Tisanoreica (in realtà si dovrebbe scrivere Tisanoreica® dal momento che si tratta di un metodo coperto da brevetto) è un sistema dietetico ideato da Gianluca Mech, un imprenditore veneto che opera nel settore erboristico. Molti siti che ne parlano la definiscono “un protocollo per la riduzione ponderale che si basa sull’attivazione di una via metabolica definita chetosi“.
I protocolli attuali sono due: Tisanoreica e Tisanoreica 2; la distinzione principale fra i due protocolli è che nel modello 2 si registra un aumento (10%) delle proteine presenti nelle cosiddette PAT (Pietanze Alimentari Tisanoreica); vi è poi una riduzione (20%) della presenza di carboidrati; le nuove PAT, inoltre, sono prive di glutine e negli estratti vegetali sono stati aggiunti altri principi attivi, fra cui la griffonia (per inciso, un precursore della serotonina che, teoricamente, potrebbe interferire con determinati farmaci, per esempio alcuni antiipertensivi o antidepressivi).
La dieta tisanoreica fa parte della categoria particolarmente affollata delle diete iperproteiche, ovvero quei regimi alimentari low carb (vale a dire, a basso apporto di carboidrati) che sono caratterizzati da un alto apporto di proteine e si basano sul meccanismo della chetosi (non a caso vengono anche definite diete chetogeniche).
Tali regimi alimentari, e quindi anche la tisanoreica, si basano in sostanza su due principi fondamentali; il primo è che la carenza di carboidrati (in alcuni casi si arriva persino all’assenza) impedisce la trasformazione dei lipidi alimentari in grassi di deposito; il secondo principio è che la metabolizzazione delle proteine richiede un 30% in più di energia rispetto a quella che occorre per metabolizzare glicidi e lipidi.
Che una dieta iperproteica possa far ottenere un dimagrimento in tempi più rapidi rispetto a quelli relativi a una dieta normoripartita non è comunque una scoperta recente (le documentazioni in tal senso risalgono, infatti, alla fine del XVIII secolo, anche se gli approfondimenti scientifici su questi regimi alimentari risalgono al secolo scorso).
Tisanoreica: approfondimenti
Il protocollo Tisanoreica ha una durata variabile che va da un minimo di 20 giorni (cosiddetto protocollo base) a un massimo di 42 giorni (protocollo urto). Curiosamente, sul sito di Gianluca Mech si indica che il tale protocollo deve essere intrapreso sotto il controllo del proprio medico di fiducia dopo l’emissione da parte sua (o da parte del Centro Studi Tisanoreica) di un “Certificato di idoneità alla Dieta Tisanoreica“. La necessità del rilascio di un tale certificato lascia intendere che questo regime dietetico non sia sostenibile da tutti (si veda il paragrafo Dieta tisanoreica: le perplessità).
La dieta tisanoreica consta di due fasi: la fase intensiva e la fase di stabilizzazione.
Durante la fase intensiva il metodo prevede l’esclusione completa dei glicidi; nel corso della giornata si devono assumere quattro PAT, vanno inoltre inseriti altri alimenti come carne, pesce, uova e verdura. È in questa fase in questa fase che si costringe l’organismo a ricorrere al meccanismo chetogenico.
Nella fase di stabilizzazione vanno gradualmente reinseriti carboidrati complessi come pane e pasta; si devono però evitare la frutta, le patate e le verdure colorate. Scopo della fase di stabilizzazione è quello di far uscire l’organismo dalla chetosi preparandolo a un’alimentazione più equilibrata dal punto di vista della ripartizione dei macronutrienti.
Nella fase di stabilizzazione devono comunque essere consumate due PAT al giorno.
I prodotti Tisanoreica sono costituiti da PAT e da estratti Tisanoreica; le PAT vengono preparate sia con proteine vegetali che con proteine animali e vengono arricchite con una miscela di fitoestratti (papaia, ananas, malva, anice stellato, finocchio, carciofo, tarassaco, senna) noto come Attivatore Tisanoreica.
Gli estratti Tisanoreica (estratti decottopirici) vengono preparati con il metodo della Decottopia, un metodo di estrazione e mantenimento dei principi attivi di almeno dieci piante. Secondo quanto sostenuto dal Mech, pietanze e decotti agiscono in sinergia.
Il mix di piante che costituisce l’Attivatore Tisanoreica è scelto in base al fatto che i fitoestratti in questione sarebbero in grado di promuovere l’attività proteolitica, aumentare la disponibilità dei vari nutrienti, stimolare le secrezioni digestive ed epatiche e migliorare la peristalsi intestinale.
Caratteristica segnalata delle PAT, disponibili sia in gusti dolci che salati, è quella di imitare i sapori dei cibi che sono stati esclusi dal regime dietetico in questione consentendo quindi di evitare la monotonia tipica delle diete chetogeniche.
La dieta tisanoreica nasce in primis come metodo di riduzione ponderale, ma, a quanto apprendiamo dal sito Internet di riferimento, opportunamente adattata “può essere intrapresa in situazioni patologiche” come la sindrome metabolica o la sindrome dell’ovaio policistico. Non è dato sapere su cosa si basi un’affermazione del genere.

L’avocado è una delle piante utilizzate in alcuni prodotti Tisanoreica
Cosa succede una volta terminata la dieta tisanoreica?
Una volta che il soggetto ha concluso il percorso dietetico per il mantenimento del peso raggiunto, il Centro Studi Tisanoreica propone un’alternativa: menu TisanoreicaVita o menu Post-Tisanoreica.
I menu TisanoreicaVita sono proposte alimentari che prevedono l’utilizzo di pietanze che fanno parte della linea TisanoreicaVita; devono essere prescritti dal medico quando si ravvisi la necessità di un’ulteriore riduzione di peso che deve avvenire in modo lento, ma costante, eventualmente tra un protocollo Tisanoreica e l’altro oppure nel caso siano necessari notevoli dimagramenti.
In casi specifici (determinate patologie in atto), i menu TisanoreicaVita vengono proposti in sostituzione del normale protocollo Tisanoreica.
I menu Post-Tisanoreica sono proposte alimentari ipocaloriche ritenute necessarie per il mantenimento del peso raggiunto. Se il soggetto lo desidera può eventualmente utilizzare pietanze Tisanoreica, mentre è ritenuto fondamentale l’uso degli estratti decottopirici.
Un giudizio
Due delle cose più importanti di un regime alimentare dovrebbero essere la sua sostenibilità a lungo termine e la sua applicabilità alla stragrande maggioranza della popolazione; nelle maggior parte delle diete iperproteiche questi obiettivi non sono raggiungibili; se alcuni approcci alimentari iperproteici (vedasi per esempio la celeberrima dieta a zona) si pongono perlomeno il problema di una sostenibilità a lungo termine, è difficile poter affermare lo stesso quando ci troviamo di fronte a regimi alimentari quali la dieta ideata da Mech o la dieta Dukan; tali regimi alimentari infatti sono caratterizzati da estremismi che li rendono di fatto improponibili alla maggior parte dei soggetti.
Che dire quindi della dieta tisanoreica? Se la si analizza dal punto di vista del marketing, niente da eccepire; un regime alimentare che ti costringe a comprare diversi prodotti dell’azienda che ha ideato la dieta è una pensata niente male; si è poi pensato bene di coinvolgere diversi personaggi dello spettacolo (Valeria Marini, Elisa Triani, Britney Spears ecc.) e di far bella mostra sul sito ufficiale di uno studio dell’università di Padova che certifica la validità della dieta tisanoreica. A parte il fatto che uno sponsor come Valeria Marini può non apparire totalmente convincente, è bene rimarcare che un solo studio durato 40 giorni e per di più effettuato su un campione molto limitato (30 soggetti) è un po’ pochino per considerare la tisanoreica come la dieta delle diete… Secondo lo studio dell’università di Padova la dieta tisanoreica avrebbe una percentuale di abbandono decisamente inferiore a quella della dieta mediterranea e a quella della dieta a zona. Ribadiamo che stiamo parlando di 30 soggetti…
Commercialmente parlando è stato poi un bel colpo l’accordo di qualche anno fa con l’Assofarm (l’associazione delle farmacie comunali) le cui farmacie associate distribuiscono un documento nel quale, sotto le vesti di una meritoria lotta all’obesità, si promuovono in modo entusiastico il metodo Tisanoreica e i prodotti a esso correlati.
A nostro parere, invece, la dieta tisanoreica è un regime alimentare da sconsigliare; che tale regime alimentare riesca inizialmente a far perdere peso non viene contestato; il problema fondamentale è che perdere peso quando si inizia un nuovo regime alimentare è piuttosto semplice, il difficile è riuscire a mantenere il peso raggiunto e sostenere tale regime per tutta la vita.
La cosa più sensata è invece adottare un regime equilibrato da tutti i punti di vista e che sia sostenibile da ognuno e per tutto il corso della propria esistenza.
La dieta italiana è il tipico esempio di un regime siffatto. Consideriamo invece quanto viene riportato dai vari siti che promuovono i prodotti Tisanoreica:
LA TISANOREICA® è SCONSIGLIATA a: chi è già troppo magro, diabetici insulino-dipendenti, donne in gravidanza, chi soffre di grave insufficienza renale o epatica e chi ha avuto recenti problemi di cuore.
Il Metodo Tisanoreica® non è una “dieta fai da te”, ma è un percorso di dimagrimento, personalizzato e guidato con l’assistenza di medici e professionisti in ragione delle caratteristiche ed esigenze particolari di ciascun individuo. Solo nei Centri Qualificati Tisanoreica trovi l’assistenza giusta. In farmacia, erboristeria o centro estetico.