Il forno a microonde è un elettrodomestico presente in moltissime delle nostre case. Sebbene sia occorso molto tempo, una buona parte di persone hanno finito per superare le molte diffidenze riguardo a questo apparecchio. Non mancano comunque ancora oggi coloro che vi rinunciano considerandolo poco sicuro. C’è anche da dire che, nonostante molti ne posseggano uno, sono pochi quelli che ne sfruttano le notevoli potenzialità. Molte persone infatti lo usano soltanto per riscaldare alcuni tipi di bevande e scongelare rapidamente i cibi tolti dal congelatore dimenticando che sono moltissimi i piatti che con il suo aiuto potrebbero essere cucinati bene e velocemente (si veda più avanti il paragrafo I vantaggi del forno a microonde).
Questo interessante elettrodomestico sfrutta la capacità delle onde elettromagnetiche di cuocere i cibi. Le microonde ricoprono un intervallo di frequenze decisamente ampio, ma i forni a microonde utilizzano una frequenza ben precisa, pari a 2.450 MHz; queste onde vengono generate all’interno del forno da un apposito strumento detto magnetron, e opportunamente direzionate per garantire al meglio una diffusione uniforme e, conseguentemente, una cottura più adeguata.
A differenza dei metodi tradizionali di cottura, che utilizzano il calore che deve trasmettersi dall’esterno all’interno dei cibi e qui diffondersi, nel forno a microonde la cottura sfrutta la capacità di trasmettere energia da parte delle onde elettromagnetiche alle molecole di acqua contenute in ogni cibo.
La cessione di energia alle molecole di acqua ha come conseguenza la loro vibrazione che si traduce in calore. Le molecole eccitate sono solo quelle superficiali, in uno spessore di circa 2 cm. Nella parte più interna invece il calore si trasmette per conduzione, ossia per contatto.
In prima approssimazione, comunque, si può dire che, rispetto alle forme tradizionali di cottura, nel forno a microonde il calore viene generato all’interno dei cibi, e non all’esterno di essi.
Una diretta conseguenza del principio fisico alla base della cottura nel forno a microonde è che i cibi cuociono tanto più rapidamente e in modo uniforme quanto maggiore è il loro contenuto di acqua. Per questo motivo, per le verdure bastano pochissimi minuti (a seconda della quantità); uno degli aspetti critici quindi del forno a microonde è calibrare in modo opportuno i tempi, in quanto sbagliare anche di un solo minuto può avere come conseguenza la completa bruciatura dell’alimento cucinato.
Forno a microonde: Una presentazione con animazioni di come funziona.
I vantaggi del forno a microonde
Nel forno a microonde si ha l’indubbio vantaggio che la cottura dei cibi è possibile anche senza l’aggiunta di acqua (per i cibi più delicati, come le verdure, si può aggiungere un cucchiaio di acqua per ogni 100-150 grammi di alimento) o di condimenti, il che garantisce un ridotto apporto calorico, rispetto all’analogo piatto cucinato con metodi tradizionali.
Il forno a microonde evita inoltre il contatto degli alimenti con l’acqua, permettendo di limitare la perdita di sostanze nutritive che si ha, per esempio, con la bollitura. Poiché i tempi di cottura nel forno a microonde sono sensibilmente ridotti, anche l’esposizione degli alimenti ad alte temperature è limitata, con conseguente migliore conservazione delle sostanze nutritive.
Da diversi studi effettuati è emerso che rispetto ad altri metodi di cottura, la cottura dei cibi nel forno a microonde danneggia in misura minore la stabilità delle cosiddette vitamine idrosolubili (per esempio la vitamina C o le vitamine appartenenti al gruppo B).

Il primo vantaggio del microonde è la versatilità
Di non poco conto è anche il fatto che i grassi risultano essere meno ossidati e quindi c’è un rischio minore di formazione di sostanze tossiche quali i radicali liberi. In linea generale, la cottura nel forno a microonde ha il vantaggio che si ha una minore produzione di sostanze ritenute nocive quali gli idrocarburi policiclici aromatici e le amine eterocicliche aromatiche (in effetti la formazione di croste nei cibi cotti nel forno a microonde non si verifica o si verifica in misura molto limitata).
Sono state compiute anche diverse indagini a livello tossicologico allo scopo di verificare che nei cibi cotti o riscaldati nel forno a microonde non si formino nuove sostanze ritenute tossiche; da tali indagini non sono emersi dati che possano allarmare in questo senso. Le indagini microbiologiche e biochimiche non hanno rilevato, da parte dei cibi cotti o riscaldati nel forno a microonde, nessun effetto tossico sul patrimonio genetico.
Altri vantaggi del forno al microonde sono relativi ai notevoli risparmi di tempo. Il forno a microonde trova infatti impiego nello scongelamento degli alimenti e nel riscaldamento; essendo un modo veloce e sicuro (è sufficiente rispettare rigorosamente i tempi indicati nei manuali d’istruzioni), non si compromettono ulteriormente le proprietà nutritive di alimenti precotti o già pronti e surgelati.
La cottura nel forno a microonde consente di tenere separati i sapori dei cibi, quindi, se questo è un vantaggio perché tutti gli ingredienti mantengono intatte le loro proprietà organolettiche (profumo e sapore), può essere però anche uno svantaggio quando lo scopo è invece quello di amalgamare i sapori (come nel classico soffritto aglio, olio e cipolle). In questo caso conviene preparare la base del piatto (sugo e intingolo) su una cucina tradizionale e poi unirla agli altri ingredienti nel forno a microonde.
Gli svantaggi del forno a microonde
Il rifiuto che il forno a microonde ispira ancora a molte persone, specie in Italia e in altri Paesi più tradizionalisti, è del tutto infondato, in quanto la cottura con il forno a microonde è da considerarsi sicura.
La diffidenza verso il forno a microonde si basa sul fatto che le onde elettromagnetiche sono un fenomeno fisico di notevole complessità, per molti oscuro se non addirittura sconosciuto e quindi, come tale, percepito come pericoloso. In realtà, le onde elettromagnetiche in gioco non hanno un’energia così elevata da indurre modifiche nocive alla struttura chimica degli alimenti a livello molecolare o atomico, quindi da questo punto di vista un cibo cucinato con l’aiuto del forno a microonde è del tutto sicuro. Forse molti non sanno che anche la cottura per irraggiamento che avviene in un forno sfrutta onde elettromagnetiche nello spettro dell’infrarosso, esattamente invisibili come quelle del forno a microonde.
Il reale svantaggio della cottura con le microonde è la difficoltà di cucinare certi cibi, per la difficoltà di tarare esattamente i tempi. Per simulare le funzioni del normale forno da cucina, nei migliori forni a microonde sono inserite diverse funzioni (grill, ventilazione, crisp, cioè il riscaldamento del piatto inferiore di supporto all’alimento, ecc.).

Alcuni alimenti richiedono più attenzione di altri nel forno a microonde perché potrebbero causare piccole esplosioni che sporcano l’utensile e rovinano il cibo, a causa della pressione. Per esempio le uova
Un altro problema del forno a microonde è rappresentato dal fatto che la camera di cottura non può dirsi particolarmente grande; a nostro parere è opportuno orientarsi su un forno dalla capacità media di 28 litri, un giusto compromesso fra ingombro e praticità; un forno del genere di questa grandezza infatti non è particolarmente ingombrante, ma consente di inserire al suo interno contenitori di un diametro fino a 30 cm circa. Forni di minore capacità possono spesso limitare la varietà di contenitori inseribili al suo interno.
Qualche consiglio per l’acquisto
Per quanto riguarda la capacità ottimale del forno a microonde ci siamo appena espressi nel paragrafo precedente; un altro suggerimento che ci sentiamo di dare è di verificare che il forno che intendiamo acquistare sia dotato della funzione grill; conviene infatti scartare gli apparecchi che ne sono privi perché la funzione grill può risultare di una certa utilità nella cottura di determinati piatti, anche se, generalmente, i grill dei forni a microonde non brillano per potenza. Nei forni a microonde di ultima generazione è presente il grill reclinabile, caratteristica che rende più semplice la pulizia e consente di grigliare gli alimenti non soltanto dall’alto verso il basso.
Un’altra caratteristica che conviene ricercare in un forno a microonde è la possibilità di bloccare il piatto girevole il che consente di fermare il cibo proprio sotto al grill e di tenere fermi quei contenitori che, girando, andrebbero a toccare le pareti del forno.
Relativamente alla potenza, è opportuno orientarsi su un forno che sia in grado di raggiungere 900 watt (la media dei forni a microonde reperibili attualmente sul mercato si attesta sui 750 watt).
Oltremodo importante è assicurarsi che il forno possieda una gamma piuttosto ampia di regolazione della potenza. A seconda delle ricette da cucinare, infatti, è opportuno, per una loro migliore riuscita, avere a disposizione varie possibilità (per alcuni cibi, per esempio, è consigliabile sfruttare la massima potenza del forno, per altri è invece opportuno scegliere potenze decisamente inferiori).
Il forno a microonde: le precauzioni
Il forno a microonde potrebbe interferire con altri elettrodomestici; infatti, come abbiamo visto, esso genera onde elettromagnetiche a una certa frequenza (la scelta della frequenza, in questo caso 2.450 MHz, non è dettata dal caso, ma dal fatto che, internazionalmente, per le applicazioni diverse dalle telecomunicazioni, si è autorizzati all’utilizzo di sole cinque frequenze, ovvero 13,56 MHz, 27,12 e 40,68 MHz per le radiofrequenze e 915 MHz e 2.450 MHz per le microonde), motivo per cui il forno a microonde deve essere tenuto lontano da televisori, altri forni o anche fonti di calore in genere; anche se dotato di meccanismo di raffreddamento, il forno a microonde va comunque tenuto al riparo da ulteriori fonti di surriscaldamento, in quanto le temperature raggiunte sono comunque già di per sé elevate.
Come ogni elettrodomestico, anche il forno a microonde deve avere intorno spazio sufficiente per una corretta aerazione e le fessure per questa funzione non devono essere assolutamente ostruite, anche solo parzialmente.
Nonostante il forno a microonde sia un prodotto sicuro, è opportuno conoscere il miglior posizionamento possibile per evitare di esporsi inutilmente a emissioni a bassa frequenza, visto che quotidianamente siamo già “aggrediti” da quelle dei dispositivi elettronici ormai insostituibili.
A causa della bassa impedenza d’onda del campo magnetico, l’emissione non è facilmente schermabile, a meno di non ricorrere a schermature molto costose e ingombranti.
La legge 36 del 22 febbraio 2001 prevede una serie di misure per valutare i livelli di esposizione e la distanza di utilizzo consigliata.
Dalle misure realizzate con forni commerciali alla massima potenza, si è dedotto che:
1) ogni forno a microonde ha un trasformatore nella parte destra (visione frontale) e il diagramma di emissione non è simmetrico attorno al forno, ma è spostato verso tale lato, leggermente orientato verso il basso;
2) i valori dell’induzione magnetica decrescono rapidamente con la distanza e sono di 5 μT (microtesla) a 50 cm circa, per arrivare a 0,2 μT a 150 cm circa.
Il posizionamento del forno a microonde deve essere pertanto in un angolo con la parte destra a ridosso di una parete e lontano circa 1,50 m dalla normale presenza di chi opera in cucina. Ripetiamo che tale suggerimento è uno scrupolo che vuole rassicurare anche i più scettici. Per fornire un dato comparativo, il limite di legge per le emissioni da elettrodotti è di 100 μT, circa 20 volte superiore a quello che si subisce stando a mezzo metro da un forno a microonde in funzione.
Precauzioni d’uso e manutenzione – Non si deve mai aprire il forno a microonde mentre questo è in funzione, in quanto le onde elettromagnetiche possono danneggiare anche i tessuti organici (quindi anche il corpo umano) se si viene accidentalmente in contatto (esattamente come con la fiamma del gas!). Questa evenienza è puramente accademica perché la maggior parte dei forni hanno dei meccanismi di sicurezza che impediscono alla porta di aprirsi mentre sono in funzione o arrestano il magnetron in caso di apertura accidentale. Si consiglia comunque, come ulteriore precauzione, di abituarsi a spegnere il forno a microonde prima di aprirlo.
Anche se i contenitori per la cottura con forno a microonde rimangono generalmente freddi o appena riscaldati a fine cottura, gli alimenti interni raggiungono temperature elevate (tipicamente 70 o più gradi a seconda del cibo) quindi conviene sempre usare un guanto da forno per estrarre i contenitori e fare attenzione agli schizzi di creme o liquidi al momento dell’estrazione del recipiente dal forno.
Qualsiasi intervento di manutenzione sul forno a microonde deve essere effettuato solo da personale competente, vista la potenziale pericolosità del generatore interno se usato in modo improprio o manipolato. La pulizia ordinaria del forno a microonde esclude ogni tipo di detersivo e ammette solo l’uso di panni puliti appena inumiditi con acqua. Le pareti interne devono essere tenute libere da schizzi o residui di cibo e dal vapore acqueo che si forma durante la cottura.
Il forno a microonde: come usarlo
Un forno a microonde può essere scelto correttamente partendo da due domande fondamentali.
- Che capacità deve avere?
- Ci serve per cucinare o solo per scongelare/riscaldare?
A partire dalle risposte si possono esaminare i vari modelli di forno a microonde per:
- costo
- funzioni.
Lo scongelamento nel forno a microonde – Uno dei vantaggi del forno a microonde è la velocità con cui si possono scongelare i cibi. Ecco alcuni semplici, ma fondamentali consigli.
- Lasciare riposare qualche minuto carni, pollame, pesce e frutti di mare prima di inserirli nel forno a microonde.
- Utilizzare sempre contenitori abbastanza alti, perché il cibo scongelandosi perde acqua e quindi fuoriuscirebbe dal contenitore.
- Per scongelare umidi, ragù e stufati è meglio mescolarli almeno una volta durante il tempo di scongelamento in forno.
- Molte piccole verdure, come i piselli possono essere cotte, senza scongelarle.
- Se si scongelano cibi freschi, utilizzare contenitori che possano passare direttamente dal frigo al forno a microonde.
- La durata di scongelamento varia da cibo a cibo, quindi utilizzare le tabelle inserite nei manuali d’istruzione che sono allegati ai forni.
- Se desiderate consumare un gelato e vi accorgete che è ghiacciato, mettetelo nel forno a microonde per 20 secondi a 350 W: sarà cremoso e pronto per essere gustato. Ovviamente non mettetelo con il suo contenitore, ma inseritelo in un contenitore adatto al forno a microonde.
Il riscaldamento – Con il forno tradizionale il riscaldamento di un cibo già cucinato rischia di far seccare il cibo, fargli perdere fragranza e sapore e far peggiorare il suo aspetto. Nel forno a microonde il cibo non viene scaldato, ma rigenerato, grazie al processo di riscaldamento interno che fa riaffiorare tutti i grassi e i liquidi naturali del cibo. In pochi minuti sarà come appena cotto. Anche in questo caso alcuni semplici consigli.
- Non riscaldare mai a lungo.
- Coprire con una pellicola per forno a microonde tutti i cibi a basso contenuto di umidità per non disperderla durante la fase di riscaldamento.
- Non coprire mai cibi con alto contenuto di liquidi come salse o minestre.
- Riscaldare il cibo appena tolto dal frigo comporterà più tempo di un cibo lasciato a temperatura ambiente.
- Il riscaldamento di piatti composti di pasta e riso nel forno a microonde è facile e ha un risultato sorprendente, basta coprirli e attendere pochi minuti per avere un piatto che sembri appena cucinato.

Non bisogna mai usare contenitori di alluminio, plastica (a meno che non siano specificamente indicati) o recipienti di ceramica in microonde: danneggiano se stessi e il cibo
La conversione delle ricette – Per convertire le ricette tradizionali:
- ridurre la quantità di liquidi, il sale o le spezie (che andranno aggiunte solo alla fine della cottura).
- Ridurre la quantità di grasso o ancora meglio non metterlo.
- Ridurre il tempo di cottura da 1/3 o ½ del tempo normale.
- Cuocere le verdure senza o con pochissima acqua, a volte coprendole.
- Più la quantità di cibo è elevato, più sarà il tempo di cottura. I cibi che hanno una quantità di acqua maggiore come pesce, verdure, pollame cuociono più in fretta e più uniformemente.
I consigli indispensabili per un corretto uso del forno a microonde – Il tempo di riposo dei cibi cucinati con il forno a microonde è molto importante. Gli alimenti vengono tolti dal forno non completamente cotti; durante il tempo di riposo di 5-8 minuti la temperatura interna del cibo continua ad aumentare e quindi ne permette la cottura completa. Indicativamente il tempo di riposo sarà:
- carne circa 14 minuti
- verdure 1 o 2 minuti
- patate circa 5 minuti
- dolci dai 4 agli 8 minuti
Alcuni consigli aggiuntivi per un’ottima cottura – Di seguito forniamo diversi altri consigli che possono migliorare i risultati della cottura dei cibi nel forno a microonde.
Sale e aromi si aggiungono alla fine.
Negli alimenti con pelle, bucce o membrane (pollo, patate e salcicce) si devono praticare dei piccoli forellini per permettere la fuoriuscita del vapore.
I pezzi più piccoli di cibo cuociono più velocemente di quelli grandi, quindi sarebbe meglio tagliare i pezzi in parti uguali.
Bisogna ricordarsi che nel forno a microonde, la cottura avviene prima all’esterno e poi verso l’interno; posizionare quindi le parti più spesse verso la parte esterna del piatto e le più sottili verso l’interno. Disporre gli alimenti di uguale misura come polpette e patate, tutti in cerchio lasciando vuoto il centro (a forma di una ciambella).
Le uova intere con il guscio non vanno cotte nel forno a microonde perché potrebbero rompersi e danneggiare il forno.
Per evitare di pulire frequentemente gli schizzi all’interno del forno a microonde, si devono proteggere gli alimenti con un coperchio adeguato al microonde o con carta per forno a microonde (per esempio gli spezzatini o altri tipi di cibo che hanno l’intingolo).
Se si desidera cucinare prodotti surgelati, è opportuno leggere le note sulla confezione del prodotto, dove a volte è indicato il tempo di cottura per il forno a microonde.
Per far dorare o crocchiare i cibi o piccoli antipasti, si può usare (ovviamente se presente) la funzione crisp. Preriscaldare il piatto qualche minuto prima di inserire il cibo.
Il brodo deve essere sempre bollito per 20 minuti circa alla massima potenza, coperto e poi successivamente lasciato riposare per qualche minuto.
I risotti vengono molto bene nel forno a microonde, bisogna soltanto mescolarli a metà cottura.
I liquidi da aggiungere al riso o alla pasta dovranno essere in quantità doppia rispetto al riso o alla pasta e il liquido dovrà essere caldo.
I recipienti devono essere sempre adeguati a seconda del tipo di cibo; è opportuno seguire le istruzioni dei vari tipi di forno a microonde.
Le carni cotte nel forno a microonde hanno bisogno di metà tempo di quello che occorre con la cottura tradizionale.
I pezzi di carne, come per esempio gli arrosti, cuociono meglio usando il programma combinato, Microonde + Ventilato. Invece con piccoli pezzi di carne, per gratinarli e cuocerli, è meglio usare il grill o il crisp. Girare sempre il cibo a metà cottura. Alla fine lasciate sempre riposare la carne per qualche minuto.
Le salse insaporiscono molto i cibi, come verdure, dolci e carni, quindi utilizziamo il forno a microonde per cucinarle. Le salse vanno mescolate un paio di volte durante la cottura e sono veloci e molto facili da preparare, senza il rischio di bruciarle o farle sgrumare. Tutte le salse, tranne quelle a base di frutta, devono essere cotte scoperte. Si possono cucinare anche il giorno prima, conservare in frigorifero e poi scaldare al bisogno nel forno a microonde.
Usare sempre un recipiente un po’ più alto della quantità di cibo contenuto, in modo che questo non possa fuoriuscire e sporcare l’interno del forno.
Le salse a base di uova vanno cotte a potenza minima.
Per le torte e i dolci la preparazione è quella tradizionale seguendo le varie indicazioni delle ricette che troviamo sui libri di ricette. Le torte vanno cotte a potenza bassa; per esempio se si vuole sciogliere il cioccolato, è opportuno usare la potenza 500 Watt oppure la funzione Microonde + Ventilato. Cuocetelo scoperto e mescolatelo alla fine. Se è presente la funzione crisp, potete cucinare i dolci in poco tempo con ottimi risultati.
L’aggiunta di olio e grassi deve essere fatta sempre nelle minime quantità in quanto la temperatura raggiunta dall’olio non è facilmente controllabile.
Vino e alcolici in genere non devono essere scaldati nel forno a microonde, in quanto l’alcol in essi contenuto è un potenziale rischio d’incendio.
Gli utensili
Poiché le onde elettromagnetiche sono respinte dai metalli, non si possono introdurre recipienti in metallo nel forno a microonde. Vetro, terracotta e plastica vanno bene, a patto che siano stati progettati appositamente (generalmente portano scritto sul fondo oppure sulla confezione la dicitura adatto al forno a microonde).
Pure le stoviglie in ceramica che hanno il bordo dorato sono da escludersi. Anche la forma del recipiente è importante, in quanto le onde possono essere deviate da punte o bordi acuminati; per questo motivo è preferibile usare recipienti rotondi oppure ovali, comunque privi di angoli. Brocche e biberon devono inoltre essere privi o privati delle parti in gomma.
Per verificare se un contenitore è adatto a essere utilizzato nel forno a microonde, bisogna mettere il contenitore vuoto e un bicchiere d’acqua all’interno del forno, facendolo funzionare per un minuto alla massima potenza. Alla fine di questa operazione il contenitore dovrà risultare soltanto tiepido.
Con la funzione grill o ventilata si deve verificare che i contenitori scelti siano in grado di resistere a quelle temperature.
Non si devono utilizzare plastica, carta o legno se si usa la funzione grill. Con le funzioni crisp, crunchie o altre che comportano l’uso di un piatto specifico, è necessario utilizzare quello indicato nelle istruzioni.
Contenitori di metallo – Evitarli in quanto respingono le microonde e possono causare la produzione di scintille all’interno del forno.
Fogli di alluminio – Si possono usare soltanto per ricoprire piccole parti, per evitare una cottura eccessiva (per esempio l’estremità di cosce di pollo o code di pesce), ma evitando che il foglio tocchi le pareti del forno a microonde.
Porcellana o ceramica – Sono perfette per l’uso nel forno a microonde, ma si dovrebbero evitare quelle con decorazioni (per esempio oro) perché potrebbero danneggiarsi; lo stesso consiglio vale anche per i vetri colorati.
Carta e plastica – Accertarsi che resistano a temperature superiori di 120 °C.
Plastica. Molti tipi di plastica non sono utilizzabili nel forno. Accertatevi che i contenitori in plastica siano resistenti al calore, ma assolutamente non si devono usare con la funzione grill.
Carta forno a microonde – Questa è una carta specifica per il forno a microonde, simile a quella del forno tradizionale.
Contenitori in plastica adatti per il forno a microonde – Si trovano ormai comunemente, di varie marche, ma la comodità è che hanno vari tipi di modelli, con coperchi e senza, comodi da lavare in lavastoviglie o con una semplice spugnetta.
Materiali in pirex – Sono materiali trasparenti, quindi consentono di vedere la cottura del cibo. Usando il coperchio si garantisce una cottura più uniforme, impedendo ai grassi e al vapore di uscire.
Sacchetti in plastica – Resistenti per la cottura con il forno a microonde (non a grill). La cosa più importante da ricordare è che vanno sempre bucherellati.
Il piatto grill (o crisp, crunchie o altri nomi) – È in dotazione in alcuni forni a microonde abbinato a una funzione specifica. Questo piatto trattiene le microonde e permette di riscaldare l’intera superficie mentre le microonde e la resistenza del grill aiuteranno la cottura, rendendo il cibo più croccante e dorato.
Materiali in silicone – È uno stampo in silicone utilizzato per la cottura nel forno a microonde e anche per forni tradizionali o per il congelamento in frigo. Resistente alle più elevate temperature, è quindi adatto per i forni a microonde fino a 280 °C. Risparmiando tempo e denaro, la straordinaria conducibilità di calore del silicone, permette di cuocere i cibi a alte temperature rispetto alle cotture tradizionali. L’unica funzione da non utilizzare con questi materiali è il crisp (o altre funzioni analoghe).
I materiali in silicone alimentare sono di varie marche con forme allegre, flessibili, di varie misure e colori.
Gli stampi e le tortiere e da cottura flessibili e antiaderenti sono realizzati interamente in silicone alimentare perfettamente conforme alle leggi internazionali che regolano l’utilizzo di materiali utilizzati per il contatto alimentare. Possono essere utilizzati sia per la surgelazione che per la cottura nei forni ventilati e microonde. Le proprietà antiaderenti e di flessibilità degli stampi permettono di sformare il piatto in modo eccellente. Quindi lavateli a mano o in lavastoviglie.
Forno a microonde: un po’ di storia
La geniale intuizione che ha portato alla nascita del forno a microonde la si deve a Percy L. Spencer (1894-1970), un impiegato dell’impresa statunitense Raytheon Corporation.
Spencer era uno degli impiegati che lavoravano alla progettazione dei magnetron. In un giorno del 1946, Spencer stava lavorando come al solito ai suoi progetti quando si rese conto che una tavoletta di cioccolato che aveva nelle tasche si era totalmente sciolta. Spencer suppose quasi immediatamente che doveva esserci una relazione fra le microonde alle quali stava lavorando e la fusione del cioccolato che aveva in tasca. Penso quindi che c’era la possibilità di utilizzare i magnetron a scopi culinari; dopo alcuni esperimenti Spencer capì che grazie alle microonde esisteva la possibilità di cucinare i cibi in modo molto più rapido di quanto non consentissero i comuni forni da cucina.
La Raytheon Corporation supportò le idee di Spencer e nel 1954 produsse il primo forno a microonde commerciale che fu chiamato 1161 Radarange; era un apparecchio enorme, pesante, ingombrante e costoso e aveva una potenza pari a circa 1.600 watt. Qualche anno più tardi, nel 1967, la Amana (una divisione della Raytheon Corporation) produsse il primo forno a microonde di tipo domestico.
All’inizio le vendite stentarono, anche a causa del prezzo relativamente alto del nuovo elettrodomestico, ma a metà degli anni ’70 il forno a microonde conobbe un vero e proprio boom tant’è che le vendite dei forni a microonde superarono quelle dei forni di tipo tradizionale.
Negli Stati Uniti il forno a microonde è uno degli elettrodomestici più utilizzati e si stima che circa il 95% delle famiglie statunitensi ne abbia uno. Nel nostro Paese, spesso restio alle novità, la vendita dei forni a microonde ha iniziato a muovere i primi passi soltanto diversi anni più tardi; tra l’altro si deve rilevare che anche oggi che ci troviamo nel XXI secolo, molti nutrono ancora una certa diffidenza nei confronti di questo pratico e utile elettrodomestico.