Il gusto del dolce fa fallire moltissimi progetti alimentari di dimagrimento (non chiamiamoli sempre diete!) perché il soggetto non sa resistere alla tentazione di certi cibi. Percentualmente i fallimenti riguardano senza dubbio l’incapacità di resistere ai dolci, spesso visti come necessario completamento della propria alimentazione e quindi assunti regolarmente, quotidianamente.
Quello che per l’adolescente è la merendina, per l’adulto è la fetta di torta o semplicemente un panino con la Nutella. A meno di un’attività fisica veramente intensa, è praticamente impossibile inserire quotidianamente il dolce nei propri pasti senza arrivare al sovrappeso. Le ragioni sono essenzialmente due.
1) I dolci hanno appetibilità alta e sazietà bassissima, relativamente alle calorie introdotte. Un esempio su tutti: la panna. Da anni la panna è demonizzata come esempio di alimento da evitare, pena il fallimento della dieta. In realtà la panna dei dolci è spesso panna zuccherata che ha un’appetibilità alta, ma un grado di sazietà bassissimo. Ben diversa è la panna non zuccherata, appetibile, ma anche molto saziante.
L’appetibilità dei dolci è alta proprio per il gusto del dolce che portano con sé; la sazietà è bassa proprio per la dipendenza che il soggetto ha nei confronti di questo gusto.
NOTA – È fondamentale comprendere che non sono i dolci sotto accusa, ma il dolce che portano con sé e cioè lo zucchero aggiunto, il dolcificante ecc. Chi è educato correttamente al gusto del dolce continuerà a gustare dolci, ma fra due ricette dello stesso dolce tenderà naturalmente a preferire quella con meno zucchero aggiunto; lo stesso fra due biscotti ecc.
Il risultato sarà l’assenza di veri e propri fenomeni di dipendenza, un aumento della sazietà dei dolci assunti, un maggiore equilibrio della propria alimentazione.
2) Il gusto del dolce resetta l’appetito. In altri termini significa che riazzera gran parte dei meccanismi che ci fanno sentire sazi. Dopo aver finito una grande bistecca con abbondante contorno ci si può sentire sazi, ma il posto per il dessert (se si è golosi di dolci) c’è sempre.
Questo secondo punto è molto importante perché non giustifica la banale sostituzione dello zucchero con i dolcificanti. La pubblicità che mostra la donna bendata che sceglie fra diverse proposte, orientandosi a quella gustosa, ma ipocalorica, non è il massimo come educazione alimentare. Infatti non elimina la dipendenza dal dolce. Finire comunque con un dessert troppo dolce riazzera la sazietà e ci predispone ad avere nuovamente fame a breve.
Il gusto si può educare?
La risposta è: ovviamente sì. Basta seguire la regola della dieta italiana:
(9) La dieta italiana sconsiglia l’uso di tutti quegli alimenti con zucchero “aggiunto” per i quali esiste un’alternativa senza zucchero (bevande, yogurt, marmellata, succhi di frutta, frutta sciroppata, macedonie di frutta ecc.).
In una prima fase, si può usare il dolcificante per “disintossicarsi” dal gusto del dolce, ma occorre tener presente che si tratta di una soluzione temporanea. La prassi è esattamente simile a quella di chi vuole smettere di fumare, utilizzando sempre meno cibi con zucchero aggiunto o con dolcificante.

Il gusto del dolce fa fallire moltissimi progetti alimentari di dimagrimento perché il soggetto non sa resistere alla tentazione di certi cibi.
Gusto del dolce: il test
Se volete verificare se il vostro gusto del dolce è corretto e non è spostato nella zona pericolosa, potete provare questo semplice test che utilizza quattro gruppi di alimenti. Le riposte non devono essere date in base ai vostri consumi (magari indirizzati dalla necessità di un regime ipocalorico), ma in base a ciò che il vostro gusto ritiene migliore. Se alcuni alimenti non rientrano nella vostra alimentazione, fate comunque una prova, facendovi aiutare da un amico che sceglie per voi due proposte alternative in termini di gusto del dolce.
Marmellata – Valutate le calorie della marmellata che preferite. Se sono superiori a 200 kcal/100 g sommate 3 punti.
Yogurt – Se preferite uno yogurt alla frutta a uno yogurt bianco sommate 1 punto. Se preferite uno yogurt bianco zuccherato a uno non zuccherato sommate 3 punti.
Cereali per la prima colazione – Valutate le calorie dei cereali che preferite. Se sono superiori a 350 kcal/100 g sommate 3 punti.
Bibite – Quante volte alla settimana utilizzate bibite anche dolcificate al posto dell’acqua minerale per dissetarvi? Tutti i giorni: 3 punti; almeno due o tre giorni: 2 punti; raramente, qualche volta: 1 punto.
Se avete totalizzato meno di 5 punti il vostro gusto del dolce è equilibrato.
Fra 6 e 10 punti è eccessivo, ma non patologico.
Oltre i 10 punti, senza una correzione del gusto del dolce, è impossibile seguire un regime salutistico non punitivo.
L’ultimo punto è importantissimo. Il soggetto dotato di grande forza di volontà riuscirà comunque a sostenere il regime salutista, ma lo vedrà inconsciamente sempre come una punizione, una soppressione delle sue scelte più spontanee.