Il picnogenolo è una sostanza costituita da una miscela di diversi composti i più rappresentativi dei quali sono le proantocianidine oligomeriche (anche OPCs- Oligomeric proanthocyanidins) che ne costituiscono circa l’85%. Le proantocianidine oligomeriche sono sostanze appartenenti alla vasta famiglia dei bioflavonoidi.
Il picnogenolo viene estratto dalla corteccia di pino marittimo (Pinus pinaster) e dai semi della vite comune (Vitis vinifera); altre componenti del picnogenolo sono la catechina, la taxifolina e gli acidi fenolici.
Il picnogenolo negli integratori
Il picnogenolo è da anni commercializzato sotto forma di integratore alimentare con finalità antiossidanti, antiinfiammatorie, antiallergiche, antiaggreganti piastriniche e capillarotrope (riduzione di permeabilità e fragilità dei capillari e incremento della loro resistenza).
Le indicazioni preferenziali del picnogenolo sono relative alle sue capacità di interferire in modo positivo nei fenomeni di tipo emorragico. Una tale capacità era in effetti sfruttata anche nell’antichità; gli estratti di corteccia del pino marittimo erano infatti utilizzati da coloro che erano affetti da scorbuto (tra i sintomi di questa patologia vi sono emorragie gengivali e sottoungueali), generalmente i marinai. Basandosi su tale capacità, alcuni autori ne hanno suggerito l’utilizzo in oftalmologia, in particolare per trattare le retinopatie e il glaucoma. Studi relativamente recenti (Steigerwalt RD et al. Journal of Ocular Pharmacology and Therapeutics. December 2009, 25: 537-540 e Steigerwalt RD et al. Mol Vis. 2008;14:1288-92) sembrano dare indicazioni positive in tal senso. Ovviamente tali indicazioni dovranno essere convalidate da studi controllati e di maggiore ampiezza.

Il picnogenolo viene estratto dalla corteccia di pino marittimo (Pinus pinaster) e dai semi della vite comune (Vitis vinifera).
L’integrazione serve veramente?
Come spesso accade con tutte le sostanze a cui vengono riconosciuti effetti antiossidanti, il picnogenolo viene indicato come sostanza che potrebbe essere di una certa utilità a coloro che praticano attività fisiche di durata (corsa di resistenza, nuoto ecc.); i dosaggi proposti per un utilizzo del picnogenolo con tali finalità vanno dai 60 a 300 mg giornalieri (quantità da suddividere in tre dosi). Sembra però più opportuno orientarsi verso un multivitaminico di tipo tradizionale.