L’acetilcisteina (o N-acetilcisteina) è un derivato N-acetilato dell’aminoacido L-cisteina. È uno dei precursori del glutatione, un tripeptide con notevoli proprietà antiossidanti formato da cisteina, glicina e acido glutammico. Viene sintetizzata dal nostro organismo, ma può venire introdotta anche attraverso la normale alimentazione.
N-acetilcisteina
A differenza di altri composti, il prefisso che precede il termine non è indicativo di una forma particolare: n-acetilcisteina o acetilcisteina sono sinonimi.
La N-acetilcisteina può essere utilizzata come integratore o come farmaco (ricordiamo le specialità registrate più note: Fluimucil, Rinofluimucil, Solmucol).
A cosa serve
L’acetilcisteina incrementa la fluidità del muco nell’albero respiratorio e nei polmoni.
Come farmaco – L’acetilcisteina viene utilizzata come principio attivo di diversi farmaci (il più noto è il Fluimucil) che vengono commercializzati come mucolitici nella terapia di quelle patologie respiratorie che sono caratterizzate da ipersecrezioni dense e vischiose come per esempio le bronchiti acuta e cronica, l’enfisema polmonare e la fibrosi cistica; essa infatti ha la capacità di ridurre l’attrazione tra le molecole di mucopolisaccaridi; ciò fa sì che il catarro diventi più fluido facilitando la sua espettorazione. Viene inoltre utilizzata quale antidoto nei casi di intossicazione da paracetamolo.
È considerato un farmaco salvavita in caso di intossicazione da paracetamolo.
Come integratore – Protegge l’organo epatico mantenendo i livelli di glutatione e incrementando il metabolismo ossidativo. Inoltre, si è dimostrata efficace anche come agente antiapoptotico (cioè contrasta la morte cellulare); in particolare salvaguardia le cellule nervose e quelle del pancreas. Ulteriori ricerche la promuovono come cardioprotettivo e nella terapia del diabete.
Negli sportivi sembra che, in combinazione con altri antiossidanti, sia utile per ridurre lo stress ossidativo indotto da sforzi intensi.
Come sempre, occorre prendere con una certa cautela la valutazione positiva dell’impiego di integratori.

Formula strutturale dell’acetilcisteina
Effetti collaterali e controindicazioni
L’assunzione di acetilcisteina non è scevra da diversi effetti collaterali tra i quali i più comuni sono i disturbi a carico degli apparati gastrointestinale e cutaneo. Altri effetti collaterali degni di nota sono le reazioni allergiche quali orticaria, rash, prurito e broncospasmo. In soggetti predisposti potrebbe facilitare la formazione di calcoli renali.
L’uso è controindicato in soggetti ipersensibili all’acetilcisteina o a principi attivi correlati e nei pazienti affetti da cistinuria.
Non sono note interazioni note con farmaci o altri integratori, anche se si suggerisce cautela se assunta con nitrati o carbamazepina.
Dose efficace
La dose efficace (supplementazione orale) raccomandata è di 250-1.500 mg.
NOTA IMPORTANTE – Questa pagina non sostituisce in alcun modo le informazioni presenti nei foglietti illustrativi che accompagnano i farmaci; in particolare per composizione, forma farmaceutica, posologia, proprietà farmacologiche e informazioni farmaceutiche riferirsi al foglietto illustrativo. Nessun farmaco deve essere assunto senza consultare il proprio medico.