Il glutine fa male? È una domanda che ci viene spesso posta dai nostri lettori. Cerchiamo quindi di fare un po’ di chiarezza sulla questione.
Il glutine è un complesso proteico presente in alcuni cereali. Come è noto, la celiachia è provocata dall’effetto tossico della prolamina (una delle frazioni proteiche).
La prolamina del frumento viene detta gliadina, mentre proteine simili, con il medesimo effetto sul celiaco, si trovano anche in orzo, segale, farro, spelta, kamut, triticale e avena. Il contenuto di prolamina nel glutine è considerato generalmente del 50% circa.
Purtroppo, grandi spinte commerciali hanno amplificato i numeri legati alla celiachia che colpisce realmente al massimo l’1% della popolazione. Si sono diffusi test molto poco attendibili che generano falsi positivi e l’industria ha sfornato un gran numero di prodotti presentandoli ai non celiaci con pubblicità al limite dell’inganno, in quanto fanno credere che tali prodotti siano più salutari di quelli con glutine.
Gli alimenti gluten free
Gli alimenti gluten free (senza glutine), indispensabili per chi è affetto da celiachia, sono sempre più diffusi anche fra coloro che, pur non essendo celiaci, sono convinti che seguire un regime alimentare senza glutine sia decisamente più salutare.
Molte persone sostengono che i cibi gluten free siano più facilmente digeribili; come se non bastasse, ci si sono messe anche alcune celebrità di Hollywood (per esempio la famosa attrice Gwyneth Paltrow) a sostenere che una dieta senza glutine è sinonimo di benessere.
In realtà, anche se non contengono glutine, questi alimenti non rappresentano un vantaggio per chi non soffre di celiachia o di sensibilità al glutine.
Alcuni ricercatori australiani del The George Institute for Global Health, hanno esaminato 3.200 prodotti in diverse categorie nell’ambito di uno dei più vasti studi mai portati avanti in questo campo. Gli studiosi, coordinati da Jason Wu, hanno esaminato i valori nutrizionali di decine di scatole di pasta, biscotti e cracker. E hanno scoperto che gli alimenti senza glutine contengono meno proteine, mentre ci sarebbero quantità consistenti di zuccheri e sodio.
Negli ultimi anni anche in Italia, il mercato si è riempito sempre più di prodotti senza glutine. “Questi cibi sono sempre più stati associati a una dieta più salutare – spiega Wu -. Se è vero che possono essere molto più costosi, non è detto che il valore nutrizionale sia migliore”.
Lo studio dei ricercatori australiani va nella stessa direzione di una ricerca pubblicata sul Journal of Pediatrics, secondo la quale le diete gluten free sono assolutamente sconsigliate per chi non è celiaco o non soffre di sensibilità al glutine. E un’alimentazione di questo tipo metterebbe a rischio soprattutto la salute dei bambini.

Quello degli alimenti per celiaci è un argomento piuttosto complesso che interessa, nel nostro Paese, circa 600.000 persone, anche se i soggetti cui è stata fatta una diagnosi di celiachia sono un numero decisamente inferiore