Molte diete falliscono per errori alimentari invisibili. In altri termini: il soggetto è assolutamente sicuro di non aver sbagliato nulla nella sua dieta eppure il peso non scende!
Fra gli errori i più importanti, sono da citare un’errata gestione delle bevande e le sostituzioni alimentari.
Nelle ricette, quasi sempre, non sono conteggiate le bevande, spesso responsabili dei fallimenti delle diete alimentari. Chi è abituato al pasto a bere vino, birra, Coca Cola, succhi di frutta, latte può assumere dalle 300 alle 1.000 kcal al giorno senza saperlo! Per esempio, un litro di vino è pari a 750 kcal, una quantità che fa fallire ogni dieta e ogni tentativo di ripartire correttamente i macronutrienti.
Le bevande sono anche responsabili indirette: quattro caffè con un cucchiaino di zucchero sono equivalenti a 70-80 kcal.
Molto critiche, quando si segue un regime alimentare con scopi dimagranti, sono anche le cosiddette sostituzioni: non si trova un alimento del ricettario e si sostituisce con un altro simile.
La terza condizione della dieta ideale (autogestione) deve essere impiegata proprio nelle sostituzioni, capendo che esistono alimenti costanti o pressoché costanti (come il riso, la pasta, il cioccolato ecc.) e alimenti variabili (il cui contenuto calorico può variare del 50% e spesso anche le proporzioni dei macronutrienti).
Esempi di alimenti variabili sono lo yogurt, i biscotti, le marmellate, i gelati: se andate al supermercato e cercate dei semplici gelati al biscotto (due cialde con in mezzo gelato alla panna o al cioccolato), ne troverete da 200 kcal per 100 g (ricordatevi, non conta la porzione, ma il riferimento all’etto), ma anche da oltre 300 kcal.

L’apporto calorico dei vari drink è estremamente variabile