L’MSM (metilsulfonilmetano, formula chimica CH3SO2CH3) è un composto naturale dello zolfo che da diversi anni risulta essere uno degli integratori più gettonati. Ancora oggi, dopo tanti anni dalla sua entrata nel mercato dell’integrazione, viene commercializzato in diversi Paesi con varie indicazioni; spesso lo si trova combinato a glucosamina e condroitina e viene raccomandato per la prevenzione dell’osteoartrite; in alcuni casi viene utilizzato in qualità di sostanza mucolitica (negli sciroppi) e come sostanza antinfiammatoria (nelle creme).
L’MSM si presenta sotto forma di polvere priva di odore, bianca e cristallina, molto solubile in acqua calda e in molti solventi organici. Il suo predecessore (DMSO) fu scoperto casualmente da Jacob e Herschler, due chimici che stavano studiando le proprietà della lignina per conto di una fabbrica di carta.
Gli operai che venivano in contatto con le acque di scarto contenenti DMSO notarono effetti contrastanti sulla pelle, alcuni guarivano, altri ne erano irritati. Era certa quindi un’attività biologica del composto. Studiando il DMSO, si scoprì che ossidandolo si otteneva l’MSM, una sostanza più gradevole all’olfatto e meno irritante.
Il metilsulfonilmetano viene impiegato a livello industriale come solvente, sia per le sostanze organiche sia per le sostanze inorganiche.
L’MSM si trova anche in natura, facendo parte del ciclo terrestre dello zolfo. Si trova nella frutta e negli ortaggi freschi (1-5 mg/kg) e nel latte fresco non pastorizzato (2-6 mg/kg).
A causa della cottura e dei trattamenti per la conservazione, la frutta, la verdura e il latte perdono gran parte del contenuto di MSM che si riduce a circa un decimo.
Partendo da questo punto, i fautori dell’MSM sostengono che “inevitabilmente” tutti noi siamo soggetti a carenza di MSM. In realtà il ragionamento è molto forzato perché basta verificare che nell’oltre 99% della popolazione i livelli di MSM nel torrente circolatorio (0,2 mg/kg) sono del tutto normali. Inoltre l’MSM viene espulso con le urine in notevole quantità (fino a 10 mg al giorno). Non si capisce perché se il corpo ne fosse carente lo eliminerebbe!
MSM: funziona?
Il metilsulfonilmetano:
a) nei dolori acuti o cronici. In realtà non esistono patologie curate definitivamente con MSM e in genere si parla di attenuazione (che può essere soggettiva) dei dolori. In questo caso non è certo rispettata la legge di guarigione totale. In particolare lo sportivo ha ben altri armi per sconfiggere il dolore da sport. Se quelle classiche non funzionano è illusorio sperare che l’MSM sia efficace. Negli Stati Uniti, l’integratore è presente in commercio dal 1981: se avesse veramente funzionato, dopo quasi 40 anni di consumo, sarebbe assunto regolarmente da tutta la popolazione!
b) In tutte quelle patologie dove sono importanti gli antiossidanti. Anche in questo caso si può solo parlare di azione sinergica con gli antiossidanti tradizionali, ma è tutto da dimostrare il reale miglioramento delle terapie antiossidanti normali con l’aggiunta di MSM.
c) Come detossicante. In realtà, se non si è a contatto diretto con fonti altamente inquinanti, è del tutto esagerato parlare di intossicazione e quindi di detossicazione. Il fatto che in letteratura esistano individui che possano essere stati disintossicati da particolari sostanze (fra cui l’MSM) non significa che tutti noi siamo intossicati. Da un punto di vista medico si parla di intossicazione quando i prodotti di rifiuto, che è scorretto definire tossine, provocano evidenti patologie in tutti i soggetti che hanno quei valori della sostanza; si parla cioè di tossine quando in un soggetto sano il corpo non sa gestire il “prodotto di rifiuto”. Sostenere che “tutti siamo intossicati perché non sappiamo smaltire i prodotti di rifiuto”, è come concludere che le arachidi sono velenosissime perché alcuni individui dopo aver mangiato un’arachide sono morti (per shock anafilattico): si estende un problema del singolo a tutta la popolazione.
d) Per le sue proprietà antinfiammatorie e condroprotettrici. A tutt’oggi non esistono studi che abbiano mostrato inequivocabilmente l’efficacia del metilsulfonilmetano in tal senso.
e) Viene anche consigliato come cicatrizzante e come regolatore delle funzioni gastrointestinali.
MSM: integratori per i capelli
Molto gettonato è anche l’uso dell’MSM come integratore per i capelli. Infatti, poiché gli amminoacidi solforati e lo zolfo sono ingredienti classici degli integratori per la crescita dei capelli è normale che l’msm venga proposto per la crescita dei capelli. Chiariamo subito che qui si parla di crescita di capelli sani. Anche in questo caso i meriti dell’MSM sono decisamente sovrastimati perché in genere viene utilizzato quando, per scelta o per errore, i capelli sono stati tagliati troppo corti. Il capello reagisce all’eccessivo trattamento e la sua crescita è più veloce di quanto è tipica del capello già naturalmente lungo: sembra quindi che l’msm funzioni, ma il merito è della capacità di reazione del nostro organismo.

L’MSM (metilsulfonilmetano) è un composto naturale dello zolfo; è spesso presente negli integratori per la salute dei capelli
Modalità di assunzione dell’MSM
Non esiste uno schema standard per l’utilizzo di questo integratore; allo scopo di prevenire i fenomeni artrosici vengono generalmente consigliati dai 3 ai 6 g giornalieri, eventualmente da suddividersi in due o tre somministrazioni (colazione, pranzo e cena) per un periodo di circa tre mesi.
L’assunzione di MSM per periodi di pochi mesi non ha portato alla segnalazione di effetti collaterali di rilievo; in rari casi sono stati segnalati episodi di rash cutaneo e problemi gastrointestinali, ma niente di particolarmente grave.
Controindicazioni
L’utilizzo dell’integratore è controindicato nel caso di ipersensibilità al principio attivo.