Il termine lecitina è, chimicamente parlando, sinonimo di fosfatidilcolina, un fosfolipide contenuto in diversi alimenti; in ambito commerciale, invece, con tale termine ci si riferisce a una miscela di grassi neutri e polari, con un contenuto di fosfatidilcolina estremamente variabile (dal 20 al 90%).
La lecitina, come del resto tutti i fosfolipidi, è chimicamente costituita da molecole di acidi grassi che risultano legate a un gruppo fosforico oppure a una base azotata; il gruppo lipidico non è solubile in acqua (è quindi la parte idrofoba della sostanza), il gruppo fosforico rappresenta invece la parte idrofila del composto. Questa peculiarità chimica rende la lecitina una sostanza in grado di tenere insieme acqua e lipidi, due sostanze che normalmente non possono essere mescolate; la lecitina è quindi una sostanza emulsionante (si dice emulsionante una sostanza che rende miscelabili fra loro sostanze che di norma non lo sono) e grazie a questa sua caratteristica viene sfruttata in diversi rami industriali (alimentare, cosmetico, salutistico ecc.).

10 g di lecitina di soia apportano circa 80 kcal
Lecitina e colesterolo
Nell’organismo umano la lecitina è una componente primaria delle membrane cellulari; considerevoli quantità di lecitina si trovano nel cervello, nel fegato e nel sistema endocrino.
A livello epatico la lecitina è coinvolta nella sintesi della Lecitina Colesterolo Acil Transferasi (noto anche come LCAT), un enzima che esterifica il colesterolo; l’esterificazione del colesterolo è un processo molto importante perché fa sì che questo possa essere distribuito ai vari tessuti dell’organismo.
La LCAT è responsabile, tra le altre cose, di una funzione molto importante, quella che viene detta trasporto inverso del colesterolo; tale funzione permette l’allontanamento del colesterolo in eccesso attraverso la bile. La lecitina svolge quindi una funzione di pulizia dei vasi rimuovendo i grassi che vi si accumulano; è quindi una sostanza che svolge un ruolo di prevenzione del processo aterosclerotico.
La lecitina è uno dei costituenti della bile; la sua azione solubilizzante il colesterolo riduce quest’ultimo in microcristalli impedendo la formazione di calcoli alla cistifellea.
Le caratteristiche biochimiche della lecitina la rendono un interessante regolatore del colesterolo ematico (riduce il colesterolo totale senza ridurre il colesterolo HDL). È questa la ragione che spinge spesso i medici, in prima battuta, a suggerire ai loro pazienti affetti da ipercolesterolemia a integrare la loro dieta con supplementi alimentari a base di questa sostanza.
Buone quantità di lecitina sono presenti nella soia (1.500 mg/100 g), nei cereali integrali (700 mg/100 g), nelle uova (350 mg/100 g) ecc.
Gli integratori di lecitina vengono solitamente commercializzati in associazione a vitamine e minerali che dovrebbero potenziarne l’azione. Generalmente viene consigliata una dose giornaliera di lecitina pari a circa 10 g. La lecitina può essere consumata da sola oppure aggiunta ad altri alimenti quali yogurt, bevande ecc.
Gli integratori vengono consigliati sia per trattare l’ipercolesterolemia sia l’ipertrigliceridemia; altre indicazioni sono il miglioramento della funzionalità epatica e il trattamento del surmenage psicofisico, anche se quest’ultimo punto pecca forse di un eccesso di ottimismo.