Il piruvato è un prodotto intermedio del metabolismo glicidico; è uno zucchero con tre atomi di carbonio che internamente alle cellule viene convertito in acetil-coenzima A; quest’ultimo, in condizioni aerobiche (presenza di ossigeno), entra nel ciclo di Krebs, mentre in condizioni di anaerobiosi (carenza di ossigeno) si ha la sua conversione in acido lattico.
Riassumendo, le destinazioni del piruvato sono sostanzialmente due:
- ingresso nei mitocondri dove viene ossidato in anidride carbonica e acqua, fornendo energia
- conversione in acido lattico nel caso in cui la produzione di piruvato sia eccessiva rispetto alla quantità che può fare il suo ingresso nei mitocondri.
Integratori a base di piruvato
Chi promuove l’utilizzo di piruvato sotto forma di integratori sostiene che tale sostanza sarebbe in grado di aumentare il trasporto di glucosio ai muscoli; vi sarebbe infatti una superiore estrazione di glucosio ematico con risparmio di glicogeno epatico con conseguenti effetti positivi sulle prestazioni di endurance.
In soggetti obesi, associato a un regime alimentare ipocalorico, sarebbe inoltre efficace nello stimolare lievi incrementi metabolici innalzando di conseguenza il dispendio energetico favorendo la perdita di grasso senza intaccare la massa muscolare.
Negli integratori il piruvato è commercializzato solitamente sotto forma di sali di potassio, sodio, magnesio e calcio per aumentarne la stabilità; è infatti una sostanza molto instabile che può provocare diversi problemi a carico dell’intestino.
Effetti
Sebbene gli studi non siano ancora del tutto completi, sembra che la somministrazione di piruvato associata a un regime ipocalorico promuova efficacemente la perdita ponderale.
Avvertenze
L’assunzione può provocare disturbi gastrointestinali di vario tipo.

Negli integratori il piruvato è commercializzato solitamente sotto forma di sali di potassio, sodio, magnesio e calcio per aumentarne la stabilità.
Dose efficace
Le case produttrici di prodotti a base di piruvato consigliano dosi di 5-6 grammi, ma secondo molti studi la somministrazione si è rivelata efficace utilizzando dosaggi molto più elevati (25-40 g pro die); tra l’altro nei medesimi studi il prodotto è stato utilizzato non da solo, ma in associazione a notevoli dosi di diidrossiacetone, un carboidrato che negli anni ’20 veniva utilizzato come dolcificante e che adesso viene utilizzato come componente dei prodotti autoabbronzanti.
A chi serve il piruvato
Può servire ai soggetti affetti da obesità. La somministrazione deve avvenire dietro consulto medico.