La Total Wellbeing Diet (TWD) è stata ideata da due ricercatori dell’ente australiano CSIRO(1) (Commonwealth Scientific and Industrial Research Organization) Manny Noakes e Peter Clifton. Partendo da riscontri su grandi obesi, i due ricercatori hanno elaborato la TWD e hanno monetizzato la loro creatura con un testo che pretende di estenderla a tutti con grandi benefici.
La Total Wellbeing Diet, nota anche come CSIRO Total Wellbeing Diet, prevede un 60% di proteine, un 30% di carboidrati (purché integrali, frutta e verdura a volontà) e un 10% di grassi. Si comprende subito che è una delle solite diete iperproteiche, una versione migliorata della Atkins, ma che:
- è poco salutare (secondo la scienza dell’alimentazione convenzionale una dieta con il 60% di proteine non è salutare);
- è infattibile e monotona (visto che le fonti di proteine sono comunque sempre le stesse per avere un 60% nel totale occorre assumerle praticamente “pure”, senza i tanti grassi di cottura o quelli che accompagnano naturalmente carne e pesce).

La Total Wellbeing Diet prevede un 60% di proteine, un 30% di carboidrati e un 10% di grassi.
Sembra che per arrivare alla stesura finale della Total Wellbeing Diet ci siano voluti ben otto anni. Che dire? Forse, considerando i risultati si poteva sperare in qualcosa di meglio. La montagna ha partorito un topolino…
(1)La CSIRO è un’agenzia governativa australiana. Vi lavorano ricercatori e scienziati dediti allo sviluppo di iniziative scientifiche e industriali. È nata nel 1928 ed è considerata una delle prime organizzazioni mondiali di ricerca.