Il germe di grano è uno dei costituenti della cariosside di frumento; quest’ultima è infatti costituita da endosperma amilaceo (poco meno del 90% del peso), tegumenti (8% circa del peso) e dall’embrione, noto appunto come germe di grano (dal 2 al 4% del peso).
Tutti questi costituenti contengono, in misura diversa, varie tipologie di nutrienti. Fra le varie sostanze contenute nel germe di grano ricordiamo vari aminoacidi, acidi grassi, vitamine del gruppo B e vitamina E; sono presenti inoltre alcuni minerali (rame, calcio, manganese, fosforo e magnesio e octacosanolo (un alcol appartenente alla categoria dei policosanoli).
Nella farina di frumento non è presente germe di grano in quanto il processo di lavorazione della farina (raffinazione) prevede che l’embrione venga eliminato; l’eliminazione dalla farina di frumento è legata a due motivi principali, il primo è di carattere organolettico (la farina avrebbe un odore eccessivamente penetrante), il secondo è relativo ai tempi di conservazione; il germe di grano, infatti, contiene una serie di acidi grassi che tendono a irrancidire piuttosto velocemente e ciò porterebbe a una drastica riduzione dei tempi di conservazione della farina. Il germe di grano è invece presente nei cereali integrali.
L’estrazione del germe di grano può essere effettuata separandolo dalla farina tramite un’operazione di setacciatura dopo che la cariosside è stata macinata. Se l’estrazione avviene tramite questa modalità il germe di grano si presenta sotto forma di fiocchi di piccola dimensione che possono essere consumati da soli oppure addizionati ad altri cibi (per esempio latticini).

L’estrazione del germe di grano può essere effettuata separandolo dalla farina tramite un’operazione di setacciatura dopo che la cariosside è stata macinata
Olio di germe di grano
Dal germe di grano si può ricavare, tramite un processo di estrazione a freddo senza solventi, un olio piuttosto denso di color giallo ocra che viene utilizzato sia in ambito salutistico sotto forma di integratore alimentare, sia in ambito cosmetico (prodotti per il trattamento di pelli secche, rilassate e sensibili; viene anche usato in prodotti per la protezione dai raggi solari e in cosmetici anti-aging).
Per estrarre un kg di olio occorrono circa 1.000 kg di grano. In 100 g di olio si trovano circa 150 mg di vitamina E.
Integrazione alimentare
Il germe di grano è una delle forme naturali più ricche di vitamina E. Per questo motivo viene inserito come supplemento all’alimentazione di chi è particolarmente attento all’integrazione vitaminica. Non avendo nessuna controindicazione è stato spesso proposto come eccellente fonte nutrizionale. In realtà, si tratta di un chiaro esempio di come una visione solo qualitativa dell’alimentazione possa portare fuori strada. È infatti vero che il germe di grano è il cibo più ricco di vitamina E, ma non è sicuramente in grado di apportare una dose significativa nell’ottica di una vera integrazione. Vediamo alcuni dati:
Alimento | Contenuto in vitamina E per 100 g (in UI) |
Germe di grano | 150 |
Corn flakes | 75 |
Mandorle | 45 |
Olio di arachide | 25 |
Uovo | 1 |
Come si può facilmente intuire, una pastiglia pressata di 2 g contiene “solo” 3 UI di vitamina E. La versione in olio è un po’ più ricca di vitamina E, arrivando a 160 UI per 100 g, ma il discorso non cambia.
Per esempio una delle versioni commerciali più diffuse (Aboca) ha questa composizione:
Per ogni opercolo da 470 mg: Germe di grano concentrato oleoso 390 mg estratto per pressione a freddo e non rettificato, corrispondente a 0,2 mg di vitamina E (metodo di determinazione GC); opercolo di gelatina naturale 80 mg.
E si consiglia:
Per un corretto consumo alimentare è preferibile l’assunzione di 6 opercoli al giorno.
Notate come si giochi sulla seminformazione fra contenuto in germe di grano (390 mg) e vitamina E (0,2 mg). Con sei opercoli si assumono 1,2 mg di vitamina E, una quantità inferiore a quella presente in una manciata di corn flakes. A cosa può servire un integratore simile?