Consumare prodotti ittici è importante per diversificare la propria alimentazione e introdurre nutrienti importanti come gli omega-3 e lo iodio; per questo è consigliabile saper leggere bene le etichette del pesce.
L’etichettatura dei prodotti ittici è abbastanza dettagliata da quando, nel 2014, è stata implementata la normativa che indica quali siano le informazioni da riportare obbligatoriamente in etichetta.
In particolare, la normativa regolamenta sia l’etichetta dei pesci allevati, ovvero cresciuti in vasche e bacini artificiali, sia l’etichetta di quelli pescati in mare aperto. Tali regole inoltre sono valide per i prodotti ittici freschi, pre-imballati o no, e per quelli surgelati.
La normativa non si applica invece a prodotti precotti in cui il pesce è un ingrediente (zuppe pronte, cotolette di pesce); per questi valgono solo le disposizioni generali circa l’etichettatura degli alimenti (vedi Etichetta alimentare (nutrizionale)).
Le informazioni che troveremo per obbligo di legge sulle etichette del pesce sono le seguenti.
Denominazione della specie – Ovvero l’indicazione del nome del pesce che stiamo acquistando, sia col suo nome commerciale che con quello scientifico (per esempio, “orata, Sparus aurata“).
Metodo di produzione – Ovvero se il pesce è stato catturato in mare o in acque dolci, tramite un sistema di pesca, oppure se è stato allevato appositamente in bacini artificiali.
Paese di allevamento o zona di cattura – Se il pesce è stato allevato allora dovrà essere indicato anche il Paese dove è situato l’allevamento (per esempio “Italia”), se invece il pesce è stato pescato allora sarà necessario specificare il mare dove è stata effettuata la pesca (per esempio, “Mar Mediterraneo”). Se il pesce è stato pescato nel Mediterraneo, nel Mar Nero o nell’Oceano Atlantico nord-orientale la normativa prevede che siano presenti anche informazioni più specifiche circa la sottozona di cattura oppure una carta geografica o un pittogramma che specifichino la zona di cattura al posto dell’indicazione scritta. Ovviamente dovrà essere presente l’indicazione del luogo dove il pesce è stato catturato anche nel caso di pesci di acqua dolce come laghi, fiumi ecc. Per chi fosse curioso, l’elenco delle zone e delle sottozone a cui fare riferimento è definito dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) ed è consultabile qui.
Metodologia di pesca impiegata – Per il pesce pescato è obbligatorio specificare sulle etichette anche la categoria di attrezzi da pesca impiegati. Le categorie possibili sono: sciabiche, reti da traino, reti da imbrocco e reti analoghe, reti da circuizione e reti da raccolta, ami e palangari, draghe e nasse e trappole.
Data di scadenza – Ovvero entro quando occorre consumare il prodotto per evitare di incorrere in problemi di sicurezza alimentare. Se un prodotto è facilmente deperibile sarà presente sull’etichetta la data di scadenza, con la dicitura “da consumarsi entro”; mentre se il prodotto non è particolarmente deperibile la presenza di una data specifica è meno tassativa e sarà presente la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro”. Per i molluschi bivalvi vivi il termine minimo di conservazione può essere sostituito dall’etichetta “Questi animali devono essere vivi al momento dell’acquisto”.
Metodo di conservazione – È generalmente indicato sull’etichetta del pesce di conservare in frigorifero. Se il pesce è stato scongelato (è stata quindi interrotta la catena del freddo) allora non potrà essere ricongelato e questo dovrà essere specificato in etichetta.
Presenza di allergeni – Ovvero sostanze che potrebbero ingenerare reazioni allergiche in soggetti sensibili. Queste sono date per scontate se la denominazione dell’alimento fa chiaramente riferimento agli allergeni. Per esempio, per i soggetti allergici ai crostacei è implicita la presenza di allergeni in una porzione di gamberi.

Il Paese di allevamento o la zona di cattura sono informazioni da riportare obbligatoriamente sulle etichette del pesce
Etichette del pesce: altre informazioni
Se il pesce è venduto in formato pre-imballato saranno inoltre sicuramente indicati sulle etichette anche il nome, l’indirizzo e la ragione sociale del produttore, l’elenco degli ingredienti, la quantità netta, le condizioni di conservazione e utilizzo, nonché tutte le altre informazioni valide in generale per l’etichettatura degli alimenti pre-imballati.
Per il pesce surgelato sarà riportata anche la percentuale di glassatura cioè dello strato di ghiaccio protettivo presente sulla superficie del prodotto. Viceversa, se è stata interrotta la catena del freddo in qualche punto della produzione o del trasporto del prodotto, sarà presente la dicitura “prodotto scongelato”.
Infine, per i prodotti pre-imballati a base di pesce costituiti da più parti di pesce messe assieme sarà necessario inserire sulle etichette la dicitura “pesce ricomposto”.