Gli antociani sono coloranti (pigmenti) presenti in molti vegetali e che appartengono alla più vasta classe dei bioflavonoidi. Il termine antociani deriva dalle parole greche anthos, fiore e kyáneos, blu.
Gli antociani, noti anche come antocianine, sono ampiamente utilizzati nell’industria, anche in quella alimentare, in cui tra gli additivi è attribuito il codice E163. Chimicamente si tratta di glicosidi antocianici.
Antociani – Fonti principali
Gli antociani si trovano nei fiori, nelle foglie (sono in parte responsabili del cambiamento di colore delle foglie in autunno), nei frutti e nei fusti delle piante; assumono un diverso colore, a seconda della reazione dei liquidi cellulari in cui si trovano disciolti (azzurro se alcalina, rosso se acida o violetto se neutra).
L’esempio più noto sono gli antociani del vino, contenuti negli acini dell’uva. Infatti, industrialmente la loro produzione avviene utilizzando proprio la buccia degli acini d’uva. Anche i nomi delle principali sostanze classificate come antociani ricordano i nomi di fiori o di colori. Fra quelli più conosciuti e studiati si possono citare:
- pelargoidina (nel pelargonio, quello che comunemente è chiamato geranio)
- cianidina (dal colore rosso, presente in molti frutti come mele, prugne, o nella cipolla o cavolo rosso)
- delfinidina (contenuta nel mirtillo)
- peonidina (nella peonia)
- petunidina (nei fiori dai colori sgargianti della petunia)
- malvidina (nella malva, nei fiori della primula, ma anche nell’uva, in quanto responsabile della colorazione rossa del vino).
Le principali fonti di antociani sono l’uva rossa, i ribes, le ciliegie, i mirtilli americani, i lamponi, le more, le carote nere, i cavoli viola, il radicchio rosso, la bietola rossa, l’ibisco ecc. Discrete quantità di tali sono sostanze sono anche le arance, le fragole, le, mele, le pere e i fiori di malva. In linea generale, più intensa è la colorazione rossa, blu o azzurra della fonte, maggiore è il quantitativo di antociani in essa presente.

Le quantità di antociani nell’uva dipendono dalla specie e dalla varietà della pianta.
Antociani: proprietà
La principale proprietà è il loro effetto antiossidante e protettivo nei confronti dei raggi solari e in particolare delle radiazioni elettromagnetiche nello spettro dell’ultravioletto. Lo stesso effetto di protezione presente nei vegetali si pensa possa essere altrettanto valido anche nei confronti delle cellule animali e per questo motivo gli antociani hanno suscitato l’attenzione anche nel campo della medicina e dell’integrazione alimentare.
Per la loro proprietà antiossidante sono quindi indicati per contrastare l’invecchiamento, lo stress ossidativo della pelle, mentre effetti più importanti, come antinfiammatorio o addirittura anticancerogeno, non sono stati affatto dimostrati e validati da sufficienti studi e ricerche.
L’effetto protettivo degli antociani nei confronti dei capillari e delle pareti del sistema circolatorio è stato studiato come rimedio naturale di fragilità capillare e problemi del microcircolo (varici, emorroidi, cellulite ecc.).
Sul mercato gli antociani sono reperibili come integratori in capsule, bustine o, in percentuale minore, nei succhi (come il succo di mirtillo).
Antociani – Benefici dimostrati
- Effetto antiossidante
Effetti possibili
- Effetto protettivo contro la fragilità capillare
Effetti non dimostrati
- Effetto antinfiammatorio
- Effetto anticancerogeno
- Effetto dimagrante.
Controindicazioni ed effetti collaterali
- Controindicazioni – Occorre fare attenzione della presenza di zucchero negli integratori, soprattutto nei succhi, per chi soffre di diabete.
- Effetti collaterali – Nessuno
- Sovradosaggio – Nessun caso segnalato.
- Interazioni – Nessuna nota
Antociani: dose efficace
Gli studi sull’efficacia dell’integrazione suggeriscono una dose compresa tra i 500 mg e 1 g al giorno. Come si deduce dai possibili effetti, l’integrazione con antociani, pur con tutte le riserve sulla reale efficacia, è consigliata in chi soffre di fragilità capillare e vuole inserire nella dieta una componente antiossidante superiore a quella che potrebbe essere realizzabile con una semplice dieta ricca di frutta e verdura.
Antociani nel vino
Come anticipato, la buccia dell’uva contiene uno degli antociani più conosciuti, la malvidina, ma, in misura minore, anche la cianidina, la petunidina, la peonidina e la delfinidina. Queste sostanze e le loro proprietà antiossidanti non sono da confondere con il resveratrolo, un polifenolo non flavonoide contenuto sempre nell’uva (e di conseguenza nel vino). Anche sulla reale efficacia del resveratrolo, che avrebbe effetti benefici sull’apparato cardiocircolatorio, sono stati espressi molti dubbi.