I succhi di frutta sono tendenzialmente considerati prodotti utili per la nostra alimentazione, in quanto ricavati dalla frutta. Tuttavia, non tutti i succhi di frutta sono uguali e per sceglierli al meglio è opportuno saper leggere correttamente le informazioni riportate in etichetta.
I succhi di frutta sono prodotti alimentari e come tali la loro etichetta è regolamentata dalla normativa europea che disciplina in generale l’etichettatura degli alimenti (Reg. UE 1169/2011). Per approfondimenti è possibile consultare l’articolo Etichetta alimentare (nutrizionale) – Nutri-Score – Nutrinform.
I succhi di frutta sono anche regolamentati da una normativa europea specifica per questi prodotti, che ne definisce e chiarisce la denominazione di vendita.
In pratica, la normativa distingue fra le seguenti diciture sulle etichette dei succhi di frutta:
Succo di frutta 100% frutta, ovvero un prodotto ottenuto esclusivamente dalla frutta, privo di zuccheri aggiunti, edulcoranti, aromi o coloranti. Tale prodotto è comunque sottoposto a moderati trattamenti termici (pastorizzazione) per consentire una maggiore conservabilità e stabilità.
Nettare, che invece è, al contrario del succo di frutta 100% frutta, un succo in cui sono stati aggiunti degli zuccheri fino a un massimo del 20% (gli zuccheri che è possibile aggiungere sono molti; generalmente viene aggiunto il classico zucchero da cucina, il saccarosio, ma potrebbe anche essere aggiunto miele), edulcoranti, acidificanti o antiossidanti, ma non coloranti o aromi.
Bevanda a base di frutta. Qualsiasi altra tipologia di prodotto dovrà essere indicata sull’etichetta con questa dicitura. Questi prodotti possono contenere anche altri additivi rispetto a quelli previsti per la categoria dei nettari e la percentuale di frutta effettivamente contenuta in questo tipo di bevande può essere molto bassa (deve comunque essere al di sopra del 12% e del 20% per le bevande a base di arancia), anche se effettivamente le differenze fra i prodotti disponibili in commercio sono molto elevate e non si può fare di tutta l’erba un fascio.
La dicitura “succo di frutta da concentrato” significa che il succo di frutta è stato ottenuto dalla ricostituzione di succo di frutta concentrato con acqua. A volte, per ragioni di trasporto, si possono disidratare i succhi di frutta prodotti in uno stabilimento per completarne la produzione in un altro. In tal caso è possibile rimuovere parte dell’acqua (concentrando il succo) e poi ricostituirlo con un’analoga quantità di acqua nello stabilimento finale.
I succhi di frutta devono presentare in etichetta anche l’indicazione dei tipi di frutta impiegati. In particolare, qualora si utilizzino più di due specie di frutta, può essere indicata la dicitura “più specie di frutta”, “più frutti” o altre indicazioni equivalenti.
Ovviamente i prodotti che è preferibile consumare sono i primi, ma è importante sottolineare come un succo di frutta, anche se 100% frutta, non sostituisce comunque la frutta fresca in quanto viene quasi completamente rimossa la fibra, un importante costituente alimentare. Inoltre, è importante essere consci che l’eventuale dicitura sulle etichette dei succhi di frutta “privo di zuccheri aggiunti”, tipica dei succhi 100% frutta, non significa comunque privo di zuccheri. Un succo di frutta contiene comunque in media almeno una decina di grammi di zuccheri per 100 ml (fruttosio, glucosio e saccarosio in proporzione variabile a seconda della tipologia di frutta da cui è stato ottenuto il succo) e l’equivalente di circa 5 bustine di zucchero da caffè in un bricco da 200 ml, come è facilmente verificabile consultando la tabella nutrizionale.
Si tratta quindi di prodotti da usare con moderazione e comunque non per dissetarsi. Occorre anche specificare che non sempre la presenza di additivi è da vedersi come negativa per la nostra salute: un conservante molto usato nei succhi di frutta è l’acido ascorbico, ovvero la vitamina C. La presenza di coloranti e aromi invece è tendenzialmente indicativa di un prodotto di qualità inferiore, in quanto usati per rendere più appetibile un prodotto di per sé evidentemente non eccelso.

Le etichette dei succhi di frutta possono essere ingannevoli, facendo leva sul concetto di “naturale” e sull’ambiguità del concetto di “zucchero aggiunto”