L’L-aspartato (o acido aspartico) è un aminoacido non essenziale. Deve il suo nome all’ortaggio dal quale fu isolato la prima volta insieme all’asparagina, l’asparago. È coinvolto nel ciclo dell’urea e nel ciclo di Krebs. È un aminoacido gluconeogenetico: quando l’organismo necessita di glucosio, l’aspartato viene trasformato in ossalacetato che è in grado di entrare nel ciclo Krebs oppure può trasformarsi in glucosio per mezzo della via gluconeogenetica.
Oltre alle funzioni sopracitate, l’acido aspartico è coinvolto nella formazione di anticorpi, DNA e RNA.
L’utilizzo di integratori a base di aspartati (generalmente aspartati di magnesio e potassio) è frequente in particolar modo in ambito sportivo dal momento che tali sostanze sono da alcuni ritenute efficaci nella prevenzione dei crampi e per il reintegro salino.
L’integrazione nelle forme di aspartati di potassio e di magnesio è tutt’oggi utilizzata in ambito sportivo per la prevenzione dei crampi .
Avvertenze
L’uso di aspartati può essere controindicato nel caso esistano problemi relativi alle sostanze a essi legate come per esempio il potassio o il magnesio.
La somministrazione di aspartati lontana dai pasti può dare sensazione di nausea.
È possibile che l’utilizzo protratto di notevoli dosi di acido aspartico induca delle modificazioni della concentrazione plasmatica dello spettro aminoacidico.

Non è dimostrato scientificamente che la supplementazione di aspartati possa migliorare le performance o prevenire l’iperammoniemia.
Acido aspartico – Dose efficace
Generalmente vengono consigliati 0,8-0,9 g di acido aspartico per il reintegro di potassio e magnesio alla fine della sessione di allenamento o della gara.
Se l’utilizzo degli aspartati è destinato alla prevenzione dei crampi viene consigliata la loro assunzione prima di iniziare l’attività fisica.
Acido aspartico – A chi serve
Non è dimostrato scientificamente che la supplementazione di aspartati possa migliorare le performance o prevenire l’iperammoniemia, considerata la causa dei crampi e degli spasmi muscolari dovuti ad attività fisica prolungata. Non è quindi provata l’utilità di un tale tipo di supplementazione. Il consiglio di usare aspartati contro i crampi deriva dal fatto che durante uno sforzo prolungato si può perdere fino al 2% di contenuto in potassio e tale perdita nei muscoli arriva fino al 20%. In realtà, le cause di crampi possono essere molte e non correlate alla perdita di potassio; inoltre, la supplementazione dovrebbe avvenire con tempi sincronizzati con la perdita dei sali coinvolti (se assunti troppo presto o in quantità eccedente la perdita, vengono eliminati; se assunti troppo tardi servono a poco), cosa molto complessa durante lo sforzo fisico.