L’inositolo (anche esaossicicloesano, IPS e, per alcuni autori, vitamina B7) è un composto organico presente in nove forme stereoisomere; la più diffusa di queste è la forma meso- (mesoinosite) che è presente nelle piante e nel corpo umano. Strutturalmente è abbastanza simile al glucosio, ma non è un carboidrato. Può essere assunto attraverso gli alimenti oppure essere sintetizzato dall’organismo.
Le conoscenze su questa sostanza sono ancora abbastanza limitate; si ritiene che sia funzionalmente legata alla vitamina B5, alla vitamina B6 e all’acido folico; concorre inoltre alla formazione della lecitina.
La stragrande maggioranza dell’inositolo presente nell’organismo umano si trova nelle cellule del sistema nervoso.
Uso dell’inositolo come integratore alimentare
L’inositolo è spesso presente nei preparati multivitaminici, viene anche utilizzato da solo o in combinazione con altre sostanze per regolare il metabolismo dei lipidi (grassi) e del colesterolo oltre che nelle patologie circolatorie, ma il suo utilizzo in questo campo necessita di ulteriori studi che ne verifichino l’efficacia.
Talvolta viene anche proposto per il trattamento delle disfunzioni del fegato, nella steatosi epatica e per il trattamento di acne e cattiva digestione.
Fra gli alimenti che ne sono più ricchi vanno citati i cereali integrali, gli agrumi, i legumi, la frutta secca, le carni di maiale e di vitello e il lievito di birra.

Formula strutturale dell’inositolo
Effetti dimostrati
L’inositolo svolge un ruolo simile a quello della colina nello smaltimento di sostanze lipidiche dal fegato. La supplementazione alimentare ha dimostrato una certa efficacia nel trattamento della malattia di Raynaud.
Avvertenze e controindicazioni
Determinate forme di inositolo sono controindicate nei soggetti affetti da insufficienza epatica e ulcera peptica.
L’assorbimento della sostanza viene diminuito in seguito all’assunzione di caffeina.
L’utilizzo di farmaci sulfamidici e l’eccessiva diuresi provocata dal diabete insipido (da non confondere con il diabete mellito) possono essere causa di perdite eccessive di inositolo.
Quali sono i dosaggi efficaci?
Le supplementazioni consigliate variano a seconda dei casi (si va dai 500 mg ai 3 g giornalieri). I dosaggi devono comunque essere sempre stabiliti dal medico che prescrive il trattamento.
A cosa serve l’inositolo?
Coloro che consumano eccessive quantità di caffeina, i soggetti che assumono sulfamidici e le persone affette da diabete insipido potrebbero necessitare di una supplementazione di inositolo.