Quale dieta per la gastrite? Questa domanda ci viene rivolta da moltissimi nostri lettori; in effetti, la gastrite è un disturbo che colpisce più o meno frequentemente molte persone; com’è noto, si tratta di un processo infiammatorio, acuto o cronico, a carico dello stomaco, più precisamente della sua mucosa, che si manifesta generalmente con nausea, vomito e bruciori (informazioni dettagliate relative a questa patologia possono essere reperite nel nostro articolo Gastrite).
Come già ribadito per altre patologie, un buon stile di vita in generale e un corretto stile dietetico in particolare giocano un ruolo di primaria importanza nella prevenzione e nella cura della patologia in questione; molto spesso infatti, soprattutto nel caso di gastrite acuta, le cause del problema sono da ricercarsi proprio in uno stile alimentare inadeguato.
Le forme croniche di gastrite possono avere origini di tipo diverso anche se, ovviamente, le indicazioni dietetiche rimangono sostanzialmente le stesse.
Consigli di carattere generale
Come già ricordato negli articoli Dieta per l’ernia iatale e Dieta per il reflusso gastroesofageo, sono decisamente da evitare le abbuffate; la raccomandazione principale è quindi quella di consumare piccoli pasti ripartendoli correttamente durante la giornata senza saltarli e senza anticiparli o ritardarli in modo eccessivo; altrettanto importante è, come sempre ribadiamo, masticare i cibi lentamente e accuratamente.
Queste accortezze favoriscono il processo digestivo accorciandolo notevolmente (per approfondire si consulti il nostro articolo Digestione al paragrafo Problemi digestivi: come ottenere una buona digestione).
È altresì importante cercare di consumare i pasti in situazioni di notevole tranquillità; non è infatti assolutamente consigliabile pasteggiare quando si ha poco tempo a disposizione; il pasto deve essere un momento piacevole e rilassante e non una corsa contro il tempo; è buona norma infatti, dopo aver pasteggiato, avere un po’ di tempo per rilassarsi qualche momento rimanendo seduti oppure per passeggiare lentamente.
Infine, è opportuno ricordare che ogni patologia minore, e molti di casi di gastrite possono senz’altro essere inseriti in questa categoria, può essere decisamente meglio gestita se il soggetto ha un buon stile di vita. L’alimentazione quindi è un’arma in più che è tanto più potente quanto più si vive meglio.
Per esempio, è decisamente inutile occuparsi di mangiare bene se poi si fuma, si ha una vita totalmente sedentaria, ci si concede troppo spesso agli alcolici ecc.
Dieta per la gastrite – Cibi da evitare
Fra i cibi che dovrebbero essere evitati (o che comunque dovrebbero essere assunti molto sporadicamente) vanno principalmente ricordati i seguenti:
- aglio, cipolla, scalogno
- alcolici e superalcolici
- bevande gassate
- caffè, tè e, in generale, le bevande contenenti caffeina
- carni e i pesci particolarmente grassi
- cibi conservati in salamoia
- cibi conservati sottolio
- cibi affumicati
- cibi fritti
- condimenti piccanti e quelli a base di burro
- frutta acidula (ananas, arancia, cedro, limone, mandarino, melograno e ribes)
- frutta secca (è eccessivamente ricca di grassi e proteine)
- formaggi grassi e formaggi stagionati
- spezie (in particolar modo pepe e peperoncino).
È consigliabile inoltre limitare l’assunzione di agrumi e pomodori nonché dei relativi succhi.
Si moderi il consumo della pasticceria, soprattutto quella a base di crema e si eviti di masticare chewing-gum.
Si devono evitare le bevande ghiacciate, in particolar modo se si è a stomaco vuoto;
Il ricorso ai farmaci (ci riferiamo in particolar modo agli antinfiammatori), a meno che non siano strettamente necessari, deve essere valutato con attenzione in quanto molti di essi sono controindicati nei soggetti affetti da gastrite; nel caso la somministrazione sia necessaria si chieda al proprio medico quale accorgimenti si devono seguire per limitare il danno da farmaco.
Dieta per la gastrite – Cibi consigliati
Gli alimenti consigliati in caso di gastrite sono quelli facilmente digeribili e che non favoriscono il fenomeno dell’acidità gastrica:
- carni magre
- formaggi magri non fermentati
- frutta e spremute di frutta (eccezion fatta per gli agrumi)
- latte, meglio se parzialmente scremato (si raccomanda comunque un consumo moderato)
- pane
- pasta
- pesci magri
- riso
- verdure crude o cotte
- yogurt.
Può essere utile bere un po’ più del normale, stando ovviamente attenti a non esagerare.
Si devono preferire metodi di cottura leggeri come la bollitura e la cottura al vapore; è consentita la saltatura con olio extravergine di oliva; chi ama la cottura alla griglia deve fare attenzione a non bruciare parti dell’alimento.
Vogliamo infine ricordare che, se un corretto stile di vita, regime alimentare compreso, può essere sufficiente a prevenire o risolvere le forme lievi di gastrite, nei casi in cui questa patologia rivesta caratteri di cronicità è altamente consigliabile indagare le cause, ricorrendo agli esami specifici del caso per escludere o diagnosticare precocemente complicanze di una certa gravità (tumore allo stomaco, ulcera gastrica, infezione da Helicobacter pylori ecc.).

Un buon stile di vita in generale e una sana alimentazione in particolare giocano un ruolo di primaria importanza nella prevenzione e nella cura della gastrite.
Perché il latte?
Vogliamo chiarire perché abbiamo inserito il latte parzialmente scremato fra gli alimenti consigliati (non mancano coloro che lo sconsigliano in caso di gastrite); il latte è un alimento alcalino e ha quindi un effetto positivo piuttosto marcato nel caso di gastrite perché la sua basicità tampona l’acidità del contenuto drastico; il latte intero, però, è piuttosto ricco di grassi e proteine, macronutrienti che aumentano l’acidità dello stomaco ed è per questo che si deve orientarsi su quello parzialmente scremato. Si deve poi fare attenzione a non esagerare con le quantità, anche nel caso di latte parzialmente scremato, in quanto un consumo eccessivo può favorire la ricomparsa della sintomatologia.