La definizione di integratore alimentare non è certo semplice; si sovrappone infatti parzialmente con quella di farmaco (un errore comune è quello di ritenere che gli integratori siano sostanze destinate soltanto ai soggetti sani) e tende a distinguersi da quella di sostanza dopante o doping (con l’altro comune errore di ritenere che solo il doping faccia male, mentre gli integratori sarebbero privi di effetti collaterali).
Un integratore alimentare è un prodotto che vuole integrare la dieta fornendo nutrienti di cui si può essere carenti o che è impossibile assumere dall’alimentazione in quantità sufficienti.
Molti si troveranno d’accordo con questa definizione che però ha una difficoltà pratica: attualmente vengono considerate come integratori anche molte sostanze che nulla c’entrano con la normale alimentazione, per esempio molte sostanze di origine naturale (come l’ultimo sensazionale integratore ottenuto da una pianta africana fino a ieri totalmente sconosciuta) o di origine sintetica (si pensi a molti prodotti usati nel mondo del body building) che dovrebbero migliorare la nostra salute oppure le nostre prestazioni sportive.

In Europa, la normativa di riferimento per gli integratori è la Direttiva 2002/46/CE
Sono queste estensioni che vanno guardate con sospetto e che devono essere valutate correttamente, attribuendole all’ultima bufala relativa al mondo dell’integrazione, a quello della farmacologia o a quello pericolosissimo del doping.
Una definizione estesa può essere quella che definisce integratore
ogni sostanza che, assunta da una persona sana, ne migliora lo stato di salute senza il pericolo di pesanti effetti collaterali.
Alcune precisazioni:
- Nello stato di salute è ovviamente compresa anche la prestazione sportiva.
- La definizione non esclude che un integratore possa essere usato anche nella cura di una patologia, ma evidenzia la differenza fondamentale con i farmaci che di per sé curano stati patologici. Così, un presunto integratore che viene usato solo per curare patologie minori, non è un integratore, è un farmaco.
- La definizione vuole evidenziare che una sostanza che sembra funzionare in una percentuale limitata di soggetti sani, non è un integratore, probabilmente è solo l’ultima trovata commerciale.
- Infine, con il riferimento agli effetti collaterali, la definizione esclude ogni sostanza dopante.
Per poter valutare con cognizione di causa una sostanza definita come integratore, è opportuno riferirsi a tre semplici leggi il cui scopo è quello di essere il punto di partenza più corretto per arrivare alla destinazione di un impiego ottimale degli integratori.