L‘isomaltulosio è un carboidrato (la sua formula molecolare è C12H22O11); più specificamente è un disaccaride formato da glucosio e fruttosio. In natura è presente, seppur in concentrazioni abbastanza basse, nel miele e nello sciroppo di zucchero di canna. In ambito commerciale è noto con il nome Palatinose.
Utilizzi dell’isomaltulosio
L’isomaltulosio, al pari del saccarosio (il comune “zucchero da cucina“), è totalmente digerito a livello intestinale, anche se, a motivo delle caratteristiche del legame fra glucosio e fruttosio, la digestione avviene in modo più lento rispetto a quanto avviene con il saccarosio; i legami delle molecole che formano l’isomaltulosio, infatti, sono più stabili rispetto a quello delle molecole presenti nel saccarosio. Ne consegue i livelli di glicemia aumentano in maniera inferiore rispetto a quando si assume saccarosio; anche i livelli di insulina si incrementano in misura inferiore. Va anche fatto notare che l’isomaltulosio, diversamente da altri carboidrati, non ha effetti cariogeni. Può quindi essere utilizzato per sostituire del tutto, oppure parzialmente, il comune zucchero (o altri carboidrati) nei normali usi alimentari.
L’isomaltulosio è sicuro?
L’isomaltulosio è un prodotto che può essere considerato sicuro. Lo ha confermato l’EFSA (European Food Safety Authority, Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) che ha dichiarato che rispondono al vero le seguenti affermazioni:
- il consumo di isomaltulosio in sostituzione di altri carboidrati contribuisce al mantenimento della mineralizzazione dei denti (va però precisato che le quantità di prodotto addizionate a cibi o bevande devono essere tali da non causare una riduzione del pH della placca batterica sotto il livello di 5,7 sia durante che nella mezz’ora successiva al consumo di tali alimenti);
- i cibi e le bevande che contengono isomaltulosio al posto di altri carboidrati provocano un minore aumento dei livelli ematici di glucosio ovvero, in altri termini, si ha un minore impatto della risposta glicemia post-prandiale; va però precisato che ciò si verifica se le quantità del carboidrato in questione addizionate agli alimenti sono tali da ridurre il contenuto di zuccheri della quantità indicata nell’allegato al Regolamento Comunitario 1924/2006.
Avvertenze e controindicazioni
Gli studi effettuati fino a questo momento non hanno evidenziato effetti collaterali degni di nota in seguito all’assunzione di isomaltulosio e indicano che un consumo fino a 50 g giornalieri è ben tollerato e non ha alcuna conseguenza negativa a livello intestinale, sia nei soggetti sani sia in coloro che sono affetti da diabete mellito.

I cibi e le bevande che contengono isomaltulosio al posto di altri carboidrati provocano un minore aumento dei livelli ematici di glucosio
Il nostro parere
Alcuni lettori ci hanno chiesto un parere sull’isomaltulosio; come spiegato nell’articolo, gli scopi principali sono sostanzialmente due: uno è mantenimento della mineralizzazione dei denti e l’altro è la riduzione della risposta glicemica postprandiale. Effetti collaterali non ve ne sono; va da sé se una persona ha una glicemia nella norma e ha una corretta igiene dentale non ha bisogno di ricorrere a tale carboidrato.