La spirulina (Arthrospira platensis, un tempo Spirulina platensis) è una microalga di colore verde-blu che cresce in modo spontaneo nei laghi salati che hanno un tasso di alcalinità piuttosto elevato. Il curioso nome di questa alga è dovuto alla sua forma che ricorda, appunto, quella di una spirale.
La spirulina fa parte della dieta di diverse popolazioni asiatiche e africane, in quanto ricca di minerali (in particolare ferro) e sostanze antiossidanti come gli acidi grassi essenziali (in piccole dosi anche GLA).
L’utilizzo della spirulina a scopi alimentari ha origini antichissime; gli antichi romani la destinavano all’alimentazione delle popolazioni dell’Africa, mentre un’alga simile (Spirulina maxima) era presente, in base alla documentazione dei conquistador spagnoli, nell’alimentazione delle civiltà precolombiane.
La spirulina contiene sulfolipidi, glicolipidi e polisaccaridi e ha la peculiarità di essere costituita per il 60% da proteine vegetali. Il suo colore verde-bluastro è dovuto ai coloranti vegetali, come la clorofilla (verde), la policianina (blu) e i carotenoidi (giallo).
Per il suo altissimo contenuto proteico, è stato calcolato che la spirulina produca circa venti volte la quantità proteica di una coltivazione di soia di pari dimensione.
Il dosaggio normalmente consigliato è di circa 10-20 g al giorno. Le proprietà nutrizionali sono le seguenti:
INFO AL. (alga essiccata) – Proteine: 57,47; grassi: 7,72; carboidrati per differenza: 23,9 (fibre: 3,6); ceneri: 6,23; acqua: 4,68; colesterolo: 0; sodio: 1.048; calorie: 290.
Spirulina come integratore alimentare – Le proprietà
Come nel caso di altre alghe, la spirulina viene commercializzata anche sotto forma di integratore alimentare; negli Stati Uniti d’America il suo utilizzo in questo senso è stato autorizzato dalla FDA, la Food and Drug Administration, da più di 30 anni. Oggigiorno è disponibile in più di 70 Paesi del mondo, confermando un crescente interesse verso questo microvegetale dal nome strano.
La sua composizione colloca la spirulina come fonte di sostanze antiossidante, per combattere quindi l’invecchiamento, in particolare quello cerebrale. Non a caso infatti è stata studiata a lungo da chi si occupa di disturbi dovuti alla degenerazione cellulare del cervello.
Diversi anni fa (2002) fece notizia uno studio pubblicato sul Journal of Neuroscience che documentava le ricerche effettuate da diverse università e da centri medici, in cui si affermava che l’integrazione con spirulina (5 mg al giorno) su cavie aveva mostrato un notevole miglioramento dell’attività neuronale del cervello e un aumento della capacità attentiva.
Le proprietà antiossidanti della spirulina e i test in laboratorio sembrano quindi indicare l’integrazione a base di quest’alga come un mezzo per contrastare la produzione di radicali liberi. La stessa ricerca citata effettua anche una quantificazione del potere antiossidante della spirulina (nelle dosi indicate) affermando che è pari a circa 300 volte quella di una comune mela.
La spirulina è stata studiata anche per i suoi poteri di innalzare le difese immunitarie del corpo, effetto già provato non solo su ratti in laboratorio, ma anche sull’uomo. Infatti, presso l’Osaka Center for Cancer and Cardiovascular Diseases sono stati condotti studi e sperimentazioni su pazienti che confermerebbero i risultati, già disponibili da decenni sugli esperimenti in vitro, circa l’efficacia della spirulina nell’attivare il sistema immunitario, aumentando la concentrazione delle cellule NK (natural killer) nel sangue dei pazienti trattati con l’integrazione. Questi risultati hanno indirizzato l’attenzione di molti ricercatori sull’uso della spirulina anche nella lotta ad alcune forme tumorali; da questo punto di vista però si è molto lontani da qualche risultato significativo.
Attualmente, gli integratori alimentari a base di spirulina vengono commercializzati suggerendo che si tratti di un alimento che può avere vari effetti benefici; se ne reclamizzano, infatti, le proprietà ricostituenti e tonificanti (effetto attribuito soprattutto alla presenza di vitamine e proteine), dimagranti (la presenza di fenilalanina contribuirebbe a ridurre il senso di fame), ipolipemiche e antinfiammatorie (effetto che viene attribuito alla presenza di acidi grassi insaturi), antimicrobiche e antivirali (grazie alla presenza di sulfolipidi), immunomodulatrici (grazie alla presenza di ficocianina, magnesio e ferro), anticoagulanti e vasodilatatrici (per la presenza di grassi omega 3) e antiossidanti (presenza di vitamine, ficocianina, xantofille, clorofilla, zeaxantina ecc.).
Alcuni suggeriscono di consumare spirulina anche come rimedio per il trattamento del diabete mellito, per aiutare la memoria e migliorare la concentrazione.
Se ne raccomanda poi anche l’uso come prodotto “cosmetico” in quanto migliorerebbe l’aspetto della cute e dei capelli, avrebbe effetti positivi sulla cellulite ecc.
Come spesso accade, certe affermazioni, se non tutte, sono molto ottimistiche e bisogna andarci molto cauti; chi spinge all’utilizzo di spirulina, tanto per fare un esempio, ne magnifica anche le capacità antianemiche grazie alla presenza di vitamina B12. Un’affermazione decisamente azzardata e sicuramente non corretta. Contrariamente alla credenza comune, infatti, la spirulina non è una buona fonte di vitamina B12.
Infatti, nessun cibo di origine vegetale (se non addizionato) contiene quantità significative di vitamina B12 attiva: neppure le alghe marine, la spirulina i prodotti fermentati a base di soia possono essere considerati delle fonti affidabili di vitamina B12 biologicamente attiva. In altri termini, la vitamina B12 è presente nella spirulina, peccato che lo sia in una forma che non è assimilabile dal nostro organismo.

La spirulina è stata studiata anche per i suoi poteri di innalzare le difese immunitarie del corpo, effetto già provato non solo su ratti in laboratorio, ma anche sull’uomo
Controindicazioni
Il prodotto è controindicato a chi segue trattamenti anticoagulanti (warfarin) o antiaggreganti (aspirina) e a chi è affetto da fenilchetonuria.
Spirulina e attività sportiva
Come spesso accade quando si propone un integratore, si cerca di giustificarlo anche nell’ambito sportivo. Alcuni si sono persino spinti ad affermare che la spirulina possa avere un’azione sull’eritropoiesi, analoga a quella dell’eritropoietina (EPO). In realtà, ciò non è mai stato dimostrato, anzi non è vero.
L’effetto antiossidante contro il danno dovuto ai radicali liberi è forse quello più interessante per un integratore sportivo (ma le vitamine in dosi americane sono più efficaci), con i benefici collegati all’assunzione delle sostanze contenute nell’alga: una fonte proteica povera di grassi e priva di colesterolo (come tutte le proteine di origine vegetale), una buona fonte di betacarotene e GLA, dagli effetti positivi sull’apparato neuromuscolare.