La dieta di Franco Berrino funziona? Questa è la domanda che ci giunge spesso via mail; anche se un po’ sbrigativa, evidenzia l’impatto che il personaggio gioca nel panorama della nutrizione italiana. Franco Berrino è un medico ed epidemiologo italiano noto anche in ambito internazionale (è stato uno dei pochi italiani che sono stati invitati a collaborare al Food, nutrition, physical activity and the prevention of cancer (2007) dal World Cancer Research Found. Berrino è autore di centinaia di pubblicazioni scientifiche, ha scritto vari libri e collabora frequentemente con i maggiori quotidiani italiani.
Sicuramente le conoscenze di Berrino non si discutono, ma trattiamo il suo approccio alla nutrizione per mostrare come un ricercatore possa deformare le informazioni scientifiche spinto da convinzioni personali. Commenteremo da un video su YouTube in cui Berrino descrive le sue raccomandazioni alimentari partendo dal Codice europeo per la prevenzione del cancro (raccomandazioni della Comunità Europea per i cittadini). Parallelamente alla posizione di Berrino metteremo la nostra. Premettiamo che secondo le attuali conoscenze scientifiche almeno il 30% dei tumori potrebbe essere evitato con uno stile di vita sano. Non ha nessun senso cercare di spostare troppo in alto questa percentuale, né di minimizzare l’importanza dello stile di vita.
Ho conosciuto persone che hanno preso alla lettera certe indicazioni di Berrino (come la demonizzazione di zucchero e burro), ricavandone l’impressione di personalità fragili che in modo ascientifico e un po’ superstizioso cercano di trovare soluzioni meccaniche, automatiche per salvaguardarsi da malattie varie, anziché modificare la loro psicologia e il loro stile di vita.
Franco Berrino vs. Roberto Albanesi
1. Non fumare. Non fare uso di tabacco.
Berrino: concorda.
Albanesi: concorda.
2. Non fumare in casa. Appoggia le politiche contro il fumo sul luogo di lavoro.
Berrino: concorda.
Albanesi: concorda.
3. Fai in modo di mantenere il peso salutare.
Berrino: concorda, ma incorre nel grossolano errore di demonizzare le proteine, un’assurdità incomprensibile, visto che moltissimi “mediterranei” che non seguono diete iperproteiche sono grassi.
Albanesi: concorda, ma spiega che senza i numeri ogni discorso è risibile. Si deve parlare di fabbisogno calorico quotidiano individuale: si mangia di più e si ingrassa, si mangia il giusto e si resta normopeso.
4. Sii fisicamente attivo tutti i giorni. Limita il tempo che trascorri seduto.
Berrino: concorda.
Albanesi: concorda, ma spiega che essere fisicamente attivi vuol dire fare sport. Se una persona fa un’ora di sport a medio-alta intensità è ovvio che può stare tranquillamente seduto anche per diverse ore al giorno! Le raccomandazioni del codice sono solo uno spauracchio per chi non fa sport.
5. Segui una dieta sana
- mangia principalmente cereali integrali, legumi, verdura e frutta.
- limita i cibi ad alto contenuto calorico (cibi con alto contenuto di zuccheri e grassi) ed evita le bevande zuccherate.
- evita la carne conservata; limita la carne rossa e i cibi ad alto contenuto di sale.
Berrino: concorda, ma si lancia in una crociata contro i salumi e le carni conservate, attribuendone la cancerogenicità alla presenza di ferro (peraltro presente anche in verdure e carni fresche), distorcendo il messaggio originario che parla esplicitamente di conservazione: sono i conservanti (soprattutto i nitriti) che aumentano la cancerogenicità delle carni conservate; basta quindi scegliere (se si trovano) salumi e carni senza nitriti. Si lancia poi nella demonizzazione dello zucchero, senza esimersi da un’infelice stoccata tipica dell’intellettuale presuntuoso (“ma che ne sa lei – il ministro della Salute – della base scientifica, che studi ha fatto per dirlo”) arrivando a una posizione che di scientifico ha veramente poco: “lo zucchero è una sostanza nociva e si può abolire totalmente dalla nostra dieta”. Infine salva parzialmente il sale con l’assurda motivazione “se uno ha un’alimentazione prevalentemente vegetariana ci vuole il sale per la buona salute”. In realtà i vegetariani usano il sale per dare un sapore alle verdure (ecco la partigianeria della posizione, si salva ciò che fa comodo), ma il sale ha lo stesso grado di nocività per un vegetariano e per un onnivoro.
Albanesi: concorda solo sul terzo punto; i primi due punti sono “necessari” perché la definizione di magrezza data dall’OMS è scorretta e troppo buona; con una definizione più scientifica (vedasi La nuova tabella di magrezza), se una persona è magra, non può eccedere con i cibi ad alto contenuto calorico e può mangiare di tutto (ma poco!). Sullo zucchero, è ovvio che se si esagera (anche bevendo troppa acqua si può morire), è nocivo, ma nelle giuste quantità è ininfluente sulla nostra salute. Si veda l’articolo Disinformazione salutistica per evitare di demonizzare latte, formaggi e zucchero. Sulle carni conservate vale quanto detto sopra a proposito dei nitriti.

La dieta di Franco Berrino funziona? Questa è la domanda che ci giunge spesso via mail; anche se un po’ sbrigativa, evidenzia l’impatto che il personaggio gioca nel panorama della nutrizione italiana.
6. Se bevi alcolici, limitane l’assunzione. Per la prevenzione del cancro non è consigliabile bere alcolici.
Berrino: concorda.
Albanesi: concorda.
7. Evita lunghe esposizioni al sole, con particolare attenzione ai bambini. Usa le protezioni solari. Non utilizzare lampade solari.
Berrino: concorda, ma ci dice che “senza scottature non fa aumentare il rischio di questo tumore temibile che è il melanoma maligno”. Un errore, visto che le scottature riguardano solo pelli bianche, ma il sole è particolarmente nocivo anche per chi, già abbronzato, continua a eccedere con l’esposizione.
Albanesi: concorda.
8. Sul luogo di lavoro, proteggiti dall’esposizione ad agenti cancerogeni seguendo le istruzioni in merito alla sicurezza.
Berrino: concorda.
Albanesi: concorda.
9. Controlla se in casa sei esposto ad alti livelli di radiazioni radon. Attivati per ridurre i livelli di esposizione al radon.
Berrino: concorda, ma anche qui non dà una valutazione quantitativa e si può facilmente incorrere in paure infondate.
Albanesi: concorda, ma, prima di attuare tutta una serie di misure è opportuno verificare il livello, solo una percentuale marginale di case è a rischio. Vedasi l’articolo Radon.
10. Per le donne
- l’allattamento riduce il rischio di cancro nella donna. Se puoi, allatta il tuo bambino.
Allattare i bambini fino al sesto mese di età li protegge da malattie tipiche dell’età infantile e da patologie croniche da adulti. Inoltre diminuisce il rischio per la madre di sviluppare un tumore alla mammella.
- La terapia ormonale sostitutiva (HRT) aumenta il rischio di alcuni tipi di cancro. Limita l’uso dell’HRT.
Berrino: concorda.
Albanesi: concorda.
11. Assicurati che il tuo bambino sia vaccinato per
- Epatite B (per i neonati)
- Papillomavirus (HPV) (per le ragazze)
Berrino: concorda.
Albanesi: concorda.
12. Aderisci ai programmi di screening per
- cancro all’intestino (uomini e donne)
- cancro al seno (donne)
- cancro alla cervice (donne)
I programmi di screening permettono di individuare alcuni tipi di tumore ancora prima che compaiano i sintomi, quando sono più curabili.
Berrino: concorda, ma correttamente indica una serie di tumori in cui lo screening non è essenziale.
Albanesi: concorda solo parzialmente. Innanzitutto la probabilità che un programma di screening riesca a individuare il tumore prima che compaiono i sintomi è marginale e aumenta con la frequenza dei controlli (nel farli una volta all’anno è ottimistico sperare di capitare proprio nel momento in cui l’esame individua il tumore e non ci sono ancora sintomi); in realtà il soggetto con scarsa coscienza medica sottovaluta i sintomi per cui ha senso partecipare ai programmi di screening quanto più la coscienza medica del soggetto è scarsa. Per tutti, quello che più ha senso (cioè la probabilità di individuazione di tumore asintomatico è alta) è la visita ginecologica in donne over 40 con ecografia (o mammografia sopra i 50 anni).