Guar è il nome che identifica una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Leguminose, la Cyamopsis tetragonolobus. È una pianta originaria dell’India, ma ne esistono estese coltivazioni anche in Pakistan, Cina e USA. Può raggiungere il metro e mezzo di altezza.
Il guar produce dei frutti che contengono un numero variabile di semi (da cinque a nove); da questi si ricava un prodotto noto come gomma o farina di guar. Dopo la loro raccolta e la loro essiccazione, i semi vengono separati dalla cunicola esterna e dal germe, dopodiché si provvede alla loro macinazione fino a che non si ottiene una polvere molto fine che viene appunto denominata e commercializzata come gomma guar.
Chimicamente tale gomma è un polisaccaride idrocolloidale costituito essenzialmente da galattomannani (polisaccaridi ad alto peso molecolare risultanti dalla concatenazione di unità di galattosio e mannosio); oltre ai galattomannani (circa l’80%) sono presenti acqua, proteine, fibre grassi e tracce di ferro. Viene utilizzata sia nell’industria cosmetica sia in quella alimentare.
Utilizzi nell’industria cosmetica – Trattandosi di una sostanza dalle notevoli proprietà addensanti e viscosizzanti; l’industria cosmetica sfrutta queste sue proprietà inserendola come ingrediente nelle creme per il viso e per il corpo, nelle maschere e nei gel. Altre proprietà sono quelle idratanti, quelle emollienti e quelle rinfrescanti; per questi motivi, la gomma guar è presente anche nella formulazione di shampoo e dopo-shampoo.
Utilizzi nell’industria alimentare – La gomma guar viene sfruttata dall’industria alimentare, oltre che per le sue proprietà addensanti, anche per quelle stabilizzanti; è quindi comune trovare la gomma guar come ingrediente di bibite alla frutta, dolci, gelatine, salse, formaggi e così via. L’impiego in prodotti destinati al consumo alimentare viene segnalato con il suo nome o con la sua sigla (E412).

Guar (Cyamopsis tetragonolobus) produce dei frutti che contengono un numero variabile di semi da cui si ricava un prodotto noto come gomma o farina di guar
Gli integratori
Da diverso tempo sono disponibili in commercio integratori a base di gomma guar (generalmente si trovano commercializzati come farina guar).
Le indicazioni principali di tali integratori sono il diabete, l’obesità e l’ipercolesterolemia; secondo alcuni studi infatti tale sostanza avrebbe proprietà ipoglicemizzanti, ipocolesterolemizzanti (abbasserebbe i livelli di colesterolo LDL, il cosiddetto colesterolo cattivo), ipotrigliceridemizzanti e anoressizzanti (è dotata di notevoli proprietà igroscopiche tali da favorire la distensione gastrica con conseguente diminuzione dello stimolo della fame). Non stupisce quindi il fatto che molti consiglino gli integratori di gomma guar a coloro che iniziano regimi alimentari finalizzati al controllo e/o alla diminuzione del peso corporeo.
Generalmente vengono consigliate dosi di 15-21 g pro die (dai 5 ai 7 g prima di ogni pasto); dosi superiori vengono sconsigliate in quanto possono provocare disturbi quali flatulenza e meteorismo senza contare che potrebbe esservi una riduzione dell’assorbimento di nutrienti importanti.
In commercio è possibile reperire anche integratori a base di gomma guar parzialmente idrolizzata (PHGG), tali integratori vengono consigliati in primis a coloro che intendono regolarizzare la glicemia; dal momento che le gomme guar parzialmente idrolizzate assorbono l’acqua in eccesso e la rilasciano quando vi è carenza (sono di fatto dei regolatori dell’equilibrio idrico), vengono consigliate sia in caso di diarrea che in caso di stipsi. Le PHGG sembrano essere meglio tollerate delle gomme classiche. La dose giornaliera consigliata è di circa 5 g.
Gomma guar parzialmente idrolizzata: il parere dell’EFSA
Il 25 febbraio 2010 è stato pubblicato, da parte dell’EFSA (European Food Safety Authority, Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare), un parere scientifico sulla prova della dichiarazione sulla salute relativa alla gomma di guar parzialmente idrolizzata e l’aumento della sazietà, il mantenimento o il raggiungimento del normale peso corporeo, il mantenimento o il raggiungimento delle normali concentrazioni di trigliceridi nel sangue, il mantenimento delle normali concentrazioni di colesterolo nel sangue, la riduzione delle risposte glicemiche post-prandiali e il mantenimento delle normali concentrazioni di glucosio nel sangue.
Per ognuna delle voci soprariportate il parere dell’EFSA è stato il seguente “Sulla base dei dati presentati, il gruppo di esperti conclude che non è stata stabilita una relazione di causa ed effetto tra il consumo di gomma di guar parzialmente idrolizzata e X” (la X sta per ognuna delle voci in questione ovvero aumento della sazietà, mantenimento o raggiungimento del normale peso corporeo ecc.).
Come spesso accade quindi nel settore dell’integrazione alimentare, sembra esservi un’eccessiva supervalutazione delle qualità dell’integratore in questione.