerca pubblicata su Journal of Bone and Mineral Research). Se si considera che con una buona alimentazione si arriva a 400 UI, è evidente che ce ne vogliono almeno 600 (cioè 15 mcg) perché il multivitaminico sia utile.
- Solgar per la donna in menopausa propone diversi prodotti, ognuno dei quali copre un determinato problema, fra l’altro in maniera non chiara per esserne certi dell’efficacia. Swisse è sicuramente la scelta migliore. Il contenuto di vitamina D è di 19 mcg, buono per parlare di “integrazione”. Unico neo il contenuto di calcio che non è elevato. Fornire vitamina D in un soggetto con alimentazione carente di calcio non assicura certo una corretta gestione delle nostre ossa.
- Supradyn non diversifica fra uomo e donna e propone solo il 50+ generico con valori decisamente bassi di vitamine del gruppo B e un quantitativo irrisorio di vitamina D.
- Multicentrum propone per la donna un’integrazione molto bassa, all’europea, ma almeno fornisce 15 mcg di vitamina D (ma senza calcio!).
Swisse ****
Multicentrum **
Supradyn *
Solgar *
Multivitaminici Uomo 50+
Per gli uomini sono minori i problemi ossei, ma compaiono problemi alla prostata per cui diventano importanti ingredienti come lo zinco o il palmetto seghettato (Serenoa repens).
- Swisse ha una formulazione ottima; la diversificazione, che negli under 50 appariva solo “commerciale”, negli over 50 trova una piena giustificazione.
- Solgar non ha un prodotto specifico; per esempio. per la prostata propone prodotti ad hoc che contengono la stessa quantità di zinco (picolinato) di Swisse.
- Supradyn, come detto non diversifica, e il prodotto per gli over 50 è veramente deludente.
Nella pubblicità al prodotto Multicentrum addirittura cerca di convincere sulla sua diversificazione uomo/donna, ma dimentica i problemi prostatici degli uomini! Di fatto, è un blandissimo multivitaminico generale.
Swisse ****
Supradyn *
Multicentrum *
Solgar –
Sembra chiaro che il vincitore di questo confronto è Swisse.