La pappa reale (anche, ma più raramente, gelatina reale o latte delle api) è una sostanza gelatinosa di color bianco-giallognolo, dall’aspetto semifluido e dal caratteristico sapore acidulo e dall’odore alquanto pungente.
La pappa reale viene secreta dalle ghiandole ipofaringee e mandibolari delle api operaie nutrici di età compresa fra i 5 e 14 giorni; tale sostanza è destinata al nutrimento di tutte le larve durante i loro primi 3 giorni di vita; le larve che provengono da un uovo fecondato e che sono destinate a diventare api regine continueranno a essere alimentate con tale sostanza per tutto il tempo che precede la loro metamorfosi.
Il diverso sviluppo tra api operaie e api regine è dovuto proprio all’assunzione della pappa reale. Le api che diventeranno regine aumentano il loro peso iniziale (quello dello stato larvale) di circa 1.500 volte; la loro vita è poi decisamente più lunga rispetto a quella delle altre api (5 anni contro 45-50 giorni circa).
Composizione della pappa reale
La composizione media della pappa reale è la seguente: acqua (65% circa), sostanze azotate (14% circa di proteine e aminoacidi), glicidi (12%, in particolar modo glucosio e fruttosio), lipidi (6% circa) e altre sostanze (vitamine, sali minerali, enzimi, ormoni e sostanze ormonosimili ecc.).
Una sostanza miracolosa?
Della pappa reale si è sempre detto (e si continua a dire) un gran bene; per tale sostanza si sono infatti sprecati aggettivi mirabolanti; secondo le credenze popolari la pappa reale è un alimento a dir poco sensazionale e non sono pochi quelli che arrivano a definire tale sostanza come un qualcosa di miracoloso.

La pappa reale (detta anche gelatina reale o latte delle api) è una sostanza gelatinosa di color bianco-giallognolo, dall’aspetto semifluido e dal caratteristico sapore acidulo e dall’odore alquanto pungente.
Con tutta probabilità, l’importanza fondamentale che la pappa reale ha relativamente all’alimentazione delle api ha fatto sì che se ne esagerassero le caratteristiche positive. Basta farsi un giro in Rete e si trova di tutto e anche di più (proprietà energizzanti, antinvecchiamento, antitumorali, antibiotiche, ipotensive, batteriostatiche, antidepressive ecc.). Di tali credenze ha sicuramente approfittato l’industria del cosiddetto alternativo, sempre pronta a cavalcare certe ottimistiche posizioni. Ecco quindi il fiorire di energizzanti a base di pappa reale, magari in combinazione con ginseng o altri prodotti dalle “mirabolanti” caratteristiche.
Anche l’industria alimentare ha approfittato di tanto ottimismo proponendo prodotti “opportunamente” miscelati con pappa reale.
Proprietà e benefici
Nota già ai tempi dell’imperatore Shen Nong (IV millennio a. C.), le sue presunte proprietà rigeneranti vengono anche citate nel più antico e famoso libro di farmacologia mai ritrovato (Shen Nong, 200 d. C.). Secondo la credenza comune è uno stimolante che facilita il metabolismo cellulare, rafforza le difese immunitarie e la resistenza agli sforzi; funzionerebbe contro depressione e stanchezza.
Ma cosa c’è di vero? Poco o nulla. In realtà i presunti benefici nascono da interpretazioni errate di fatti del tutto normali.
- Come detto, contiene aminoacidi essenziali, vitamine del gruppo B, vitamina A, vitamina C, vitamina D, inositolo, calcio, rame, ferro, fosforo, potassio, silicio, zolfo. Secondo alcuni, evidentemente male informati, la pappa reale conterrebbe anche l’ormone della crescita. La verità è che esistono centinaia di cibi che contengono le stesse sostanze o sono più ricchi. L’analogo della pappa reale è il latte, ma nessuno si sognerebbe di usare il latte come antidepressivo o antiastenico solo perché contiene tante sostanze interessanti!
- Grazie alla pappa reale, una larva invece di diventare ape operaia in 21 giorni con una vita di 40 giorni, diventa ape regina in 16 giorni, con una vita anche di cinque anni. Riprendendo l’esempio del latte, se un’elefantessa allatta un piccolo si ottiene un animale adulto che vive anche fino a 100 anni! Perché la pappa reale sì e il latte d’elefante no?
- È molto ottimistico pensare che ciò che va bene per un Insetto possa andare bene per un Mammifero! In particolare nella pappa reale mancano tutta una serie di sostanze (per esempio la vitamina E e gli acidi grassi essenziali) fondamentali per l’uomo; quelle presenti non sono nella proporzione corretta.
In sostanza può essere considerata al massimo un multivitaminico interessante. Logico che nell’antichità fosse importante, ma oggi è sicuramente superata da prodotti più completi e meglio tarati per l’uomo.
Utilizzo come multivitaminico
Sgombrato il campo dalle varie esagerazioni sulle virtù della pappa reale, vediamo quali sono i suggerimenti per un utilizzo come multivitaminico per persone anziane e bambini.
In genere si consigliano due o tre cicli annuali della durata di almeno un mese; i dosaggi variano da un minimo di 250 (bambini) a un massimo di 500 mg (adulti) di pappa reale al giorno.
Il sapore non è gradito a molti e quindi è consigliabile assumere il prodotto insieme a un cucchiaio di miele.
L’assunzione dovrebbe preferibilmente essere fatta la mattina a digiuno per via sublinguale.
Il prodotto va conservato in frigorifero a una temperatura variabile tra i 3 e gli 8 °C; lasciarla fuori dal frigo ne causerebbe il deterioramento. I contenitori devono essere a prova di luce e ben sigillati.
La pappa reale è disponibile sia fresca che liofilizzata; quest’ultima è qualitativamente equivalente e ha il vantaggio di un tempo di conservazione maggiore.
Pappa reale: controindicazioni
L’assunzione è considerata sicura e di norma non vi sono particolari controindicazioni a un suo utilizzo anche continuato; per amor di verità, vanno segnalati alcuni (invero rarissimi) casi di gastroenterite eosinofilica, colite emorragica, dermatosi da contatto, allergia, asma e anafilassi.
Va inoltre ricordato che, trattandosi di un prodotto di alveare, anche la pappa reale può presentare controindicazioni nelle persone che soffrono di gravi allergie al polline o di ipersensibilità ai prodotti dell’alveare in genere.
Per quanto riguarda gli aspetti nutrizionali, si ricorda che 100 g di prodotto apportano circa 147 kcal (53 da carboidrati, 54 da lipidi e 40 da proteine).