Quale dieta per la steatosi epatica? Prima di entrare nel vivo della questione è opportuno conoscere più da vicino questa condizione decisamente poco salutare.
Con la locuzione steatosi epatica (anche epatosteatosi o, più comunemente, fegato grasso) si vuole indicare una condizione di eccessivo aumento di grasso internamente alle cellule epatiche. Si è soliti parlare di steatosi epatica quando il grasso epatico supera il 5% del peso dell’intero organo. L’epatosteatosi viene distinta in alcolica e non alcolica (anche NASH, acronimo di nonalcoholic steatohepatitis), suddivisione che fa sostanzialmente riferimento alle cause che l’hanno provocata. Ulteriori approfondimenti su questa patologia possono essere reperiti nel nostro articolo specifico, Steatosi epatica.
Steatosi epatica: cosa può fare lo stile di vita
Come per molte altre condizioni patologiche, un regime alimentare equilibrato, una condizione di non sovrappeso e un’attività fisica a intensità medio-alta sono i migliori strumenti che si hanno a disposizione per prevenire o eventualmente curare la maggior parte dei casi di steatosi epatica; si tenga però presente che quando si parla di attività fisica a intensità medio-alta si dà per scontato che il soggetto imposti un programma basato sulla gradualità dello sforzo, dal momento che le condizioni di partenza non sono quasi mai uguali per tutti (per un soggetto in marcato sovrappeso è più importante la quantità che non la qualità dello sforzo).
Dal punto di vista strettamente alimentare le due raccomandazioni principali sono:
- drastica riduzione (se non addirittura abolizione) del consumo di alcolici e superalcolici
- apporto lipidico nella dieta entro i corretti limiti.
Ricordiamo che, per la dieta italiana, la corretta ripartizione dei macronutrienti è la seguente:
carboidrati: minimo 45%, proteine: minimo 15%, grassi: minimo 25%. Il restante 15% deve essere personalizzato in base al grado di sedentarietà del soggetto.
L’osservanza degli accorgimenti sopraesposti dovrebbe essere sufficiente a gestire tranquillamente la maggior parte dei casi di epatosteatosi senza che ci sia quindi la necessità di un regime alimentare particolarmente restrittivo e di conseguenza punitivo; relativamente agli alcolici e ai superalcolici, rimandiamo a tre nostri articoli che trattano l’argomento in modo alquanto particolareggiato ed esaustivo (Il vino, L’indice alcolico, L’OMS contro il vino).
Nei paragrafi successivi, soprattutto per praticità, forniamo un elenco sia di quei cibi che dovrebbero essere consumati con moderazione sia di quelli che dovrebbero essere evitati.

Steatosi epatica: in Italia ne soffrono 4 italiani su 10
Steatosi epatica – Dieta
Alimenti da consumare con moderazione sono:
- arachidi, mandorle, noci, pistacchi
- aragosta
- burro
- latte parzialmente scremato
- olio di oliva e oli di semi
- pasticceria
- ricotta
- uova intere (per il solo albume non vi sono restrizioni di sorta).
Gli alimenti da evitare sono i seguenti:
- alimenti contenenti grassi trans
- anatra, oca e carni grasse in genere
- cacao e cioccolato
- creme con panna o con burro
- formaggi grassi
- fritture in genere
- lardo, pancetta, sugna
- latte intero
- maionese
- noci di cocco
- paté
- salumi.