Fra i moltissimi supplementi nutrizionali in commercio, gli integratori per abbassare il colesterolo sono sicuramente fra i più ricercati; ciò è facilmente spiegabile con il fatto che moltissime sono le persone che soffrono di ipercolesterolemia (livelli di colesterolo nel sangue più alti del normale). Va precisato che quando si parla di “abbassare il colesterolo” ci si riferisce in particolar modo al colesterolo LDL (quello che, popolarmente, è definito come colesterolo cattivo).
Le proposte in commercio sono fra le più varie, si va da prodotti erboristici agli acidi grassi essenziali ad alcune vitamine. Queste sostanze possono essere commercializzate sotto forma di integratori alimentari veri e propri oppure addizionate a vari tipi di prodotti alimentari (il classico esempio è quello dei fitosteroli addizionati allo yogurt).
Fatta la doverosa premessa che il miglior modo di abbassare i livelli di colesterolo cattivo è adottare uno stile di vita sano, illustriamo brevemente di seguito le tipologie più comuni di integratori per il colesterolo.
Betaglucani – Sono polimeri costituiti da molecole di glucosio; rientrano nella categoria delle fibre vegetali solubili. Secondo l’Autorità per la sicurezza alimentare europea “il consumo regolare di betaglucani contribuisce al mantenimento delle concentrazione normali di colesterolo nel sangue”; si parla quindi di “mantenere”, piuttosto che di “ridurre”, anche se i betaglucani sono spesso citati come sostanze ipocolesterolemizzanti; a questo scopo i dosaggi consigliati vanno dai 3 ai 6 g giornalieri. Per approfondire si veda la scheda Betaglucani.
Berberina – La berberina un alcaloide di origine vegetale tradizionalmente utilizzata per trattare alcuni tipi di infezione; negli ultimi anni però, l’interesse del mondo degli integratori sta puntando maggiormente sulle sue ipotizzate proprietà ipoglicemizzanti e ipocolesterolemizzanti; secondo una ricerca del 2004 pubblicata su Nature Medicine (Berberine is a novel cholesterol-lowering drug working through a unique mechanism distinct from statins), la berberina assunta per via orale per un periodo di 60 giorni ha ridotto i livelli di colesterolo totale del 29%, quelli dei trigliceridi del 35% e il livello del colesterolo LDL del 25%.
Chitosano – È un derivato della chitina, una fibra naturale simile alla cellulosa; ha utilizzi in ambiti molto diversi fra loro. Sotto forma di integratore alimentare è proposto sia come sostanza con effetti dimagranti, ipoglicemizzanti e ipocolesterolemizzanti; sulla sua efficacia, però, non mancano i dubbi; in un importante studio di alcuni anni fa, si è osservato che l’assunzione di chitosano non ha sortito effetti significativi né come dimagrante né come sostanza utile a ridurre i livelli di colesterolo LDL. I dosaggi consigliati come sostanza ipocolesterolemizzanti variano fra 1-1,2 g al giorno (per almeno due mesi). Per approfondire si veda la scheda Chitosano.
Fibre solubili – Nella categoria degli integratori per abbassare il colesterolo rientrano anche gli integratori a base di fibre solubili; queste sostanze, riducendo l’assorbimento intestinale dei lipidi contribuiscono alla riduzione dei livelli dei trigliceridi e del colesterolo cattivo. Fra i vari tipi di fibre solubili si ricordano in particolar modo il glucomannano, la gomma di guar, la gomma di karaya, la pectina e i semi di psillio.
Fitosteroli – Sono molecole di natura sterolica presenti in molti vegetali i cui effetti ipocolesterolemizzanti sono comprovati da moltissimo tempo. Si tratta di sostanze che non possono essere sintetizzate per via endogena e, conseguentemente, possono essere assunti soltanto attraverso la dieta; ne esistono moltissimi, ma quelli più interessanti sono il beta-sitosterolo, il campesterolo e lo stigmasterolo. Sono presenti in molti cibi, in primis negli oli vegetali, nella frutta a guscio e nei cereali. Sotto forma di integratori alimentari sono generalmente commercializzati sotto forma di capsule. Il dosaggio solitamente consigliato è di 1,5-2 g al giorno. Per approfondire si veda la scheda Fitosteroli.
Lecitina – Fra gli integratori per abbassare il colesterolo, la lecitina è sicuramente uno dei più noti e diffusi. Dal punto di vista chimico il termine lecitina è sinonimo di fosfatidilcolina, un fosfolipide presente in diversi alimenti. Commercialmente parlando, invece, con tale termine lecitina ci si riferisce a una miscela di grassi neutri e polari, con un contenuto di fosfatidilcolina estremamente variabile (dal 20 al 90%). Gli integratori di lecitina (in particolare lecitina di soia) sono generalmente commercializzati in associazione a minerali e vitamine che dovrebbero renderne più efficace l’azione; questi prodotti sono consigliati sia per trattare alti livelli di colesterolo sia l’ipertrigliceridemia; altre tipiche indicazioni sono il miglioramento della funzionalità epatica e, forse con eccessivo ottimismo, il trattamento del surmenage psicofisico. Il dosaggio giornaliero consigliato si aggira sui 10 g circa. Per approfondire si veda la scheda Lecitina.
Policosanoli – Si tratta o alcoli primari a catena aperta, di origine vegetale. Sono estratti infatti dalla canna da zucchero e da alcuni sottoprodotti della lavorazione dei cereali (germi di grano, cera di riso). Fra i loro vari effetti c’è quello di inibire la sintesi del colesterolo e aumentare il numero di recettori delle proteine lipidiche a bassa densità (LDL). In soggetti affetti da ipercolesterolemia il trattamento con questi integratori si è dimostrato di un certo interesse, anche perché, di solito, è ben tollerato, cosa che consente permette una loro assunzione prolungata nel tempo. I dosaggi consigliati variano da 10 e 20 mg al giorno. Per approfondire si veda la scheda Policosanoli.
Proteine isolate della soia – Anche le proteine isolate della soia rientrano nella nutrita categoria degli integratori in grado di ridurre i livelli di colesterolo. Moltissime ricerche, in effetti, sono concordi nel mostrare che l’uso di isoflavoni provenienti dalla soia abbassa il colesterolo LDL di circa il 10%. Il dosaggio consigliato per coloro che vogliono sfruttare l’effetto ipocolesterolemizzante delle proteine della soia varia fra i 20 e i 50 g circa. Per approfondire si veda la scheda Proteine isolate della soia.
Riso rosso fermentato – Tra i vari integratori per abbassare il colesterolo, uno dei più noti è sicuramente il riso rosso fermentato (red yeast rice); il riso rosso si ottiene facendo fermentare il riso con un lievito (Monascus purpureus) che lo rende di colore rosso. Il principio attivo prodotto (monacolina K) è chimicamente simile alla lovastatina e quindi agisce come una statina con tutti gli effetti collaterali delle statine (noti farmaci anticolesterolo); in questo specifico caso, la linea di demarcazione tra integratore e farmaco è veramente molto sottile.

Riso rosso fermentato
Vitamina B3 – Nota anche come niacina, è una vitamina cui è riconosciuto un discreto effetto ipocolesterolemizzante (i livelli di colesterolo totale e di LDL a favore della quota HDL). Per approfondire si veda la scheda Niacina.
Va infine ricordato che, molto spesso, si commercializzano integratori per abbassare il colesterolo basati sull’associazione di varie sostanze ritenute ipocolesterolemizzanti e antiossidanti come, per esempio, supplementi nutrizionali a base di policosanoli, lievito di riso rosso, coenzima Q10, astaxantina ecc.