Da qualche tempo si sente sempre più frequentemente parlare di caffè verde; la spiegazione di questa popolarità è piuttosto semplice; a esso si attribuiscono infatti proprietà dimagranti (il principale motivo di interesse), stimolanti, antiossidanti, antipertensive, anti-ritenzione idrica, antidiabetiche e antitumorali. Va però precisato che gli studi effettuati sono davvero pochi e non sono sufficienti per confermare tutte le proprietà che sono attribuite a tale sostanza. Anche l’effetto ipertensivo che è stato mostrato da alcuni studi, si è ridotto del tutto dopo un paio di settimane di trattamento.
Il caffè verde è un prodotto facilmente acquistabile nelle erboristerie e nelle farmacie; lo si può trovare sia sotto forma di infuso a base di chicchi di caffè, sia sotto forma di comode capsule.
Ma cos’è esattamente il caffè verde? Si tratta semplicemente di caffè che non è ancora stato sottoposto al processo di tostatura; i chicchi di caffè, infatti, acquistano il loro tipico colore nero soltanto dopo essere stati sottoposti a tale processo. La tostatura a ha vari scopi; conferisce al caffè un sapore molto intenso e, soprattutto, lo rende adatto ad azioni successive, vale a dire macinatura, polverizzazione e il tipico utilizzo come caffè espresso.
In effetti, i chicchi di caffè verde sono durissimi e la loro lavorazione viene fatta con appositi macchinari (non viene commercializzato dalle normali aziende di torrefazione, ma, come detto da erboristerie e farmacie).
Il caffè verde fa dimagrire?
Si legge spesso che il caffè verde è utile per far dimagrire, ma è davvero così? Si tratta di un’annosa questione; si dimagrisce quando si abbina una dieta dimagrante equilibrata a un’adeguata attività sportiva; se assumiamo più calorie di quante ne bruciamo, non dimagriremo, anche se ricorriamo a integratori a base di caffè verde. Quindi la risposta è: no.
La sua presunta efficacia dimagrante sarebbe da ascrivere alla presenza di caffeina (che accelera il metabolismo); va però precisato che il caffè verde contiene meno caffeina di quella contenuta nel classico caffè nero (ovviamente non decaffeinato); non si capisce quindi perché esaltarne così tanto le sue virtù come dimagrante; del resto, anche l’Ente Europeo per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha bocciato il caffè verde da questo punto di vista.
Ha comunque il vantaggio di poter essere assunto sotto forma di infuso da chi ama il caffè, ma vuole evitare gli effetti indesiderati che il caffè nero provoca in soggetti più sensibili anche con dosaggi non eccessivi (per esempio, insonnia, nervosismo, accelerazione del battito cardiaco ecc.). Va però specificato che a livello di sapore vi sono differenze non trascurabile (ricorda più quello del tè che quello del caffè…).
In conclusione, se il caffè verde piace come bevanda, d’accordo, nessun problema, ma se lo si assume nella speranza di riuscire a perdere qualche chilo, probabilmente si resterà molto delusi.

Il caffè verde è un prodotto facilmente acquistabile nelle erboristerie e nelle farmacie; lo si può trovare sia sotto forma di infuso a base di chicchi di caffè, sia sotto forma di comode capsule
Caffè verde – Le proprietà
Del caffè verde vengono sempre citate anche le notevoli proprietà antiossidanti, antidiabetiche e ipotensive; il merito sarebbe soprattutto attribuibile alla presenza di acido clorogenico, un composto appartenente alla vasta categoria dei polifenoli; oltre che nel caffè verde, l’acido clorogenico è presente in discrete quantità nel mate; fonti minori sono altri vegetali di uso più comune quali pomodori, mele, pesche, pere, melanzane, arachidi, patate, prugne e mirtilli.
Per le sue presunte proprietà gli integratori a base di acido clorogenico vengono suggeriti a coloro che sono affetti da sindrome metabolica, una condzione clinica molto seria associata a situazioni come il sovrappeso e l’obesità; un soggetto può ritenersi affetto da sindrome metabolica quando sono presenti almeno tre dei valori di riferimento indicati sotto:
- Pressione arteriosa superiore a 135/85 mmHg.
- Valore dei trigliceridi superiore a 150 mg/dl.
- Colesterolo HDL inferiore a 50 mg/dl nella donna e inferiore a 40 mg/dl nell’uomo.
- Glicemia a digiuno superiore a 110 mg/dl (100 mg/dl secondo le indicazioni dell’ADA, l’American Diabetes Association).
- Circonferenza addominale superiore a 88 cm per le femmine e 102 per i maschi (conformazione a mela).
Assumere caffè verde senza perseguire uno stile di vita corretto, servirà a ben poco.