Muira puama (talvolta anche mirapuama o marapuama) è il nome più noto di una pianta appartenente alla famiglia delle Olacacee, il Ptychopetalum olacoides; si tratta di una piccola pianta arborea che cresce spontaneamente lungo le rive del Rio delle Amazzoni e che ha acquisito grande notorietà perché tradizionalmente ritenuta un potente afrodisiaco naturale, tant’è che le sono state attribuite denominazioni molto pittoresche quali albero della potenza, legno della potenza, Viagra del Rio delle Amazzoni ecc.
Per cosa è consigliata la muira puama?
Nei Paesi di origine la muira puama non viene utilizzata soltanto per le sue presunte qualità afrodisiache, ma anche in qualità di antinevralgico, antireumatico e antidissenterico. Nel continente europeo, invece, la pianta è soprattutto nota come stimolante sessuale. Viene pertanto consigliata ai soggetti di sesso maschile per problemi disfunzione erettile e in entrambi i sessi nel caso di calo del desiderio sessuale (quello che in ambito medico viene definito come calo della libido).
La droga può, praticamente, essere ricavata da qualsiasi parte della pianta (rami, corteccia, radici); la medicina popolare la sfrutta sotto forma di estratto idroalcolico (il cosiddetto punch of love) che viene ottenuto per macerazione in liquori quali il rhum o il cognac. In commercio la muira puama è comunque disponibile sotto varie forme, quali compresse, estratto idroalcolico o estratto acquoso. Anche la medicina omeopatica sfrutta la droga ricavata dalla pianta sotto forma di gocce orali, tintura madre e granuli.

La droga della muira puama può, praticamente, essere ricavata da qualsiasi parte della pianta (rami, corteccia, radici)
La muira puama viene venduta come prodotto a sé stante oppure, molto spesso, in combinazione con altri rimedi fitoterapici quali ginkgo biloba, guaranà, cola noci, maca ecc.
La muira puama funziona?
La composizione chimica della muira puama non è del tutto nota; in letteratura viene segnalata la presenza di resine, tannini, flavonoidi, fitosteroli, olio essenziale, un alcaloide, la muirapuamina ecc. Nessuna delle sostanze presenti nella droga sembra presentare caratteristiche che spieghino le presunte proprietà afrodisiache della pianta; è quindi probabile che, se fossero reali, dovrebbero essere attribuite al cosiddetto fitocomplesso, ovvero all’insieme delle varie sostanze che costituiscono la droga. Può essere che il miglioramento dell’erezione sia dovuto alla presenza dell’alcaloide muirapuamina, sostanza che ha proprietà vasodilatatrici.
Effetti collaterali della muira puama
La gran parte delle fonti non riporta effetti collaterali particolarmente importanti associati al consumo di muira puama alle dosi consigliate; un’assunzione eccessiva potrebbe dar luogo a un innalzamento dei valori di pressione arteriosa, motivo per cui l’uso di questo rimedio fitoterapico è generalmente sconsigliato a chi soffre di ipertensione arteriosa (pressione alta). Altri effetti collaterali che sono stati segnalati sono sporadici e non particolarmente eclatanti: emicrania, mal di stomaco, nervosismo e agitazione.
Vi sono inoltre alcuni studi che hanno mostrato che l’assunzione in alte dosi degli estratti di muira puama può provocare delle alterazioni dei movimenti a causa dell’incremento di acetilcolina (un neurotrasmettitore) a livello muscolare in seguito all’inibizione della colinesterasi, un enzima che scinde l’acetilcolina. Vista la mancanza di studi al riguardo, l’assunzione dei rimedi a base di muira puama da parte di donne in stato interessante o che stanno allettando non è raccomandabile.
L’assunzione è altresì controindicata a coloro che assumono oppioidi, farmaci anticoagulanti (per esempio, il warfarin), farmaci antidepressivi e farmaci simpaticomimetici (anche adrenergici; si tratta di medicinali che imitano la stimolazione del sistema nervoso simpatico sui vari tessuti).