Dimagrire camminando è una delle strategie di dimagrimento più diffuse. Se è sicuramente ottimistico il messaggio che i 20′ al giorno di cammino perorati da molti nutrizionisti servano a qualcosa (in realtà non servono granché), un serio piano sportivo basato sul cammino può aiutare. Vediamo cosa si intende per serio.
Dimagrire camminando: cosa non fare
Molte delle cose da non fare le troverete invece consigliate in molti piani di dimagrimento basati sul cammino. Per carità, funzionano, ma allungano molto i tempi. In altri termini, vanno bene se avete almeno 2-3 ore al giorno da dedicare al cammino.
Per favore non fate nordic walinkg. Se la disciplina in sé ha una certa dignità, nel 99% di quelli in cui l’ho vista praticare era completamente stravolta. Da sempre ho l’impressione che le racchette servano solo a darsi un’aria da atleti: faccio nordic waliking quindi faccio sport. Spesso sono semplicemente appoggiate al terreno, altre volte i movimenti oscillatori e di spinta sono così minimi che anche un centenario farebbe meglio. Anche nella versione corretta, il dispendio calorico della parte superiore del corpo non varia significativamente il computo globale delle calorie spese.
Un’altra cosa da non fare è di valutare l’impegno in base al tempo impiegato: oggi ho camminato per un’ora non vuol dire nulla. Passeggiare, magari conversando allegramente, non aiuta. Il consumo della camminata è inferiore almeno del 20% rispetto a quello della corsa e, se camminando si va a 4 km/h, un soggetto di 70 kg spende in un’ora poco più di 200 kcal, mezzo piatto di pasta.
Lasciate perdere lo stile. Forzarsi a cambiare il proprio modo di camminare per un adulto si rivela spesso un boomerang perché si arriva a qualcosa di innaturale. Per cui consigli sulla lunghezza del passo o sulla rullata del tallone sono spesso controproducenti: camminate come siete capaci di camminare.
Scartate amici che non condividono gli stessi obiettivi. Quando le camminate si trasformano in conversazioni da salotto i risultati sono veramente molto modesti.
Non portate con voi il cane. Da amico dei cani posso assicurare che uscire con un cane al guinzaglio non è una buona strategia perché Fido non riuscirebbe mai a capire un ritmo di cammino sostenuto, necessario per il dimagrimento.

Dimagrire camminando è una delle strategie di dimagrimento più diffuse
Dimagrire camminando: cosa fare
Valutate l’impegno dai km percorsi, non conta la velocità, anche se si va più veloci nel tempo a disposizione, ovviamente si consuma di più (si fanno più km). Realisticamente una seduta di cammino dovrebbe essere almeno di 8-10 km. Il vantaggio del cammino è che la seduta si recupera molto più facilmente che una seduta di corsa e quindi il giorno dopo si può essere ancora in pista! Un piano settimanale molto interessante consiste in almeno 5 sedute da 10 km l’una.
Cercate percorsi impegnativi. Il trekking è un’ottima strategia di dimagrimento in quanto le difficoltà del percorso aumentano la spesa in calorie per chilometro.
Abbinate un programma di corsa, soprattutto se non avete molto tempo. Chi per esempio ha un’ora a disposizione col solo cammino può arrivare a compiere 6 km, mentre con cammino e corsa può arrivare alternando (vedi programma Iniziare a correre) fino a 10.
Usate comunque abbigliamento tecnico, confortevole, ma leggero, evitando di usare capi troppo pesanti perché in inverno stancano prima e d’estate fanno sudare troppo!