Il polline d’api è un alimento prodotto dalle api bottinatrici, ovvero le api che si occupano di raccogliere il polline, il nettare, la propoli e l’acqua, tutte sostanze che si rendono necessarie alla sopravvivenza degli alveari.
Il polline, una polvere finissima e appiccicosa, è costituito dalle cellule germinali maschili delle piante Spermatofite (Angiosperme e Gimnosperme); la sua funzione principale è la fecondazione, che avviene attraverso l’impollinazione; con quest’ultimo termine ci si riferisce al trasporto di polline dalla parte maschile a quella femminile dell’apparato riproduttivo di una stessa pianta o di piante diverse; uno dei vettori principali del trasporto di polline è rappresentato dalle api; queste ultime lo utilizzano anche per la produzione di un alimento detto, come anticipato in apertura, polline d’api; praticamente, una volta raccolto, il polline viene impastato con nettare, con pappa reale e saliva e trasportato agli alveari; qui sarà utilizzato dalle larve come cibo.
La composizione del polline d’api varia a seconda della pianta da cui proviene; in linea di massima si tratta di una sostanza ricca di glicidi (in particolare fruttosio e glucosio), proteine (di cui circa la metà sotto forma di aminoacidi) e acqua; meno rilevante la presenza di grassi; altre sostanze presenti sono sali minerali (calcio, ferro, fosforo, magnesio, manganese, potassio, zinco ecc.), enzimi, rutina, vitamine di vario tipo (provitamina A, vitamine del gruppo B, vitamina C, vitamina E ecc.), polifenoli, pigmenti vari ecc.
Polline d’api – A cosa serve?
I vari integratori alimentari a base di polline d’api sono suggeriti (con molto ottimismo, una costante nel campo dell’integrazione alimentare) per i più svariati utilizzi: miglioramento delle performance lavorative e sportive, aumento dell’energia psicofisica, stimolazione dell’appetito, trattamento della sindrome premestruale, cura di vari disturbi urinari e gastrointestinali, cura dei disturbi causati dall’esposizione a radiazioni ionizzanti, rimedio contro il vomito e la diarrea, trattamento delle intossicazioni da alcol e molto altro ancora.
Modalità di assunzione e dosaggio
Il polline d’api è disponibile sia sotto forma di capsule, sia in granelli (polline essiccato) da sciogliere in acqua oppure nel miele o nello yogurt.
Per quanto riguarda le capsule, i dosaggi consigliati vanno da 500 a 1.000 mg al giorno (1-2 capsule da 500 mg); per quanto concerne la formulazione in granelli, vengono consigliati 1-2 cucchiaini da caffè al giorno. Un ciclo di assunzione dovrebbe durare almeno un mese, ma spesso se ne consigliano due o addirittura tre.
In genere si suggerisce di consumare il polline d’api a colazione e/o a pranzo a seconda del numero di dosi giornaliere.
Il polline d’api essiccato dovrebbe essere conservato in un luogo asciutto, lontano dalla luce e da fonti di calore.
Chi propugna l’assunzione di polline d’api consiglia sempre l’acquisto di prodotti provenienti da colture biologiche.

Il polline d’api è disponibile sia sotto forma di capsule, sia in granelli (polline essiccato) da sciogliere in acqua oppure nel miele o nello yogurt.
Gli integratori a base di polline d’api funzionano?
Negli ultimi anni gli integratori alimentari a base di polline d’api hanno conosciuto un crescente successo; la ragione di questo exploit commerciale è analoga a quella che ha determinato l’affermazione degli integratori a base di pappa reale, ovvero l’importanza per l’alimentazione delle api; ciò ha portato a un’esagerazione delle caratteristiche positive di tale sostanza. Sapienti strategie di marketing hanno poi fatto il resto. Peraltro, basta effettuare alcune ricerche in Rete per constatare la popolarità del polline d’api, considerata da molti una vera e propria panacea, cosa che nel mondo dell’integrazione alimentare, della fitoterapia e delle medicine alternative è un vero e proprio déjà-vu.
In realtà, a tutt’oggi non esistono evidenze scientifiche relative all’efficacia terapeutica del polline d’api.
Effetti collaterali, controindicazioni e interazioni
In linea di massima, il polline d’api è un prodotto sicuro, ma non si possono escludere reazioni allergiche, soprattutto nel caso di soggetti maggiormente sensibili e a maggior ragione in coloro che sanno già di essere allergici ad alcuni tipi di polline.
Gli effetti indesiderati più comunemente riferiti sono broncospasmo, congiuntivite, prurito e rinite.
Vi sono state alcune segnalazioni di ipereosinofilia, epatotossicità e sintomi neurologici.
Le controindicazioni riguardano i soggetti allergici ai pollini, le donne in stato interessante, le donne che allattano e i soggetti in età pediatrica.
Al momento attuale non sono state segnalate interazioni farmacologiche degne di nota.