Il digiuno intermittente (Intermittent Fasting) è un regime dietetico che si basa sulla creazione di una finestra temporale di digiuno che abbia una durata tale da poter incidere sull’introito calorico totale e sul metabolismo degli ormoni.
Negli ultimi anni sono state molte le proposte che si rifanno ai principi del digiuno intermittente; alcuni esempi sono la paleodieta (è nota anche come dieta paleolitica o dieta del cavernicolo ed è un regime alimentare decisamente semplicistico), la dieta fast (nota anche come dieta 5:2, un modello nutrizionale che ottiene qualche risultato in cambio di una grave penalizzazione dell’esistenza), la dieta del guerriero (nota anche come The Warrior Diet; una dieta che non è azzardato definire “maniacale”), il sistema 16/8 (un protocollo che prevede 16 ore di digiuno e 8 ore durante le quali il soggetto consuma due o tre pasti), il metodo Eat Stop Eat (“Mangia, Fermati, Mangia, un regime alimentare ideata da Brad Pilon, allenatore e nutrizionista statunitense) ecc.
I vari metodi alimentari, fra cui quelli citati, basati sul digiuno intermittente, indicano delle proprie finestre temporali (a seconda delle proposte si va dalle 10 alle 48 ore).
Digiuno intermittente – A cosa serve?
I sostenitori del digiuno intermittente ritengono che il creare una finestra temporale ben precisa nel corso della quale non si assumono alimenti, sia in grado di incidere in modo significativo sul bilancio energetico complessivo e anche sul metabolismo dei vari ormoni; sembra, infatti, che quando si digiuna si raggiunga la cosiddetta calma insulinica (va ricordato che l’insulina, ormone anabolizzante per eccellenza, è responsabile del metabolismo lipidico), si stimoli la produzione di testosterone e di somatotropina (un ormone che incrementa l’ipertrofia e determina una riduzione dei depositi adiposi).
Insomma, grazie al digiuno intermittente si otterrebbero due brillanti risultati: aumento della massa muscolare e riduzione dei depositi adiposi. Ovvio che dei regimi basati sul digiuno intermittente si dica un gran bene nell’ambiente del body building…
Le proposte dietetiche fatte da vari allenatori nutrizionisti che gravitano nel mondo dei body builder, basandosi sul principio in questione, pur con proprie variazioni sul tema sono sostanzialmente molto simili fra loro; fra gli schemi più seguiti c’è il metodo 16/8.

Digiuno intermittente: uno degli schemi più seguiti è il protocollo 16/8 che prevede 16 ore di digiuno e 8 ore durante le quali il soggetto consuma due o tre pasti.
Funziona?
Come abbiamo avuto occasione di ribadire più volte, ogni regime alimentare è in grado di ottenere un certo risultato su molti soggetti (non su tutti comunque); alla luce di questo, si può affermare che anche i modelli alimentari basati sul digiuno intermittente possono funzionare, ma la questione vera è un’altra: quali fra questi modelli dietetici è possibile seguire vita natural durante? Quanti anni si può resistere seguendo regole eccessivamente rigide come quelle che, in generale, impongono queste diete?
In realtà, si può essere magri e forti seguendo regimi alimentari efficaci e decisamente non penalizzanti la qualità della propria vita e la dieta italiana è uno degli esempi migliori.
In altri termini: è decisamente più opportuno seguire una dieta naturalmente controllata ed equilibrata per una settimana piuttosto che affidarsi a diete che impongono una gestione alquanto machiavellica della propria alimentazione.