Il cromo picolinato è un micronutriente presente in tracce nell’organismo umano. Si tratta di un sale del cromo trivalente con l’acido picolinico o acido piridin-2-carbossilico, prodotto dal metabolismo dell’aminoacido triptofano. A differenza di altri composti del cromo (altri sali come il cloruro), il cromo picolinato presenta la massima biodisponibilità, ovvero risulta il composto tramite il quale il corpo umano riesce ad assorbire maggiormente il cromo (fino a cinque volte meglio rispetto ai suoi sali inorganici).
Le fonti del cromo
L’uomo lo assume generalmente con l’alimentazione. Il cromo si trova nei cereali integrali, in molte acque minerali, nella carne e nel fegato, nelle patate, nei funghi, nel lievito di birra. Nel corpo umano è presente in forma trivalente nel fegato, nella milza, nei reni e nelle ossa.
Ricordiamo che la forma esavalente è potenzialmente cancerogena anche se l’acidità del fegato è in grado di trasformare questa forma in quella trivalente. La dose di attenzione è di 1 mg/Kg/giorno per il cromo trivalente, circa 300 volte quello assunto con la normale alimentazione.
Cromo picolinato: a cosa serve l’integrazione?
La sua azione principale è il potenziamento dell’azione insulinica. Anche per esso si è scatenata la corsa alla carenza, dimenticando che le reali carenze danno sintomi talmente chiari che è poco realistica la tesi che il “mangiar moderno” faciliti una mancanza di questo minerale. Infatti nell’adulto (nell’anziano si può avere arteriosclerosi precoce e nell’adolescente disturbi dell’accrescimento) l’unico sintomo è un cattivo funzionamento del meccanismo insulinico e quindi una glicemia al di fuori della norma (troppo bassa o troppo alta).
Su questo dato patologico si basa la promozione del cromo come integratore; l’errore è sempre lo stesso: se una sostanza crea il problema X, se hai il problema X prendi la sostanza. Si sbaglia perché si crede (o si fa finta di credere) che la relazione sia biunivoca. Se è vero che una carenza di cromo può provocare sovrappeso, non è vero che il sovrappeso si può risolvere con il cromo. Infatti le cause sono altre e il sovrappeso da carenza di cromo è realisticamente rarissimo.
Per esempio, nonostante il cromo sia presente in moltissime pillole bruciagrassi (come picolinato di cromo, con una c sola, non “piccolinato”, come compare spesso), alcuni studi hanno mostrato che in dodici settimane di trattamento non si è verificato nessun aumento della massa magra, né diminuzione della massa grassa corporea o sito-specifica.

Cromo picolinato
Cromo picolinato per dimagrire
Appare chiaro da quanto detto che l’uso del cromo picolinato ai fini di diminuire la massa grassa è una vera illusione, nonostante sia spesso consigliato a questo fine. I risultati documentati nella letteratura scientifica sono infatti riferiti a pazienti malati (diabete, sindrome metabolica) e difficilmente si può sperare che si possano generalizzare al resto della popolazione.
Controindicazioni
Il cromo picolinato è controindicato nel caso di ipersensibilità al principio attivo.