I trigliceridi a catena media o, più semplicemente, MCT (Medium Chain Triglycerides), sono una tipologia di acidi grassi saturi. Questi acidi grassi sono particolarmente importanti da un punto di vista teorico
perché dimostrano che i grassi saturi non sono poi così dannosi come si pensa.
In natura esistono circa 600 tipi diversi di grassi, tra quelli di origine animale e quelli di origine vegetale. Chimicamente sono tutti costituiti da acidi grassi (composti di carbonio, idrogeno e ossigeno) e da glicerina.
I grassi più importanti che entrano a fare parte della composizione del corpo umano sono appunto i trigliceridi: i trigliceridi a catena media sono acidi grassi saturi, molto stabili, in cui la locuzione catena media si riferisce al fatto che gli atomi di carbonio sono da un minimo di 6 a un massimo di 12. A differenza di altri acidi grassi saturi, quelli a catena media non aumentano i livelli di colesterolo LDL (il cosiddetto colesterolo cattivo) e sono quindi da preferirsi rispetto agli altri acidi grassi saturi a catena lunga (LCT).
In realtà, i vantaggi dell’assunzione di MCT erano già noti ai medici già a partire dal 1960, quando venivano somministrati come fonte energetica in sostituzione dei trigliceridi a catena lunga ai pazienti che soffrivano di enteropatie da glutine e di tutta una serie di disturbi associati al cattivo o mancato assorbimento di grassi a livello intestinale. Infatti, era stato già allora evidenziato che i trigliceridi a catena media sono più facilmente assimilabili dal corpo umano perché non necessitano di una preventiva scissione (idrolisi) e possono essere quindi assorbiti direttamente dalla mucosa intestinale (a ogni livello dell’intestino) e portati nel sangue direttamente dai vasi linfatici. Non sono necessari quindi i sali biliari per la loro digestione. Inoltre, poiché lo scopo dei grassi è quello di portare energia ai mitocondri, nel caso degli MCT questo processo avviene senza utilizzare la carnitina, risultando quindi più efficiente.
Già da diversi anni la ricerca medica ha proposto somministrazione di trigliceridi a catena media anche a pazienti affetti da gravi patologie cardiovascolari e respiratorie, in quanto costituiscono un’ottima fonte calorica (l’apporto è di 830 kcal per 100 g) senza avere effetti negativi propri degli LCT.

L’olio di cocco è una alimento che contiene discrete quantità di trigliceridi a catena media
Trigliceridi a catena media: gli integratori
Le proprietà di facilità di assorbimento e mancanza di effetti negativi sui livelli di colesterolo rendono i trigliceridi a catena media un alimento interessante per gli sportivi, da qui le varie proposte di integratori a base di questi tipi di grassi.
Esistono poi alcuni altri effetti, la cui reale efficacia però non è stata ancora perfettamente valutata e quantificata. Si sa infatti che gli MCT intervengono e influenzano alcuni processi, ma in che misura e con che effetti reali non è ancora chiaro. Per esempio, l’assunzione di trigliceridi a catena media aumenterebbe il livello di GH (con un picco due ore dopo l’assunzione che si protrae per circa tre ore) e la produzione di insulina senza influenzare i livelli di glicemia.
Alcune fonti affermano inoltre che gli MCT interverrebbero anche nella sintesi delle proteine e avrebbero anche un effetto termogenico (per aumentare il metabolismo) e tutti questi effetti concorrerebbero ad aumentare la massa magra. Il condizionale è dovuto proprio al fatto che non è chiara l’interazione di tutti questi meccanismi. Per esempio, alcuni affermano che assumendo gli MCT il corpo li userebbe come fonte di energia in sostituzione di proteine e glicogeno, che verrebbero quindi “risparmiati” per l’attività sportiva. Tuttavia, sembra che questo aspetto sia valido solo in un dieta ricca di carboidrati complessi, in caso contrario, i vantaggi dell’assunzione di MCT si perdono. Alcune fonti di ricerca suggeriscono quindi di associare l’assunzione di trigliceridi a catena media a carboidrati, in un rapporto di 50 gr di carboidrati con 10/20 g di trigliceridi a catena media.
L’altro aspetto limitante dell’uso degli MCT è la loro scarsa reperibilità in natura, visto che sono contenuti prevalentemente nell’olio di palma, nell’olio di cocco, in quello di mandorla e nel burro.
Il crescente interesse nei confronti dei trigliceridi a catena media dimostrato dalla medicina nutrizionale ha avviato anche un processo di produzione a livello industriale di preparati di migliore qualità. Una delle tante proposte in campo medico è quella dell’associazione degli MCT con acidi grassi essenziali (acido linoleico, acido alfa-linolenico) e di acido gamma-linolenico.
I vantaggi di questi acidi grassi essenziali sul metabolismo sono di gran lunga conosciuti, compreso un effetto di protezione sugli enterociti della mucosa intestinale, il che aumenta l’efficacia dell’assimilazione dei grassi. Le fonti principali dalle quali sono tratti questi composti organici sono l’olio di zafferano, i semi di lino e di borragine.