Ha senso parlare di dieta per il morbo di Crohn? La risposta non può essere un secco sì o no. Innanzitutto è necessario premettere che, a tutt’oggi, le cause del morbo di Crohn (una patologia infiammatoria cronica che colpisce l’apparato digerente) sono ancora sconosciute.
Le prime teorie formulate erano però basate sulle diversità di abitudine alimentari fra soggetti sani e soggetti affetti da tale patologia; peraltro sono ancora molti coloro che ritengono che alla base della malattia di Crohn vi siano fattori di tipo dietetico; purtroppo, le moltissime ricerche effettuate sino a oggi sono arrivate, come spesso accade, a risultati contraddittori e ancora non si è stati in grado di fornire spiegazioni scientificamente convincenti riguardo a cause di tipo alimentare. Ciò detto, si è osservato che, in molti casi, un aggiustamento delle abitudini alimentari può migliorare in modo significativo la sintomatologia del morbo di Crohn (e di malattie simili, vedasi per esempio il caso della colite ulcerosa). Se poi consideriamo che il morbo di Crohn è spesso associato a problemi quali malassorbimento e diarrea, con conseguenti perdite di macro- e micronutrienti, ben si comprende l’importanza che può rivestire una corretta gestione del proprio regime alimentare.
Dieta per il morbo di Crohn – Cibi sconsigliati
Come nel caso di molte altre patologie, anche nel caso del morbo di Crohn, esistono vari alimenti che vengono sconsigliati (vanno evitati o comunque limitati perché di norma contribuiscono a peggiorare la sintomatologia) e altri che vengono suggeriti. Fanno parte della prima categoria i seguenti:
- insaccati
- pane fresco, sia quello integrale che quello non integrale
- frutta (è opportuno farne un uso moderato, in particolar modo se si tratta di agrumi e banane)
- asparagi, barbabietola, cavolfiore, cavolo, cipolla, fagioli, pomodori, porro, rabarbaro, spinaci
- alcolici e superalcolici
- formaggi fermentati e formaggi grassi
- latte e latticini (eliminarli o moderarne drasticamente il consumo)*
- carni grasse
- pesci grassi, crostacei e molluschi
- uova
- lardo, strutto
- pasticceria elaborata
- cacao e cioccolato
- curry, noce moscata, pepe, peperoncino
- spezie
- caffè, tè, Coca Cola, Red Bull e, in generale, tutte le bevande contenenti caffeina
- bibite gassate (ivi compresa l’acqua).
Per quanto concerne le fibre, di solito ha la tendenza a suggerirne un uso moderato.
È importante tenere presente però che gli alimenti “sconsigliati” non sono gli stessi per tutti i soggetti; ciò comporta necessariamente un esame individuale della dieta proposta; molti soggetti affetti da morbo di Crohn, infatti, a differenza di altri, riescono, nonostante la malattia, a tollerare la maggior parte dei cibi e non c’è ragione di sottoporli a determinate restrizioni alimentari.

In Italia sono circa 100.000 le persone affette da malattie infiammatorie croniche intestinali; circa il 40% di queste sono affette da morbo di Crohn
Dieta per il morbo di Crohn – Cibi consigliati
Per quanto concerne gli alimenti consigliati (o che comunque possono essere consumati senza particolari problemi) ricordiamo:
- pane tostato, cracker, fette biscottate, grissini
- verdura: carote, finocchi, insalata, melanzane, zucchine
- carni bianche o rosse magre, preferibilmente cucinate ai ferri o tramite cottura al vapore
- prosciutto sgrassato (sia crudo che cotto)
- pesci magri lessi o grigliati
- avena, orzo
- formaggi a pasta cotta
- yogurt e alimenti probiotici in genere (quando non vi sia intolleranza al lattosio).
La preferenza va poi a piatti semplici e non elaborati; sono assolutamente da evitare le fritture.
Può essere di una certa utilità bere un po’ più del normale, specialmente nel caso in cui si abbiano frequenti episodi diarroici (peraltro così facendo si riducono le probabilità di sviluppare calcoli renali, un’evenienza abbastanza frequente in coloro che sono affetti da morbo di Crohn). I liquidi introdotti non devono essere né troppo caldi né troppo freddi. Si ricorda inoltre di evitare le abbuffate e si consiglia di consumare piccoli pasti ripartendoli correttamente durante la giornata; inoltre è importante masticare i cibi lentamente e accuratamente.
Queste accortezze favoriscono il processo digestivo accorciandolo notevolmente. È oltremodo importante cercare di consumare i pasti in situazioni di notevole tranquillità.
* Molti di coloro che soffrono di morbo di Crohn sono intolleranti al lattosio; in questi soggetti, il consumo di latte o di latticini comporta la comparsa di numerosi e fastidiosi disturbi (crampi intestinali, diarrea, flatulenza, meteorismo ecc.); appare ovvio, quindi, che si debba tentare di evitare di accrescere le problematiche già presenti.