La maca (Lepidium peruvianum) è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Brassicacee (anche Crucifere, la stessa alla quale appartengono piante molto note come cavolo, cavolfiore, colza e rapa) e originaria della Cordigliera delle Ande, del Perù e della Bolivia; è diffusa anche in Argentina. La maca è nota anche come ginseng peruviano e ginseng delle Ande.
È una pianta conosciuta da moltissimo tempo come è stato dimostrato da vari ritrovamenti archeologici. Vari testi del XVI e XVII secolo ne citano l’uso da parte delle popolazioni locali.
La maca si trova tipicamente negli altopiani del Perù e della Bolivia a quote piuttosto elevate (oltre i 3.900 m sul livello del mare); è una pianta di piccole dimensioni che produce i tipici fiori grigiastri che caratterizzano molte piante appartenenti alla famiglia delle Brassicacee.
La riproduzione della pianta viene effettuata solamente per semina; è una pianta piuttosto esigente che tende a esaurire i suoli dove viene coltivata; necessita di terreni adeguatamente concimati; predilige climi piuttosto soleggiati, ma non troppo caldi e caratterizzati da escursioni annuali piuttosto modeste.
La parte che viene utilizzata per il consumo umano è la sua radice, un tubero di forma arrotondata del diametro di circa 8 cm. La radice può avere colori diversi (in relazione al colore dei semi): biancastra, blu, giallo-dorata, porpora, nera, rossa e verde. A ogni colore di radice corrisponde una varietà diversa che distingue dalle altre. Le varietà più pregiate sono la maca gialla e la maca rossa.
La maca è utilizzata sia come alimento (viene consumata sia fresca che cotta e la sua farina viene utilizzata per la preparazione di dolci e di bevande) sia dalla medicina popolare come rimedio per trattare una certa varietà di disturbi (astenia, esaurimento, impotenza sessuale, infertilità, difficoltà di concentrazione ecc.).
Da un punto di vista nutrizionale, la radice, che costituisce la droga, è un alimento tipicamente glicidico, contiene infatti circa il 60% di carboidrati; oltre a diversi aminoacidi (in particolar modo acido glutammico, arginina e valina) sono presenti anche alcune vitamine (vitamina B1, vitamina B2 e vitamina C) e diversi minerali, in particolar modo potassio, iodio, calcio e fosforo.
Integratori
La polvere di radice di maca è un integratore molto richiesto; viene inserito nella categoria delle sostanze adattogene (come per esempio il ginseng e l’eleuterococco), immunostimolanti (come per esempio l’astragalo, l’echinacea, i funghi shiitake e l’orzo) e afrodisiache (come per esempio, la rodiola e la damiana).
Attualmente la caratteristica più ricercata dagli utilizzatori degli integratori di maca è la sua (presunta) capacità come energizzante sessuale (alcuni l’hanno definita il “viagra peruviano”); le capacità afrodisiache della maca sono da sempre sostenute dalla medicina popolare peruviana e i suoi propugnatori citano alcuni studi recenti effettuati sui topi; tali studi mostrerebbero una certa efficacia della maca nell’aumentare il volume testicolare e la produzione di sperma; altre ricerche effettuate su campioni limitati di uomini adulti hanno mostrato un incremento del volume spermatico, del numero di spermatozoi prodotti, della loro attività e un incremento soggettivo (rispetto al placebo) del desiderio sessuale.
Questi risultati sarebbero da attribuire alla presenza, nella radice della pianta, di alcaloidi e fitosteroli.
Come spesso accade, nonostante la molta pubblicità positiva fatta agli integratori di maca, gli studi che sono stati effettuati fino a questo momento non sono assolutamente sufficienti per confermare le proprietà adattogene e afrodisiache della radice di maca.
I dosaggi consigliati a chi decide di utilizzare questi integratori, generalmente commercializzati sotto forma di compresse da 500 mg, vanno dai 1.500 a 3.000 mg pro die suddivise in tre somministrazioni.

La polvere di radice di maca è un integratore molto richiesto
Maca – Controindicazioni ed effetti collaterali
Non sono noti particolari effetti collaterali da consumo di maca, ma se ne sconsiglia l’utilizzo alle donne in stato interessante, a quelle che allattano e a tutti i soggetti affetti da patologie tiroidee ed endocrine in generale.
Dovrebbero astenersi dal consumo di integratori di maca anche coloro che soffrono di disturbi alla prostata.