Esiste una dieta post-infarto? O meglio: esiste una dieta specifica post-infarto? La risposta è: no, non c’è una dieta particolare che deve essere seguita da un soggetto che è reduce da un grave evento cardiaco come può essere l’infarto miocardico acuto. È vero però che l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione e nel controllo di alcuni dei fattori di rischio che sono coinvolti negli eventi cardiovascolari (aterosclerosi, ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa ecc.).
In linea generale, possiamo affermare che la dieta più giusta nel periodo post-infartuale è quella che assicura all’organismo il giusto apporto di carboidrati, proteine e grassi, aiutando il soggetto a mantenere un peso forma corretto. Far ciò non è per niente difficile; basta seguire correttamente le linee guida della dieta italiana; un regime alimentare equilibrato che non penalizza alcun cibo in particolare se non quelli contenenti grassi trans o additivi sospetti.
Le parole chiave in una dieta post-infarto (ma lo sono in generale) sono sostanzialmente due: moderazione e sobrietà. Vi sono infatti alcuni alimenti (burro, olio, zucchero ecc.) che, dato il loro elevato apporto calorico di base, devono essere usati con moderazione; moderazione che deve esserci anche nei riguardi delle bevande alcoliche (è ormai fuori discussione che una diminuzione dell’apporto di alcol gioca un ruolo estremamente positivo nella riduzione dei valori della pressione, sia quelli sistolici sia quelli diastolici).
Per quanto riguarda la sobrietà ci si riferisce in particolar modo al cosiddetto stile culinario; è infatti buona norma optare per cotture più semplici come possono essere la cottura ai ferri oppure la cottura al vapore preferendole a modalità più elaborate come per esempio la frittura oppure la cottura arrosto.

Nel nostro Paese, ogni anno, sono circa 120.000 le persone che vengono colpite da infarto miocardico.
Dieta post-infarto: indicazioni sui cibi
Viste le premesse iniziali, senza la pretesa di essere particolarmente esaustivi, vogliamo fornire alcune indicazioni relative ai cibi che devono essere assunti con una certa moderazione e a quelli che, al contrario, non hanno particolari controindicazioni di sorta.
È consigliabile una certa moderazione nel consumo di:
- cibi fritti o arrosto
- carni grasse
- formaggi grassi
- pizza
- cioccolato e dolciumi in genere
- bevande gassate
- alcolici e superalcolici.
Non vi sono invece particolari restrizioni relativamente ai seguenti alimenti:
- frutta (agrumi, albicocche, ananas, angurie, banane, fragole, kiwi, meloni, pesche)
- verdura (asparagi, carciofi, carote, cavoli, cavolfiori, cetrioli, cipolla, finocchi, indivia, lattuga, lenticchie patate, peperoni, piselli, pomodori, radicchio, sedano)
- formaggi freschi
- pasta
- pane integrale
- carni bianche
- carni rosse magre
- pesci magri
- yogurt magri.
Una piccola guida al corretto stile di vita
La gestione della vita da post-infartuati può non essere semplice, perlomeno nelle fasi iniziali. Molti studi hanno rilevato che un soggetto colpito da infarto, manifesta molte volte, dopo le dimissioni ospedaliere, sintomi di depressione. Il soggetto si sente “menomato” e, con tutta probabilità, avverte la frustrazione di non poter tornare a essere “quello di prima”. Ma il deprimersi e ritenere che la vita, in certo senso, si è fermata, è totalmente sbagliato. La vita deve riprendere e cambiare in meglio adottando un buon stile di vita. Vogliamo quindi fornire un breve elenco di articoli che possono aiutare a centrare tale scopo.